La base dell’assemblea sinodale della Cei, svoltasi in Vaticano, ha bocciato il testo presentato dalla dirigenza e dunque viene tutto rinviato all’assemblea che si terrà ad ottobre il 25. “In queste giornate assembleari sono emerse sottolineature, esperienze, criticità” dice il mons. Erio Castellucci che ha guidato i lavori, sottolineando che “le moltissime proposte di emendamento avanzate dai 28 gruppi richiedono un ripensamento globale del testo e non solo l’aggiustamento di alcune sue parti”.
Tra le questioni più importanti, c’è sicurmente “l’accompagnamento delle persone in situazioni affettive particolari” e la “responsabilità ecclesiale e pastorale delle donne”.
Oltre mille delegati, più della metà laici, hanno respinto il documento finale predisposto dagli uffici della Cei, considerandolo generico e privo di ogni sostanza. Il testo, giudicato da molti partecipanti come “un documento che sembrava scritto 40 anni fa“, è stato accantonato in blocco perché non ha tenuto conto di tutti gli spunti emersi in quattro anni di lavori.
Il documento composto da 50 “proposizioni” verrà completamente riscritto in un’assemblea sinodale, inizialmente non prevista, convocata per il 25 ottobre, quando sarà presentato un nuovo testo. L’assemblea di maggio della Cei è stata annullata, mentre i vescovi interverranno con l’assemblea di novembre.
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