Addio a Alessandro Quasimodo, il figlio del premio Nobel Salvatore presidente di Giuria di molti concorsi letterari
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Avrebbe compiuto 86 anni il prossimo 22 maggio. Addio a Alessandro Quasimodo, morto a Milano,  il 2 maggio scorso, all’età di 85 anni, dopo una lunga malattia. La notizia della scomparsa è stata confermata dalla sua famiglia. Era il figlio del premio Nobel della Letteratura 1959, Salvatore e della danzatrice Maria Cumani, e ha onorato e custodito per tutta la vita la memoria del celebre padre viaggiando ovunque per leggere le sue poesie e facendosi promotore di numerose iniziative culturali ed editoriali. Era, inoltre, presidente di giuria di alcuni premi letterari e di poesia come il San Domenichino – Città di Massa, il Premio Città di Castello, il Lord Byron – Porto Venere Golfo dei poeti, del quale era anche fondatore. (di Paolo Martini),  Concorso Internazionale di Poesia d’Amore inedita “Verrà il Mattino e avrà un tuo verso”, Concorso Internazionale di Poesia Inedita Stromboli l’Isola dei Poeti, Concorso Internazionale di Poesia inedita “Il Federiciano”, e altri, indetti dalla Casa Editrice Aletti. 

Nato a Milano il 22 maggio 1939, Alessandro si diplomò come attore nel 1959 alla scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, frequentando poi un corso di perfezionamento sotto la direzione di Lee Strasberg al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove debuttò in ‘Motivo di scandalo’ di John Osborne con la regia di Lamberto Puggelli. Con il Piccolo Teatro è stato diretto da Marco Bellocchio in ‘Timone d’Atene’ di William Shakespeare e Franco Parenti in ‘Il bagno’ di Vladimir Majakovskij; mentre con la regia di Massimo Binazzi è stato, per la prima volta in Italia, Stanley in ‘Il compleanno’ di Harold Pinter al Teatro Uomo di Milano. È stato diretto da Patrice Chéreau nel ‘Massacro a Parigi’ di Chrisopher Marlowe prodotto dal Théâtre National Populaire a Lione e da Luca Ronconi in ‘Utopia’ da Aristofane (1972).

Dal 1975 al 1978 Alessandro Quasimodo fece parte della Cooperativa Teatro Pierlombardo di Franco Parenti partecipando d diversi spettacoli teatrali,  quali ad esempio,  ‘Il Misantropo’ di Molière, ‘Il Macbetto’ di Giovanni Testori e ‘Il gigante nano’ di Frank Wedekind. Dal 1979 in poi si è dedicato quasi esclusivamente ad una sua ricerca sulla poesia, e in tale ambito ha proposto spettacoli, performance, letture, spesso insieme a Mario Cei, con risultati grande comunicabilità, rappresentati anche in molti istituti italiani di cultura, in Europa Asia e Nord America, dal 1980 fino ai primi dieci anni del 2000. E’ stato inoltre anche interprete e curatore di ‘Fuori non ci sono che ombre, e cadono‘, con Franca Nuti e Luciana Savignano, Ettore Borri al pianoforte, dedicato alle figure dei suoi genitori, portato in scena al Piccolo Teatro di Milano nel 2003. Ha curato le regie di ‘Aminta’ di Torquato Tasso (1984), ‘Oreste’ di Vittorio Alfieri (1985) prodotti dal Teatro alla Scala per l’Estate d’Arte a Milano, e ‘La città morta’ di Gabriele d’Annunzio (1987-88).

Non sono mancate anche partecipazioni al cinema. Ha preso parte, infatti, a ‘Il fischio al naso’, con la regia di Ugo Tognazzi, ‘Tutto a posto, niente in ordine’ di Lina Wertmüller, ‘Roma’ e ‘Casanova’ di Federico Fellini, ‘Questo è il giardino’ di Giovanni Maderna; in produzioni Rai è in ‘Storia di Anna’, ‘La commediante veneziana’, ‘Piccolo mondo antico’ con la regia di Salvatore Nocita; ‘La donna in bianco’ per la regia di Mario Morini, ‘Il conto Montecristo’ di Ugo Gregoretti.

E ancora, ha preso parte a numerosi radiodrammi, e con la radio della Rai, per la quale ha curato, tra l’altro, ventisei trasmissioni sulla poesia italiana tra Otto e Novecento dal titolo ‘Saltimbanchi dell’anima’ (1986).

Ma Alessandro Quasimodo è stato anche la voce recitante nella Dante-Symphonie di Franz Liszt con il duo pianistico Bresciani – Nicolosi per l’Istituto italiano di Cultura di Budapest (2007). E presidente onorario del Parco Letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera (Messina), luogo d’origine della famiglia Quasimodo, e cittadino onorario di Roccalumera dal 2017.

Infine è stato anche impegnato nella valorizzazione della casa natale di Salvatore Quasimodo a Modica (Ragusa), oggi un museo.

 

ph credit ildomanibleo