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Oms: “35 milioni di nuovi casi di tumore nel 2050”

Un rapporto OMS, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, scatta una fotografia del peso globale sui tumori: aumentano di numero ma si sopravvive sempre di più.

In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, che si celebra oggi 4 febbraio, l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha reso noti i dati sulle dimensioni globali di questa patologia calcolati nel 2022 in 115 paesi, sottolineando come la maggior parte di questi non finanzino adeguatamente i servizi prioritari oncologici e di cure palliative. Un dato su tutti: il fatto che il cancro sia in crescita. Nel 2022 si sono verificati nel mondo circa 20 milioni di nuovi casi e 9,7 milioni di morti, tuttavia – si sottolinea, ancora nel report – aumenta anche il numero dei “sopravvissuti”.

Si stima infatti che le persone vive entro 5 anni dalla diagnosi siano 53,5 milioni. Circa una persona su 5 sviluppa un cancro nel corso della sua vita, circa un uomo su 9 e una donna su 12 muoiono a causa della malattia.

Dieci tipi di cancro rappresentano complessivamente circa i due terzi dei nuovi casi e decessi registrati a livello globale.

A primo posto troviamo il cancro al polmone, tumore più diffuso a livello mondiale con 2,5 milioni di nuovi casi, pari al 12,4% del totale. Segue il cancro al seno femminile (2,3 milioni di casi, 11,6%) e poi il cancro del colon-retto (1,9 milioni di casi, 9,6%), il cancro alla prostata (1,5 milioni di casi, 7,3%) e quello allo stomaco (970mila casi, 4,9%).

Ma il tumore al polmone guida anche la classifica della mortalità (1,8 milioni di decessi, 18,7% del totale morti per cancro), seguito dal cancro del colon-retto (900mila decessi, 9,3%), da quello del fegato (760mila decessi, 7,8%), e dal tumore al seno (670mila morti, 6,9%) e allo stomaco (660mila morti, 6,8%).

Sono state poi rilevate alcune differenze in base al sesso nell’incidenza e nella mortalità rispetto alla somma globale per entrambi i sessi: per le donne, ad esempio, il cancro più diagnosticato, e principale causa di morte oncologica è il tumore al seno, mentre per gli uomini è quello ai polmoni.

Così come il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne nella stragrande maggioranza dei Paesi del mondo (157 su 185), per gli uomini, i tumori della prostata e del colon-retto sono il secondo e il terzo tumore più diffuso, mentre quelli del fegato e del colon-retto sono la seconda e la terza causa di morte per cancro. Per le donne, il tumore del polmone e del colon-retto sono il secondo e il terzo sia per numero di nuovi casi che di decessi.

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Firenze, condannata a 30 anni perché uccise e mise i corpi in quattro valigie

E’ stata condannata a 30 anni di carcere, la 39enne di origine albanese Elona Kalesha per l’assassinio dei genitori dell’ex fidanzato. Teuta e Shpetim Pasho erano scomparsi nel novembre 2015. I loro resti furono trovati solo cinque anni dopo, all’interno di quattro valigie in un campo tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere fiorentino di Sollicciano. Secondo gli investigatori, la 39enne uccise la coppia per impedire che rivelasse al figlio, che allora era in carcere, che lei aspettava un bambino da un altro uomo.

Covid, Oms: “Finita l’emergenza sanitaria globale”

L’emergenza sanitaria globale del Covid è finita”. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus. Lo stato di emergenza sanitaria era stato dichiarato il 30 gennaio 2020. “Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, in tre anni ci sono stati almeno venti milioni di morti. Promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori”, ha aggiunto.

“Ricordare i sacrifici fatti affinché non accada più”, gli fa eco il ministro della Salute Orazio Schillaci.

“E’ con grande speranza che ora io dichiaro la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale, ma comunque questo non significa che il Covid sia finito in termini di minaccia alla salute globale”, ha poi continuato il direttore generale dell’Oms. “Resta il rischio di nuove varianti emergenti che possono causare nuove ondate di casi e morti. La cosa peggiore che i Paesi possano fare ora è usare questa notizia per abbassare la guardia, per smantellare il sistema che hanno costruito e per lanciare alla gente il messaggio che il Covid non è più qualcosa di cui preoccuparsi”.

Oms, inquinamento e crisi climatica minacce per la salute

Secondo l’Oms, tumori, malattie infettive, infarti, ictus e asma, possono essere legati allo smog, all’inquinamento di acque, surriscaldamento globale e consumo del suolo: oltre 13 milioni infatti, sarebbero i decessi in tutto il mondo, ogni anno, dovuti a cause ambientali evitabili, inclusa la crisi climatica, che è “la più grande minaccia sanitaria per l’umanità”.

E’ un appello quello dell’Oms a prenderci cura della nostra salute prendendoci cura anche del nostro pianeta.

Un messaggio che arriva anche nel giorno del World Health Day, Giornata Mondiale della Salute che si celebra domani 7 aprile. Che per quest’anno ha scelto come tema proprio la salute e il pianeta.

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Oms, Europa casi in aumento del 10%. In Africa si sta diffondendo la variante Delta

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato i casi di Covid-19 in Europa hanno ricominciato ad aumentare dopo due mesi di calo e che c’è il rischio di una nuova ondata “a meno che non rimaniamo disciplinati”. “La scorsa settimana, il numero di casi è aumentato del 10% a causa di un aumento di viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni”, ha detto il direttore regionale dell’Oms per l’Europa Hans Kluge in una conferenza stampa.

“Questo sviluppo – ha sottolineato il direttore di Oms Europa parlando del nuovo aumento di casi di coronavirus – arriva nell’ambito di una situazione in rapida evoluzione con la variante Delta che preoccupa e in un’area nella quale, nonostante i notevoli sforzi degli Stati membri, milioni di persone non sono ancora vaccinate”.

La settimana scorsa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell’Unione europea. La preoccupazione dell’Agenzia dell’Onu è che non tutta la popolazione europea sarà completamente vaccinata per quella data. “Il 63% sta ancora aspettando la prima dose e le restrizioni saranno sempre meno, mentre aumenteranno viaggi e assembramenti”.

Il Covid si sta diffondendo in Africa a un ritmo da record. Si rischia la catastrofe.

Sono sei settimane consecutive che i contagi salgono, crescendo di un quarto ogni 7 giorni fino a raggiungere i 202.000 della settimana scorsa e i decessi hanno subito un balzo del 15% in 38 paesi africani.

Il pericolo dunque in Europa giunge pure dall’Africa. Stando ai dati dell’Oms, la variante Delta, altamente contagiosa, è stata segnalata in 16 paesi africani e rappresenta il 97% dei casi in Uganda e il 79% di quelli nella Repubblica Democratica del Congo. Rispetto al picco della prima ondata, un anno fa, la domanda di ossigeno in Africa è oggi superiore del 50% . “La diffusione dilagante di varianti del Covid-19 più contagiose porta la minaccia per l’Africa a un livello completamente nuovo”, ha messo in guardia Moeti. “Più trasmissione del virus – ha detto – significa malattie più gravi e più morti, quindi tutti devono agire ora e aumentare le misure di prevenzione per impedire che un’emergenza diventi una tragedia”.

Il responsabile della lotta alla pandemia della repubblica democratica del Congo, Jean-Jacques Muyembe, capo dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica (INRB), ha parlato di “catastrofe” se la variante Delta continuasse a diffondersi rapidamente nel Paese. “I nostri ospedali sono sopraffatti, gli obitori traboccano, molti politici e professori universitari sono stati infettati dal virus e molti sono morti”. E i vaccinati sono solo 1%.