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Dall’8 settembre l’incantevole spazio esterno del ristorante dello chef Alessandro Borghese diventa galleria d’arte open-air con una nuova raffinata mostra che ha nel Marmo il protagonista

Venezia è ancora una volta sotto i riflettori internazionali, con l’80° Mostra internazionale d’arte cinematografica e la Biennale d’Arte; ed è in questo contesto dinamico e creativo che si inserisce “Lassù”, la mostra di Michelangelo Galliani ospitata dall’8 settembre da AB – Il lusso della semplicità dello chef Alessandro Borghese nello storico Palazzo Vendramin Calergi.

Il giardino incantato del ristorante con affaccio sul Canal Grande si adorna così di nuova bellezza con le sculture dell’artista Michelangelo Galliani, classe 1975, già presente a Venezia lo scorso anno alla 59ma Biennale.

La ricerca di Galliani è focalizzata su due temi fondamentali: l’anatomia del corpo umano e la simbologia. Il Marmo è l’elemento principe, sul quale l’artista lavora manualmente e in modo viscerale, combinandolo in diverse occasioni con i metalli – piombo, ferro e acciaio – e a volte inserendo elementi sacri. La tecnica utilizzata nella maggior parte delle sculture è quella del ‘non finito’ dei grandi maestri del passato, personalizzata dall’artista attraverso l’assemblamento dei materiali, in un dialogo tra passato, presente e futuro, tra figurazione e concetto. Le opere sono in armonia perfetta con il raffinato giardino del ristorante e trasmettono un senso di completezza. Masterpiece della mostra è “Vertigo”, già presente nella personale esposizione ospitata nella casa natale di Michelangelo Buonarroti, nel 2021.

“Lassù’ offre un inedito parallelismo tra cucina e arte, non propriamente sul contenuto, quanto considerando la maestria, il talento e la dedizione con cui chef Borghese e lo scultore Michelangelo Galliani lavorano i propri ingredienti – rispettivamente materie prime gastronomiche e marmo – con un obiettivo comune: evocare ricordi e suscitare emozioni e riflessioni in quanti avranno il piacere di trascorrere una serata da AB – Il lusso della semplicità a Venezia, appagando vista e gusto.

La mostra, organizzata in collaborazione tra Tabor Art, Mc2gallery e Cris Contini Contemporary, è curata da Vincenzo Maccarone.

Gli ospiti del ristorante AB – Il lusso della semplicità potranno inoltre ammirare nelle sale interne le opere della mostra “Natura Urbana 2” di Walter Trecchi, inaugurata a maggio, dove i dipinti rappresentano confronto e interazione tra architettura e natura ed esprimono il bisogno di equilibrio che regola le leggi universali come principio fondamentale dell’esistenza.


L’artista

Michelangelo Galliani è nato nel 1975 a Montecchio Emilia, Reggio Emilia. Inizia a lavorare come scultore molto giovane. Frequenta prima l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma con indirizzo Scenotecnica, si specializza poi all’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli a Firenze e si diploma infine all’Accademia di Belle Arti di Carrara con indirizzo Scultura. Il pluripremiato artista ha partecipato a innumerevoli mostre museali nazionali e internazionali, tra le più importanti figurano le esposizioni alla Quadriennale di Roma nel 2004, a Palazzo Collicola a Spoleto nel 2012 e all’Italian Art Expo curata da Vittorio Sgarbi nel 2015.

foto crediti ufficio stampa MNcomm

Granchio blu e ricette per contrastare la sua invasione nel mar Mediterraneo

L’invasione del granchio blu nel Mediterraneo, uan specie aliena, proveniente dall’America, sta colpendo duramente gli allevamenti di cozze e vongole, ma anche quelli di orate. Può essere contrastata pescando e utilizzandolo in cucina come suggerisce la Coldiretti di Venezia, che con l’aiuto di pescatori e contadini hanno ideato alcuni piatti dalle qualità nutrizionali importanti, vista la presenza forte nel crostaceo di vitamina B12.

