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Tentò di rapire bimba di 4 mesi: arrestata una donna

A Vercelli una donna di 30 anni è stata arrestata dalla polizia perché gravemente indiziata del reato di tentato sequestro di persona, ai danni di una persona incapace e violenza privata. La 30enne, sottoposta alla misura di custodia cautelare in carcere, il 31 maggio scorso, avrebbe tentato di rubare una bimba di 4 mesi alla madre mentre entrambe si trovavano in chiesa, non riuscendo nel suo tentativo solo per la decisa resistenza da parte della donna e poi una volta scappata via, essersi rifugiata nel cortile di un’abitazione privata, fino all’arrivo della polizia.

Gli agenti, grazie alle indicazioni ricevute dalla donna, sono riusciti subito a rintracciarla.

Ha ucciso una donna a calci e pugni, indagato per omicidio

Un cinquantenne straniero è indagato per omicidio nell’ambito delle indagini condotte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Perugia, di una donna, sua vicina di casa, che avrebbe massacrato a calci e a pugni. Una tedesca di anni 70.

Secondo quanto risulterebbeall’ANSA – dal capo d’accusa contestato in occasione della perquisizione che ha portato al sequestro di diverso materiale nella sua abitazione a Citerna, la donna sarebbe stata uccisa anche con “mezzi naturali e altri oggetti”. Nessuna indicazione è invece emersa rispetto al movente e alla possibile dinamica dell’omicidio.

Papa Francesco: “una donna non può essere madre, perché se no la buttano subito fuori dal lavoro”

Il santo Padre chiede che il lavoro torni ad essere al centro dell’economia: “Non dimenticatevi del lavoro, non dimenticatevi dei lavoratori”. “Il lavoro è già la sfida del nostro tempo, e sarà ancora di più la sfida di domani. Senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le diseguaglianze aumentano. A volte si può sopravvivere senza lavoro, ma non si vive bene. Perciò, mentre create beni e servizi, non dimenticatevi di creare lavoro, buon lavoro, lavoro per tutti”, ha detto intervenendo ad Assisi all’evento “Economy of Francesco”.

E? poi tornato a parlare del calo delle nascite, sottolineando anche come una donna non possa essere “madre perché, appena incomincia a sentire la pancia, la buttano fuori dal lavoro”.

fotocrediti agenzianova

Cadavere di una donna ritrovato in un canale a Vigevano

Il corpo senza vita di una donna, la cui identità non è ancora stata accertata, è stato ritrovato questa mattina nelle acque del Naviglio Langosco, un canale artificiale, a Vigevano (Pavia).

A scoprirlo, poco prima delle 11, è stato un uomo che stava correndo lungo una strada di campagna alla periferia della città ducale.

Sul posto sono subito intervenuti gli operatori del 118, che non hanno potuto far altro che accertare il decesso della donna, dell’apparente età di 60 anni.

Sono subito stati avviati gli accertamenti per stabilire le cause del decesso. Non sono stati trovati segni che facciano pensare ad una morte violenta.

ph crediti corrieremilano

Per la prima volta donna guarita da Hiv

Per la prima volta una donna è guarita dall’HIV grazie a una cura effettuata tramite il trapianto di cellule staminali prelevate da un cordone ombelicale. Una svolta importante per la medicina e la ricerca scientifica mondiale. Che alimenta anche nuove speranze nell’ambito delle terapie per i pazienti affetti da Hiv.

La donna di mezza età e residente a New York, ha contratto l’HIV nel 2013. Col passare del tempo, l’infezione si è evoluta in tumore del sangue – leucemia mieloide acuta –, che l’ha portata a sottoporsi al trapianto a base di sangue cordonale, quattro anni dopo. I medici hanno presentato il caso martedì 15 febbraio 2022 alla Conferenza sui Retrovirus e le infezioni Opportunistiche a Denver, ma i risultati non sono stati ancora diffusi del tutto.

Brindisi, donna morta al pronto soccorso: medico picchiato da un familiare

Donna di 52 anni di Brindisi arrivata in condizioni gravi in ospedale.
Un medico è stato aggredito dai familiari della donna che poi è deceduta intorno alle ore 12 di oggi (domenica 30 gennaio 2022).

Sul posto sono arrivati poi gli agenti della Volante, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale.

La donna era stata colta da un malore. Arrivata in ospedale di Brindisi in condizioni estremamente critiche e positiva al Covid. Soccorsa dal personale, purtroppo è andata in arresto cardiaco e non c’è stato nulla da fare per lei.

Sanitari hanno, così, avvisato i familiari che attendevano fuori, come da protocollo. Gli stessi, però, hanno più volte chiesto di poter vedere la congiunta fino a quando, secondo le informazioni raccolte, con forza, hanno varcato la porta dell’ambulatorio. Il figlio della donna deceduta avrebbe sferrato prima un calcio e poi un pugno in faccia al medico. Poi i vigilantes hanno chiamato le forze dell’ordine per sedare gli animi ed evitare che padre e altri familiari sfondassero il box covid del Pronto Soccorso. Sul posto sono giunte anche diverse Volanti della polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Le operazioni si sono concluse intorno alle 13:30.

Trapani, uccide il convivente dopo averlo annunciato su Facebook: arrestata

Vanda Grignani, di Trapani, ha ucciso il suo convivente, Cristian Coraci, di 45 anni. La donna è stata arrestata per omicidio. La donna su Facebook aveva scritto: “Scusate voglio bene a tutti. Mi manca la mia famiglia, sono sola, questo mi ha portato all’esasperazione. Ho chiesto aiuto e questo mi ha distrutto. Non ho più niente da perdere”.

L’omicidio è avvenuto sabato sera in pieno centro a Trapani. Il primo post la donna lo ha scritto alle 23:36 poi dopo ne è arrivato un altro. “La polizia e i carabinieri di Trapani sembrano che vadano d’accordo con lui”. La donna ha confessato l’omicidio subito dopo l’arresto.

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Cinquant’anni fa, la contraccezione legale che diventò una scelta

Si parla del 10 marzo 1971 come una data storica, da non dimenticare: la data in cui è stata varata la contraccezione legale, la possibilità per le donne di utilizzare la pillola anticoncezionale e poter così autodeterminare le proprie scelte in fatto di maternità,  in piena autonomia dalla volontà dei compagni, dei fidanzati, dei mariti.

In Italia, però, cinquant’anni dopo, la “rivoluzione contraccettiva” resta in fase di compimento e la scelta di metodi contraccettivi più moderni fatica a radicarsi.

Atlas europeo 2019 misura l’accesso alla contraccezione in 45 Stati membri dell’Ue, collocando l’Italia alla 26esima posizione con un tasso del 58%, molto distante da Regno Unito, Francia e Spagna, e molto più vicino a Paesi come Turchia e Ucraina.

Una persona su 4, è emerso che sceglie il coito interrotto, anziché sistemi anticoncezionali medico-scientifici, per esplicare le sue scelte di genitorialità (dati Istat). Mentre l’89% dei ragazzi e l’84% delle ragazze ricerca online le informazioni di cui ha bisogno per capirne di più su come gestire la propria vita sessuale e riproduttiva.

Photo credit Airc.it