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Il ddl Zan non supera la prova del nove, dell’Aula a causa della «tagliola» con voto segreto voluta da Lega e Fratelli d’Italia. Il Senato l’ha approvata con 154 voti a favore, 131 contrari e 2 astenuti. La discussione potrà ripartire in commissione non prima di sei mesi, ma necessariamente si dovrà iniziare da un nuovo testo.

«Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle che hanno detto no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre» sono le parole del leader della Lega Matteo Salvini. «Cala il sipario su una pessima proposta di legge. Non abbiamo mai cambiato idea: in Senato siamo stati l’unico gruppo interamente presente e unito» gli fa eco Giorgia Meloni, presidente di Fdl.

«Quel testo non andava bene: serviva il dialogo e un positivo confronto che qualcuno ha inspiegabilmente rigettato» il commento di Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali. «Hanno voluto fermare il futuro e riportare l’Italia indietro. Oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà» replica il segretario Pd, Enrico Letta. Anche Simona Malpezzi, presidente senatori Pd commenta il voto di oggi in aula: «In questo Paese non esiste una destra moderna e liberale ma una destra che si schiera, tutta, con Orban e i suoi amici. Cosa racconterete ai vostri figli dicendo che avete votato contro una legge che andava a tutelare persone oggetto di crimini d’odio?». «Il ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell’urna. Vergognoso» commenta il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.