La presenza del crostaceo nelle nostre acque italiane è spinta dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento del mare, che hanno reso i nostri ambienti più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione. ma può essere, spiegano i ricercatori ed esperti in materia, un vero danno per tutto l’ecosistema acquatico.

Tra i piatti già sperimentati da Coldiretti con un agriturismo Eraclea, ci sono senza ombra di dubbio il granchio blu al rosmarino, l’insalata di granchio alla veneziana e gli spaghettoni all’aglio saltati al granchio.

foto crediti primarovigo

Coldiretti: un italiano su 5 ha ridotto l’uso dei fornelli per risparmiare

Con la crisi energetica e i rincari delle bolletta, quasi un italiano su cinque (ovvero il 19% delle persone intervistate) per risparmiare ha già rinunciato all’uso dei fornelli, cucinando di meno e indirizzandosi verso pietanze che non necessitano cotture.

E’ quanto emergerebbe da un sondaggio condotto appunto dalla Coldiretti sull’impatto del caro energia nelle cucine degli italiani.

Un altro 53% ha poi adottato accorgimenti per risparmiare gas. Solo il 27% dei cittadini dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini di consumo in cucina.

foto crediti ilgiornaledelcibo

Concetto di “Smart” per gli italiani va oltre alla tecnologia. Lo dice una ricerca condotta da AMC

Dalla casa alla cucina, come percepiscono gli italiani il concetto di “smart”? Benessere, salute, efficienza, qualità e divertimento sono gli elementi chiave che risultano più facilmente raggiungibili con l’aiuto di dispositivi smart che hanno un enorme potenziale ai fini dell’evoluzione verso lo smart livingUn’opportunità per il futuro?

Questa in sintesi la fotografia scattata da AMC – azienda leader di mercato nel settore dei sistemi di cottura in acciaio inox di alta qualità e attiva promotrice della cucina e dell’alimentazione smart – che, per la prima volta ha analizzato le percezioni, i comportamenti, i valori e le aspettative che stanno maturando nella nostra società riguardo al concetto di smart(nella vita, in casa, in cucina e nella preparazione dei cibi). Lo studio è stato condotto insieme all’Istituto Internazionale AstraRicerche a fine marzo 2021 su un campione di 1.013 intervistati tra i 18 e i 65 anni d’età.

I dati rivelano che secondo la maggioranza degli italiani il benessere fisico, mentale ed economico sono elementi essenziali per valutare quanto sia smart la propria vita.

  • per quasi il 44% degli italiani, smart life significa riuscire a fare le stesse cose con meno risorse
  • per il 37,7% degli intervistati significa fare le cose più velocemente, ma sempre con buoni risultati
  • oltre un terzo degli intervistati (35,2%) interpreta smart life come la capacità dfare molte cose con successo
  • e ancora, il 31,4% associa il termine “smart” al fare le cose con buon umore e con un atteggiamento positivo.

Tuttavia, soltanto 1 intervistato su 2 ritiene che la propria vita sia smart, questo dato è trasversale alle varie regioni italiane, all’età e al genere, e l’80% degli intervistati afferma di desiderare una vita più smart nei prossimi 1-2 anni.

E cosa associano gli italiani alla cucina smart?

  • Al primo posto (l’82,9% degli intervistati lo ritiene molto importante) troviamo l’utilizzo di prodotti tecnologici accanto a una spiccata attenzione al cucinare sano
  • a seguire, per l’80,4%, cucinare in modo più semplice e rilassato
  • e per il 78,9% il raggiungimento di un’alta qualità alimentare.

Sull’importanza delle caratteristiche degli ingredienti, per gli italiani la salute vince anche sull’edonismo: sono fondamentali gli ingredienti privi di rischi (54,6%) e la ricchezza di nutrienti essenziali (45,1%), mentre il sapore e il gusto si piazzano al terzo posto (44,8%).

