Premier Draghi al 92mo anniversario dei Patti Lateranensi
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Mario Draghi Sergio Mattarella

Si è celebrato ieri, l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede (Palazzo Borromeo),  il 92mo anniversario dei Patti lateranensi alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e delle più alte cariche istituzionali della Repubblica italiana e Santa Sede, tra cui il ministro degli esteri Luigi Di Maio.

Evento celebrativo dei Patti Lateranensi in forma diversa rispetto al passato, con i rappresentanti di Italia e Vaticano seduti ben distanziati nel salone dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, tutti con indosso la mascherina.

C’e stato un confronto ampio, sereno e franco su tutti i temi, dalla famiglia alla scuola. Clima davvero molto costruttivo“. L’ha detto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, lasciando Palazzo Borromeo dove si è svolta la cerimonia per il 92esimo anniversario dei Patti Lateranensi.

Patti Lateranensi, furono firmati l’11 febbraio 1929, tra Stato e Chiesa, dall’allora capo del governo italiano, Benito Mussolini, e dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Gasparri. Il nome deriva da San Giovanni in Laterano, luogo dove gli accordi vennero firmati, per mettere fine alla «questione romana», ovvero la controversia tra Chiesa e stato italiano che proseguiva dall’Unità d’Italia. I Patti, tecnicamente, si dividono in due parti. La prima è un Trattato internazionale, con il quale la Santa Sede riconosce lo Stato italiano con Roma capitale e si vede riconosciuta la sovranità sullo “Stato della Città del Vaticano”. Una convenzione finanziaria, con cui l’Italia si impegnò a pagare al Pontefice una indennità, per far fronte al danno causato dalla perdita dello Stato pontificio. La seconda parte, invece, è costituita dal Concordato vero e proprio, che regolava i rapporti tra Chiesa e Regno d’Italia. 

Il Concordato stabiliva che la religione cattolica era la sola religione di Stato, e precisava gli effetti civili del matrimonio religioso e l’esenzione del servizio militare per i sacerdoti. Si permise inoltre alle organizzazioni dell’Azione cattolica di continuare a operare. 

Photo Credit formiche.net