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Porta la moglie morta in ospedale: si sospetta un caso di femminicidio

Un uomo è arrivato all’ospedale di Civita Castellana, vicino Viterbo, con la moglie di 71 anni morta. L’uomo ha detto che sarebbe caduta dalle scale della casa a Sant’Oreste, in provincia di Roma.

Un decesso che non ha convinto però i medici per le ferite della donna che non sarebbe compatibili con una caduta dalle scale e il racconto del marito. I sanitari allora hanno chiamato i Carabinieri.

L’uomo è stato portato in caserma e viene valutata la sua posizione. Non si escluderebbe l’ipotesi dell’omicidio. Durante un primo sopralluogo nella casa, i Carabinieri avrebbero trovato oggetti con tracce di sangue.

Tokyo. Spara davanti a un ospedale poi si barrica con gli ostaggi in un ufficio postale

Un uomo avrebbe esploso diversi colpi di arma da fuoco in direzione di un ospedale a Toda, vicino Tokyo, ferendo due persone, per poi fuggire via, a bordo di una moto, barricarsi in un ufficio postale nella vicina Warabi, a circa 1,5 chilometri di distanza. Lo riferisce l’emittente giapponese Nhk. Secondo i media giapponesi, l’uomo ha con sé una pistola e avrebbe degli ostaggi, ma non viene precisato il numero esatto.

Alla polizia è arrivata la segnalazione poco dopo le ore 13, ora locale. Rimasti feriti un medico di circa 40 anni e un paziente di circa 60, ma non sarebbero in pericolo di vita. Il sospettato responsabile della sparatoria, avrebbe circa 50 anni, secondo quanto dichiarato dalla Bbc.

foto crediti business.it

Esine (Brescia), arrestato primario dell’Oculistica

Arrestato per truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. Con queste accuse è stato arrestato il medico dirigente del reparto di Oculistica dell’ospedale di Esine, in provincia di Brescia, Giovanni Mazzoli. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo – ora ai domiciliari – avrebbe indotto parte dei suoi pazienti, che dovevano essere operati alla cataratta, a consegnare somme di denaro non dovute, per evitare le lunghe liste d’attesa, che gli si prospettavano.

Il medico avrebbe percepito, pertanto, dai 500 ai 700 euro a persona. Il primario – si legge ancora in una nota diffusa dai carabinieri di Brescia – avrebbe “abusato della sua posizione di vertice all’interno della struttura ospedaliera”, inducendo “gran parte dei suoi pazienti” che necessitavano dell’intervento chirurgico, a consegnare denaro in cambio di inserimento nelle liste delle operazioni, da eseguirsi nel nosocomio di Esine. In quanto, spiegano gli inquirenti, avrebbe permesso loro di “eludere di fatto i lunghi tempi di attesa gestiti dal Centro Unico di Prenotazione”, promettendo interventi in 30-40 giorni massimo.

Papa Francesco dimesso domani dall’ospedale

“L’equipe sanitaria che sta seguendo Papa Francesco ha confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico A.

Gemelli nella mattina di domani, venerdì 16 giugno”. Lo annuncia
il portavoce vaticano Matteo Bruni.

Lo staff medico informa che Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il decorso clinico prosegue regolarmente. Gli esami ematochimici risultano nella norma”, riferisce il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Nella serata di ieri ha cenato comunitariamente insieme a quanti dal giorno del ricovero lo assistono. Questa mattina, “come segno di ringraziamento, ha ricevuto tutta l’equipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari” che “hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica”. Successivamente ha incontrato mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica e don Nunzio Currao, assistente spirituale del personale del Policlinico; quindi i rappresentanti del consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, con il presidente, Carlo Fratta Pasini, e il Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, insieme agli organi direttivi del Policlinico, con il direttore generale, Marco Elefanti. Al termine si è recato nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dove sono assistiti i piccoli degenti che in questi giorni hanno espresso al Papa il loro affetto attraverso numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione. “Papa Francesco – riferisce ancora Bruni – ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro”.

Padova, paziente accoltella dottoressa in ospedale

Era appena finita la seduta di terapia antalgica, quando un paziente, di anni 85, si è scagliato con un coltello contro la dottoressa che lo stava assistendo, ferendola al collo e a una mano.

E’ accaduto ieri mattina allʼistituto oncologico di Padova. Gli infermieri sono riusciti a disarmare e a bloccare lʼanziano signore. Le condizioni di salute del medico, 60 anni, ricoverato nel reparto di chirurga plastica, sono stabili, ma non gravi.

Brindisi, morta infermiera in un incidente stradale all’alba. I sindacati: “Veniva da due turni di notte consecutivi”

Si chiamava Sara Viva Sorge, aveva 27 anni e lavorava in una struttura della Fondazione San Raffaele. E’ deceduta lungo la provinciale San Vito dei Normanni-San Michele Salentino, nel Brindisino, mentre faceva ritorno a casa, dopo un turno massacrante di lavoro.

Era a brodo della sua Renault Twingo quando per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo della sua autovettura, andando a sbattere contro un palo della luce.

Fp Cgil lancia un’allarme, sollevando una problematica piuttosto comune in ambito sanitari: “Turno settimanale piuttosto impegnativo dato il carico di lavoro che aveva e a cui vengono sottoposti i dipendenti della struttura”. Il presidente della Protezione Civile: “Turni massacranti costituiscono un pericolo!”.

La giovane sarebbe morta in questo incidente stradale dopo aver fatto due notti consecutive in ospedale.

ph credito ilmessaggero.it

Francesco Gabbani operato alle corde vocali

“Adesso che è tutto passato posso finalmente dirvelo. Il giorno dopo il concerto di Verona sono volato ad Amburgo  per un piccolo intervento alle corde vocali. La magica esperienza dell’Arena mi ha dato la giusta grinta per affrontare al meglio l’operazione e l’annuncio dei live di Milano e Roma mi ha spronato nella riabilitazione.

Un grazie di cuore al professor Fussi che con tutta la sua esperienza e professionalità mi ha seguito in questo percorso!

Ora sto davvero alla grande!

Per questo non vedo l’ora di ritornare a cantare insieme a tutti voi! <3”

Queste le parole di Francesco Gabbani sui social ai suoi fans per poter annunciare che ora sta bene dopo un piccolo intervento chirurgico alle corde vocali.

Ringraziando anche il prof. che o lo ha seguito.

Migliaia i messaggi di affetto ed incoraggiamento, per lui.