Risulta forte il legame tra benessere psicofisico e attività culinaria, non solo in termini di qualità del cibo, ma anche di esperienza e comfort:

  • 3 persone su 4 (il 73,8%) apprezzano un modo di cucinare efficiente e veloce
  • il 72,9% pensa che la cucina smart abbia senso se è anche divertente
  • molti italiani (67,1%) ritengono importantissima la possibilità del multitasking in cucina
  • più di un terzo degli intervistati afferma che è essenziale cucinare senza sprechi e con un basso uso di risorse, sottolineando l’importanza della sostenibilità anche ai fornelli.

E il concetto di smart cooking?

Quasi il 75% degli intervistati lo identifica con un sistema semplice, veloce e comodo ma efficace, che consente di liberare la fantasia utilizzando gli strumenti giusti per ottenere ricette gustose, leggere e sane con un limitato uso di risorse (dall’acqua all’energia) e senza sprechi. Insomma, ottenere il massimo (per sé stessi, per la famiglia, per l’ambiente) con il minimo sforzo!

Data l’alta percentuale di presenza ai fornelli (il 57,7%, ossia più di metà degli intervistati, cucina ogni giorno), le fonti di ispirazione diventano un tema caldole ricette condivise tra parenti o amici (48,5%) sono in testa alla classifica, seguite a poca distanza (40,9%) dalle APP e dai siti web dedicati alla cucina.

La smart way of life presenta così diverse sfaccettature: sostenibilità, salute, benessere, semplicità ed efficienza, tutti requisiti pienamente soddisfatti da AMC e che sono alla base del suo nuovo sistema di cottura premium. Il sistema di cottura premium di AMC garantisce un controllo ideale della temperatura e del tempo di cottura per una cucina sana, divertente, che preserva i nutrienti e fa risparmiare tempo: una cucina “simply smart

Inulina per la salute: aiuta a dimagrire, sostituisce i grassi a zero calorie e aumenta le difese immunitarie

Il 46% degli italiani è in sovrappeso o obeso, il fenomeno riguarda anche 1 minore su 4. La dottoressa Chiara Manzi, esperta nutrizionista, spiega come la fibra di cicoria ci aiuti a restare in forma e sani a lungo, stimolando il sistema immunitario

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità oltre 4 italiani over 18 su 10 (46%) sono in sovrappeso o obesi, con l’incidenza che aumenta al crescere dell’età, portando con sé una maggior possibilità di essere colpiti da malattie cardio vascolari, ma anche da virus come il Covid. A preoccupare è soprattutto l’incidenza del fenomeno tra i più giovani: l’eccesso di peso, infatti, riguarda 1 minore su 4.

L’ultimo Italian Obesity Barometer Report dimostra come negli ultimi 30 anni nel nostro paese si sia assistito ad un generale aumento del peso medio di circa il 30%, spesso dovuto ad alimentazioni sregolate o ad un eccesso di sedentarietà, ma mai come oggi, nel pieno di una pandemia globale, questo dovrebbe suscitare allarme nella popolazione.

Un aiuto per il buon funzionamento dell’intestino, responsabile in buona parte del nostro sistema immunitario, e, al contempo, un aiuto per restare o tornare in forma arriva dall’inulina a catena lunga. Si tratta di un carboidrato di origine vegetale, ricavato dalla cicoria o dal carciofo, che non è digeribile dal nostro organismo e arriva integro nell’intestino dove agisce come prebiotico.

