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Brescia, pedone investito e ucciso da un furgone

Un incidente mortale si è verificato a Darfo Boario Terme (Brescia), dove un 70enne è stato investito da un furgone mentre stava attraversando la strada.

La vittima è stata sbalzata sul marciapiede ed è deceduta sul colpo. L’autista ha raccontato di esserselo trovato davanti all’improvviso e non essere riuscito a evitarlo.

Brescia, anziana morta in casa: il figlio confessa l’omicidio

Santina Delai, l’anziana signora di anni 78, trovata morta in casa, è stato uccisa da suo figlio. Il quale ha confessato l’omicidio davanti ai carabinieri nel corso di un lungo e sofferto interrogatorio al comando provinciale di Brescia.

Mauro Pedrotti, 54 anni, è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario premeditato nei confronti della madre.

“Vivere vicini era diventato impossibile”. Pedrotti aveva inscenato un furto per allontanare da sé ogni sospetto. Era stato proprio lui a dare l’allarme alla polizia, inscenando – come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Giovanni Brunelli – un furto degenerato in omicidio nel tentativo di allontanare da sé i sospetti degli inquirenti.

Breno (Brescia), minaccia di bruciare l’ex fidanzata con l’acido: arrestato 35enne

Un giovane di 35 anni di Breno, in Valle Camonica, nel Bresciano, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver perseguitato l’ex fidanzata, di 33 anni e minacciata di volerla bruciare con dell’acido. E’ la prima applicazione in provincia di Brescia dell’arresto con flagranza in differita previsto dalle nuove misure del Codice rosso.

La persecuzione ai danni della donna era cominciata dopo la fine della loro relazione.

La vittima si era rivolta ai carabinieri di Breno che hanno arrestato l’ex fidanzato. L’uomo dovrà comparire ora davanti al gip per l’udienza di convalida.

Brescia, maltrattamenti alla moglie, pm chiede l’assoluzione del cingalese sotto accusa: “Fatto culturale”

Hanno suscitato perplessità le parole usate dal pubblico ministero di Brescia nel caso di una donna di 27 anni del Bangladesh, vissuta sin da piccola in Italia, che aveva sposato un connazionale in patria secondo un matrimonio combinato e che aveva denunciato l’uomo per maltrattamenti fisici e psicologici.

Nel 2019 la donna, moglie di un cingalese, suo ex marito, denuncia maltrattamenti ma il pm di Brescia ne chiede l’assoluzione in quanto trattasi “di un fatto culturale”.

Come riporta il Giornale di Brescia, la Procura prima di arrivare a processo aveva chiesto l’archiviazione del procedimento a carico dell’uomo, ma il Gip l’aveva negata, ordinando l’imputazione coatta per lo straniero nato e cresciuto in Bangladesh: “Sussistono senz’altro elementi idonei a sostenere efficacemente l’accusa in giudizio nei confronti dell’ex marito”, aveva affermato il giudice.

Arrivati a processo il pm ha rinnovato la richiesta di assoluzione per l’imputato, sottolineando che “i contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell’odierno imputato sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l’uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”. Il caso viene inquadrato come un reato culturalmente orientato.

“La cultura di origine non può essere una scusa. Sono stata trattata da schiava”, ha affermato la vittima di maltrattamenti che ha denunciato l’ex marito.

Brescia, perde conoscenza al termine di un intervento ai denti: 45enne muore dopo alcuni giorni

E’ accaduto a Brescia, dove un 45enne, dipendente della Rai a Bolzano, Luigi Floretta, è morto tre giorni dopo un intervento odontoiatrico, al termine del quale aveva perso conoscenza. Secondo quanto ricostruito dal Giornale di Brescia, l’uomo, una volta terminato l’effetto della sedazione, in uno studio dentistico della città, ha accusato un malore ed è stato trasportato subito in ospedale dove è morto nel reparto di rianimazione. I carabinieri dei Nas hanno già sequestrato la cartella clinica dell’uomo su disposizione della Procura.

La moglie “Vogliamo sapere che cosa è successo. Non riesco a credere che sia morto”.

