Gli investigatori stanno ascoltando in queste ore diversi frequentatori assidui del parco di Villa Pamphili che hanno riferito di aver visto più volte la donna e la neonata, riconosciute come madre e figlia, originarie dell’Est. E non solo.
C’è chi ha detto anche di aver visto spesso un uomo in loro compagnia (compatibile con le descrizioni dei ragazzi che si trovavano a Villa Pamphili la sera prima del ritrovamento dei corpi), aggiungendo che i tre abitavano in una tenda all’interno del parco da circa tre settimane. La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di duplice omicidio aggravato.
Dai primi risultati delle autopsie, effettuate domenica sera, non sarebbero stati rilevati segni di lesioni sul corpo della donna. Per quanto riguarda, invece, la neonata, alla luce dell’esame, l’ipotesi è quella che possa essere stata strangolata.
Servirà ora un’attesa più lunga per gli esiti delle analisi tossicologiche. Le impronte della donna non hanno dato riscontri: significa che non è stata mai fotosegnalata in precedenza. È per questo la polizia ha diramato un comunicato con immagini di suoi tatuaggi, nella speranza che qualcuno possa poi riconoscerla.
Le vittime potrebbero essere morte in due momenti differenti. Il medico legale, infatti, ha avrebbe notato che il cadavere della donna, di circa quarant’anni di età, si presentava in uno stato di decomposizione più avanzato rispetto a quello della piccolina e sarebbe quindi deceduta diverse ore prima.
Inoltre sempre un gruppo di ragazzi che si trovava al parco la sera prima del ritrovamento dei corpi avrebbe riferito di aver visto anche “un uomo con un fagotto in mano non lontano dal luogo in cui è stata rivenuta la bambina”. Lo riporta Il Messaggero, spiegando che inizialmente i giovani non avevano dato peso a quel particolare ma dopo aver letto la notizia del rinvenimento dei cadaveri hanno ricollegato i punti e sono andati alla polizia a raccontare quanto visto. La bambina potrebbe essere stata uccisa la sera prima del ritrovamento.
ph credit Polizia di Stato