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Variante Delta in Lombardia supera quella Alfa: ora è al 45%

La variante Delta sorpassa quella Alfa. Nella prima settimana di luglio il nuovo ceppo del virus (prima detto indiano) è stato riscontrato nel 45 per cento dei tamponi analizzati, ovvero in 270 casi. La Alfa invece (prima detta inglese) è stata trovata nel 24 per cento dei tamponi positivi (142 casi).

«Si conferma in Regione Lombardia la progressione della variante Delta che attesta lo switch in atto con la variante Alfa» spiega una nota dell’assessorato alla Sanità. Già nei giorni scorsi la vicepresidente Letizia Moratti aveva anticipato che nel breve periodo la Delta, considerata più contagiosa, sconsiderata come prevalente.

Variante Delta, il caso dei nuovi dati Pfizer in Israele. Salgono contagi tra i vaccinati

In Israele tornano a crescere i contagi di Covid-19. I riflettori sono tutti puntati ora sulla variante Delta che, a seguito della caduta delle restrizioni sta imperversando nel Paese, infettando anche persone già vaccinate.

Fortune rivela che con la variante Delta si è avuta anche una forte riduzione di efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech. I primi numeri erano confortanti, ma fra il 2 maggio e il 5 giugno scorso, il siero risultava essere efficace nel 94,3% dei casi. Poi dal 6 giugno, in poi, dopo la cancellazione delle restrizioni anti Covid, ha avuto inizio un calo, un peggioramento.

Si sottolinea infatti, che nel periodo, preso in esame, l’efficacia di Pfizer è scena al 64 per cento. Venerdì scorso, il 55 per cento dei nuovi contagi erano persone che avevano già concluso il ciclo vaccinale.

Stando alle ultime rilevazioni, sarebbe anche ridotta la protezione contro i casi più gravi e il ricovero.

A rilasciare i dati del ministero della Salute di Tel Aviv anche Yaniv Erlich, scienziato israeliano-americano che su Twitter che scrive oggi: “Il ministero della Salute riferisce che l’efficacia di Pfizer per la protezione contro la variante Delta scende al 64% dal 94% contro altri ceppi. Ciò ha importanti implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente”.

photo crediti gazzetta del sud

Oms, Europa casi in aumento del 10%. In Africa si sta diffondendo la variante Delta

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato i casi di Covid-19 in Europa hanno ricominciato ad aumentare dopo due mesi di calo e che c’è il rischio di una nuova ondata “a meno che non rimaniamo disciplinati”. “La scorsa settimana, il numero di casi è aumentato del 10% a causa di un aumento di viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni”, ha detto il direttore regionale dell’Oms per l’Europa Hans Kluge in una conferenza stampa.

“Questo sviluppo – ha sottolineato il direttore di Oms Europa parlando del nuovo aumento di casi di coronavirus – arriva nell’ambito di una situazione in rapida evoluzione con la variante Delta che preoccupa e in un’area nella quale, nonostante i notevoli sforzi degli Stati membri, milioni di persone non sono ancora vaccinate”.

La settimana scorsa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell’Unione europea. La preoccupazione dell’Agenzia dell’Onu è che non tutta la popolazione europea sarà completamente vaccinata per quella data. “Il 63% sta ancora aspettando la prima dose e le restrizioni saranno sempre meno, mentre aumenteranno viaggi e assembramenti”.

Il Covid si sta diffondendo in Africa a un ritmo da record. Si rischia la catastrofe.

Sono sei settimane consecutive che i contagi salgono, crescendo di un quarto ogni 7 giorni fino a raggiungere i 202.000 della settimana scorsa e i decessi hanno subito un balzo del 15% in 38 paesi africani.

Il pericolo dunque in Europa giunge pure dall’Africa. Stando ai dati dell’Oms, la variante Delta, altamente contagiosa, è stata segnalata in 16 paesi africani e rappresenta il 97% dei casi in Uganda e il 79% di quelli nella Repubblica Democratica del Congo. Rispetto al picco della prima ondata, un anno fa, la domanda di ossigeno in Africa è oggi superiore del 50% . “La diffusione dilagante di varianti del Covid-19 più contagiose porta la minaccia per l’Africa a un livello completamente nuovo”, ha messo in guardia Moeti. “Più trasmissione del virus – ha detto – significa malattie più gravi e più morti, quindi tutti devono agire ora e aumentare le misure di prevenzione per impedire che un’emergenza diventi una tragedia”.

Il responsabile della lotta alla pandemia della repubblica democratica del Congo, Jean-Jacques Muyembe, capo dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica (INRB), ha parlato di “catastrofe” se la variante Delta continuasse a diffondersi rapidamente nel Paese. “I nostri ospedali sono sopraffatti, gli obitori traboccano, molti politici e professori universitari sono stati infettati dal virus e molti sono morti”. E i vaccinati sono solo 1%.