La condanna di Mimmo Lucano a 18 mesi di reclusione, con pena sospesa, è definitiva. Lo ha deciso la Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dai suoi legali. L’ex sindaco di Riace è stato condannato per un falso relativo a una delle 57 delibere che gli erano state addebitate dall’accusa in un0indagine sulla gestione dell’accoglienza dei migranti, in provincia di Reggio Calabria.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale reggina per l’assoluzione di Lucano e degli altri imputati per reati di truffa ai danni dello Stato.
Nel 2023 la Corte d’Appello reggina aveva ridotto da 13 anni e 2 mesi a un anno e sei mesi di reclusione la condanna che era stata inflitta in primo grado dal Tribunale di Locri a Lucano, per i presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace.
In primo grado, i giudici lo avevano ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere. Nel processo di secondo grado, invece, le principali accuse erano cadute. Restava in piedi solo un’accusa di falso. Lucano era stato, infatti, assolto da tutti gli altri reati. E quell’assoluzione, oggi, è definitiva, così come la condanna per falso.
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