Spread the love

E’ stato trovato questa mattina alle 9, in fondo ad un burrone, il piccolo di 2 anni di Mugello Nicola Tanturli. Grazie al giornalista Giuseppe Di Tommaso de La Vita in diretta, a 2,5 km da casa.

Il giornalista era sul posto per un intervista quando è stato attirato da alcuni lamenti. Ha creduto che si trattasse di un animale.
Poi ha capito che potesse essere anche il bambino e ha chiamato subito i soccorsi.

Sono però da chiarire alcuni punti oscuri della vicenda. Il burrone ha un dislivello di ben 25 metri. Si trova in un bosco della zona del comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), nell’appennino dell’Alto Mugello.

Il bambino come ci sarebbe arrivato da solo?
Aveva le scarpette? Se le è messe da solo ed è uscito di casa?

I genitori sostengono di averlo messo a dormire. E quando sono rincasati il bambino non c’era più nel suo letto.
Ma per evitare l’accusa di abbandono di minore, che potrebbe essere il reato ipotizzabile nei loro confronti, dovranno chiarire con precisione le circostanze e il modo in cui è avvenuta la sparizione del loro figlio.

Spiegare anche perché hanno dato l’allarme per avviare le ricerche solo alle 9 di martedì 22 giugno dopo aver accertato, secondo il loro racconto, la scomparsa di Nicola dal letto da poco prima della mezzanotte del 21 giugno. Come mai con così tanto ritardo sono stati avvisati carabinieri e vigili del fuoco?

Per i carabinieri che indagano sul caso, il bambino di neanche 2 anni si sarebbe potuto allontanare da solo dal casolare, girovagare per i boschi nei pressi della abitazione per circa 30 ore. Sarebbero per ora escluse altre ipotesi da parte degli investigatori dell’Arma. Comunque, i militari di Borgo San Lorenzo (Firenze), guidati dal comandante, il maggiore Michele Arturo, non escludono anche altre piste.

Il luogotenente Danilo Ciccarelli, comandante della stazione di Scarperia, che ha soccorso il bimbo nel burrone, ha raccontato: “Nel punto in cui ho preso in braccio i piccolo l’erba non era schiacciata e la mia impressione è che lì non avesse passato la notte”. I cani molecolari, che erano passati in precedenza in quella stessa zona, non avevano fiutato nulla di Nicola