Purtroppo, si parla molto poco delle potenzialità dell’inulina, e sono ancora troppo poche le persone che l’hanno inserita abitualmente nella propria alimentazione. – Commenta la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista esperta e ideatrice del Metodo Alimentare Cucina Evolution – Una volta nel nostro intestino, questo straordinario elemento riesce ad aumentare la densità di Bifidobatteri e Lattobacilli, diminuendo la carica di batteri nocivi, favorendo l’assorbimento delle sostanze nutritive e di alcuni minerali, come il magnesio e il calcio, il funzionamento regolare dell’intestino e combattendo lo sviluppo di tumori e patologie intestinaliInoltre, l’inulina a catena lunga riduce l’assorbimento del colesterolo e dei trigliceridi e i livelli di glicemia”.

Grazie agli effetti benefici sull’intestino, l’inulina è un ottimo coadiuvante per stimolare e rafforzare il sistema immunitario, sviluppando una maggior resistenza ai virus. Sempre più ricerche condotte da università di tutto il mondo, dimostrano il ruolo fondamentale svolto da un intestino sano per il corretto funzionamento delle difese immunitarie. Una tesi supportata anche dall’indagine condotta dalla dott.ssa Chiara Manzi su un campione di 900 persone che avevano inserito l’inulina all’interno della dieta mediterranea da almeno 3 mesi consecutivi. I dati raccolti hanno dimostrato come questo importante prebiotico riesca a ridurre l’incidenza del Covid di ben 3 volte.

Si tratta, dunque, di un elemento prezioso, che dovremmo imparare a conoscere e usare ogni giorno, ma bisogna fare attenzione, poiché spesso la sua lunga catena viene spezzata dall’industria per commercializzare un’inulina dolciastra e più solubile. L’inulina a catena corta presenta caratteristiche molto diverse, si idrolizza facilmente trasformandosi in zucchero, soprattutto se utilizzata in ricette, sottoposta a cotture, lievitazioni e preparazioni acide come un sugo al pomodoro.

L’inulina a catena lunga, al contrario, durante le cotture, lievitazioni, il contatto con l’acqua e con gli enzimi degli alimenti mantiene una struttura chimica sufficientemente lunga, tale da aggiungere ai suoi effetti prebiotici anche la capacità di abbassare l’indice glicemico di pizza, pane e carboidrati raffinati e di farci uno sconto sulle calorie. È pertanto in grado di innescare tutti quei meccanismi che possono portarci a sviluppare un sistema immunitario più forte, riducendo la massa grassa e, soprattutto, i picchi glicemici di alcuni alimenti.

L’inulina a catena lunga ha un sapore neutro, per questo si presta ad essere aggiunto sia a preparazioni salate, come pasta, pane, pizza o secondi di carne e pesce, sia dolci, dai gelati, alle preparazioni da forno, fino ai dolci al cucchiaio. – Prosegue la dottoressa Chiara Manzi – Un consumo quotidiano di inulina, senza cadere negli eccessi, ci permette di vivere più in salute, aiutando a risolvere problemi di peso perché riduce l’assorbimento di grassi e carboidrati rendendo le pietanze più leggere. Inoltre, è una fibra che disciolta nei liquidi a temperature controllate è in grado di imitare i grassi. Con l’inulina a catena lunga possiamo sostituire burro, panna, tuorli, formaggi nelle ricette, a zero calorie e senza modificare il sapore!

Nei laboratori del Ristorante Libra Cucina Evolution di Bologna, la dottoressa Chiara Manzi utilizza l’inulina per realizzare la carbonara che ha meno grassi di un cucchiaio di olio senza rinunciare a guanciale e pecorino, pane e pizza con indice glicemico e calorie dimezzate, tiramisù con le calorie di uno yogurt alla frutta.

Ricette che non sono segreta ma pubblicate nel suo ultimo libro, “Cucina Evolution. In forma senza dieta”, edito da Art Joins Nutrition, dove la dottoressa Chiara Manzi illustra in modo approfondito come utilizzare questo prezioso ingrediente, con quali tecniche ottenere dei grassi a zero calorie utilizzando l’inulina per sostituire il burro nei biscotti, il mascarpone nel tiramisù, il tuorlo nella carbonara, la panna montata nei dolci.