Da quanto si è appreso, il paziente avrebbe deciso di farsi curare in quel centro odontoiatrico perché sapeva che veniva praticata la sedazione in casi di interventi complessi. E anche perché aveva letto un annuncio in rete che diceva: “Ci siamo attrezzati in modo tale che, nonostante la complessità dell’operazione, mettere un impianto dentale non provochi mai dolore: né durante, né dopo l’intervento”.

Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo del paziente, che dovrà chiarire le cause del decesso. Il 45enne, secondo quanto riferito dai dentisti alla sua famiglia, avrebbe accusato un malore subito dopo terminato l’effetto della sedazione. E’ stato, quindi, trasportato in ospedale direttamente dal centro odontoiatrico. Ma nel frattempo, nel reparto di rianimazione degli Spedali civili di Brescia, dopo 48h è morto. Le sue condizioni erano già disperate.

Esine (Brescia), arrestato primario dell’Oculistica

Arrestato per truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. Con queste accuse è stato arrestato il medico dirigente del reparto di Oculistica dell’ospedale di Esine, in provincia di Brescia, Giovanni Mazzoli. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo – ora ai domiciliari – avrebbe indotto parte dei suoi pazienti, che dovevano essere operati alla cataratta, a consegnare somme di denaro non dovute, per evitare le lunghe liste d’attesa, che gli si prospettavano.

Il medico avrebbe percepito, pertanto, dai 500 ai 700 euro a persona. Il primario – si legge ancora in una nota diffusa dai carabinieri di Brescia – avrebbe “abusato della sua posizione di vertice all’interno della struttura ospedaliera”, inducendo “gran parte dei suoi pazienti” che necessitavano dell’intervento chirurgico, a consegnare denaro in cambio di inserimento nelle liste delle operazioni, da eseguirsi nel nosocomio di Esine. In quanto, spiegano gli inquirenti, avrebbe permesso loro di “eludere di fatto i lunghi tempi di attesa gestiti dal Centro Unico di Prenotazione”, promettendo interventi in 30-40 giorni massimo.

Brescia, uccide il marito a coltellate davanti al figlio minorenne

Nuvolento, in provincia di Brescia, un uomo di 59 anni è stato ucciso a colpi di arma bianca dalla moglie, ieri sera, durante un ennesimo litigio in casa dove convivevano con il figlio 15 enne che ha assistito a tutta la scena e chiamato subito i soccorsi, ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare.

La vittima è Romano Fagoni. La moglie è Raffaella Ragnoli, di tre anni più giovane di lui, arrestata su disposizione del pubblico ministero.

Auto investe nel Bresciano due ragazzini, morto 15enne

Morto ragazzino a 15 anni, nella notte, dopo essere stato investito da un’auto a Urago d’Oglio, nel Bresciano.

La vittima era con un amico, anche lui investito, ma rimasto illeso, fortunatamente.

I due giovani stavano tornando a casa a piedi dopo aver trascorso la serata alla Notte Bianca del paese in provincia di Brescia. Alla guida dell’auto c’era un 23enne che ha raccontato di aver visto solo all’ultimo i due ragazzini e di non essere riuscito ad evitarli.

Brescia, boom di contagi. Si valuta la zona rossa

Sono oltre 700, i contagi al giorno nelle ultime 72 ore.

Ieri mattina «La Regione ha mandato la documentazione al Comitato scientifico nazionale, che dovrebbe decidere a breve se adottare misure più restrittive, come la zona rossa» ha chiarito il sindaco di Brescia Emilio Del Bono al termine di un colloquio con il presidente della Regione Attilio Fontana. 

Non ha chiesto che la sua città venga inserita in zona rossa («Non spetta certo a me deciderlo ma al comitato tecnico regionale e nazionale), ma ha ribadito l’opportunità di dividere la Lombardia in aree sub-regionali, soggette a maggiori o minori restrizioni a seconda dell’andamento locale dell’epidemia.

La situazione sembra essere diventata complessa in tutta gli ospedali della provincia.

Photo Credit Brescia Today