I carabinieri di Como, questa mattina, 24 febbraio 2025, hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e cinque ai domiciliari) nei confronti di altrettanti dipendenti e collaboratori della Rsa ‘Sacro Cuore’ di Dizzasco, in provincia di Como, con l’accusa di maltrattamenti in concorso all’indirizzo degli ospiti.
In una nota, diffusa dai militari, viene spiegato di aver accertato “violenze sistematiche divenute purtroppo consuetudini lavorative”, “percosse, ingiurie, denigrazioni” e “umiliazioni fisiche e psichiche” nei confronti degli anziani all’interno della casa di riposo.
“Mi preme sottolineare che l’attività investigativa è stata svolta in piena condivisione delle strategie da parte della Procura della Repubblica di Como, e ha costituito un impegno importante e prolungato nel tempo. Nel corso delle lunghe indagini, abbiamo potuto documentare numerosi episodi di vessazioni e maltrattamenti da parte di alcuni dipendenti della R.S.A. “Sacro Cuore” di Dizzasco (CO) nei confronti di anziani e indifesi ospiti. Persone malate, non auto sufficienti e per questo fragili, costrette a subire quotidianamente violenze fisiche e verbali.
L’impegno a tutela delle fasce deboli costituisce una priorità assoluta e costante dell’Arma dei Carabinieri. Questa indagine e i risultati ottenuti ne sono un esempio”. Le parole del Ten. Col. Francesco Spera Comandante del Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Como.
L’inchiesta era nata ad agosto scorso, dopo la denuncia presentata alla stazione dei carabinieri di Centro Valle Intelvi (Como), da parte di un’infermiera. Secondo la quale all’interno della Rsa si ripetevano episodi di violenza nei confronti degli anziani.
Le indagini, secondo quanto hanno riferito i carabinieri hanno permesso di ottenere riscontri anche sulla base di successive, “numerose testimonianze” e intercettazioni audio e video. Nei confronti di un’operatrice la Procura di Como ha contestato anche l’esercizio abusivo della professione di infermiera.
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