Padova, uccise il fidanzato per difendersi. Per la Cassazione il processo è ora da rifare
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Secondo la Cassazione è tutto da rifare il processo a Valentina Boscaro, di 33 anni, condannata a 20 anni per aver ammazzato in auto l’ex fidanzato Mattia Caruso di 30 anni.

I supremi giudici della Cassazione hanno annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Venezia, che aveva condannato la donna a 20 anni di reclusione, riconoscendo già uno sconto di 4 anni rispetto al primo grado di 24 anni.

Limitatamente alla concessione dell’attenuante delle “provocazioni”, che, se riconosciuta, potrebbe permettere a Boscaro di ottenere una ulteriore riduzione di pena, fino a un terzo, e  cioè di 7 anni.

La sera del 25 settembre 2022, nella zona di Abano Terme (Padova), dopo aver trascorso la serata insieme, la coppia stava tornando in auto verso la casa di lei. Boscaro tentò di sviare le indagini, sostenendo che l’uomo era rimasto vittima di un’aggressione nel parcheggio di un locale dove erano stati e che, seppur sanguinante dopo essere stato accoltellato da uno dei partecipanti alla serata, avevo provato a mettersi al volante, ma si era accasciato, morendo anche, pochi chilometri dopo. Le indagini molto accurate seguite dai carabinieri rivelarano tutt’altro e la giovane ammise di aver ucciso lei il fidanzato. Con una coltellata al costato, durante una furibonda lite in auto, mentre il fidanzato la malmenava e la minacciava anche di morte, come aveva fatto anche altre volte.

Ma di questo non c’era traccia nel dispositivo della sentenza di condanna a 20 anni. La giovane pativa anche violenza sessuale, e pertanto il caso si riapre.

Al momento Valentina Boscaro, ha trascorso un periodo di detenzione nel carcere veronese di Montorio; e da settembre è agli arresti  domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

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