Bergamo, archiviata la posizione dell’ex finanziere 85enne che sparò a un ladro in casa
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Due malviventi, entrambi albanesi, armati di passamontagna, si introdussero nella villetta a schiera su due piani passando da una portafinestra sul retro, forzata con un piede di porco. Sorpresero un anziano a letto mentre guardava la tele, lo strattonarono intimandogli di consegnare loro soldi e preziosi che aveva in casa.

L’86enne, maresciallo della guardia di finanza in pensione, Domenico Scarcella, ha deciso di raccontare in un libro quello che è avvenuto la notte del 27aprile dello scorso anno, quando ferì con un colpo di arma da fuoco al collo uno dei due delinquenti che entrarono nella sua abitazione a Bergamo, nel quartiere Longuelo. “Non si erano accontentati dei 500 euro che avevo nel borsello. Ripetevano “Soldi, soldi!”, racconta l’uomo al quotidiano lombardo IL Giorno -. Io pensavo a un sogno e, quando mi sono svegliato, sulle prime credevo a uno scherzo da parte di mia figlia e suo marito. Ma poi ho capito”.

L’ex finanziere prese la pistola da sotto il cuscino e sparò, colpendo uno dei due ladri, un 26enne. I due malviventi fuggirono portando via con loro il borsello dell’uomo. “Ho sparato ma mirando il soffitto”, aggiunge il pensionato. Catturati nelle 24 ore successive dalla polizia, furono condannati per rapina: a 5 anni e 8 mesi in abbreviato Edvin Palushi, il 27enne ferito; a 7 anni e mezzo con rito ordinario il 26enne Fatmir Mollaj. I due si trovano ancora in prigione e una volta scontata la pena, saranno espulsi.

Ora il gip Storto, si legge ancora su Il Giorno, è arrivato alla conclusione che l’86enne “non aveva una modalità di azione meno lesiva” e, inoltre, “Palushi ha contribuito ad accrescere la potenzialità lesiva e letale del colpo di pistola essendosi proteso in avanti”, forse nel tentativo di gettarsi sull’anziano per disarmarlo (erano a meno di mezzo metro di distanza l’uno dall’altro).

“Non ho mai dubitato sull’esito dell’inchiesta nei miei confronti, era ovvio, perché ho agito per legittima difesa”, è il commento di Scarcella -. Come dovevo difendermi se non avevo a disposizione altro per far scappare i ladri? Ho sparato in aria. Non mi sono reso conto che uno dei due era ferito. Mi è anche dispiaciuto, quando l’ho saputo, non mi sentirei mai di uccidere una persona. Ho dovuto prendere la decisione in pochi secondi”.

ph credit pixabay