Il vicepresidente degli Stati Uniti Jd Vance è arrivato a Roma. L’aereo con a bordo il numero due della Casa Bianca, insieme alla sua famiglia, la moglie Usha e i tre bambini, è atterrato alle ore 7:44 sulla pista dell’aeroporto di Ciampino. Oggi sarà ricevuto dalla premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.
Ad accogliere a Ciampino Vance, tra rigide misure di sicurezza, nell’area riservata al 31/mo Stormo dell’Aeronautica Militare, c’erano Irene Castagnoli, diplomatica del ministero degli Esteri, l’incaricato d’Affari dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Shawn Crowley, e il comandante del 31/mo Stormo dell’Aeronautica Militare italiana, col. Marco Angori.
Ieri il presidente americano, Donald Trump, ha accettato l’invito di fare visita alla Meloni in Italia, e in quell’occasione di potrebbe “considerare” anche di voler partecipare a un incontro con l’Unione europea. Alle ore 12 del 17 aprile, la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, varca il cancello della Casa Bianca. Trump la accoglie definendola “great person“. È il primo dei molti complimenti che si sugguiranno durante tutto l’arco dell’incontro in vista anche delle telecamere.
La definisce una “fantastica persona” che “sta facendo un ottimo lavoro” e con cui la “relazione è ottima”.
Un incontro per chiudere quell’accordo sui dazi che entrambi sono convinti si farà “al 100%”. Pure se Donald Trump sul punto non ha “cambiato idea”. Giorgia Meloni porta a casa, tra fuori programma, battute che stemperano una evidente tensione e tanti complimenti, quell’apertura che contava di ottenere dal presidente americano nei confronti dell’Europa.
L’incontro si è aperto con un pranzo di lavoro aperto alle delegazioni: dal lato americano del tavolo c’erano oltre al presidente (con bicchiere di Coca Cola) il vice J.D. Vance, il consigliere per la sicurezza Michael Waltz, il segretario al Tesoro Scott Bessent, il segretario alla Difesa Pete Hegseth; per l’Italia il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio, il consigliere militare Franco Federici, l’ambasciatrice Mariangela Zappia. A sorpresa, la stampa viene fatta entrare per delle brevi dichiarazioni.
Accolta alla Casa Bianca ha parlato in italiano solo una volta, rispondendo a una domanda di un giornalista, e dicendo all’interprete di voler fare da sola, in lingua inglese.
“L’Italia sta mantenendo i suoi impegni – ha detto – perché arriverà al prossimo vertice della Nato con il 2% che era già previsto, che è stato sottoscritto dai governi precedenti, per quello che riguarda la guerra in Ucraina penso ci sia stata un’invasione e l’invasore sia stato Putin e la Russia. Ma oggi stiamo lavorando insieme (con Trump, ndr) per cercare di arrivare in Ucraina a una pace giusta e duratura”.
Durante l’incontro, Meloni ha anche parlato di investimenti italiani che ci saranno negli Usa, annunciando un piano di ben 10 miliardi di euro che le aziende italiane intendono realizzare. Questo segnale di fiducia nell’economia americana è stato accolto con moltissimo entusiasmo da parte di Donald Trump, che ha sempre sostenuto l’importanza di investimenti esteri.
La premier ha inoltre menzionato la cooperazione in ambito spaziale e energetico, sottolineando come l’Italia possa contribuire a progetti ambiziosi come le missioni su Marte.
Le parole della premier, sui social come sintesi di quanto è avvenuto durante l’incontro americano con Donald Trump: “Lavorare insieme per costruire un Occidente più forte. Oggi a Washington ho incontrato il Presidente Donald Trump. Un confronto leale e costruttivo su temi strategici: dalla sicurezza alla difesa, dalla lotta all’immigrazione illegale ai rapporti commerciali. Ho colto l’occasione per invitarlo a Roma, e sono lieta che abbia accettato. Sarà un’ulteriore occasione per rafforzare il dialogo tra le nostre Nazioni. L’Italia è sempre più protagonista in uno scenario internazionale che cambia rapidamente. E oggi, anche grazie al lavoro fatto in questi anni, il nostro punto di vista viene ascoltato e rispettato. Il legame tra Italia e Stati Uniti resta solido, vitale e decisivo per affrontare insieme le grandi sfide globali”.
“Con il governo di centrodestra l’Italia conferma di aver ritrovato prestigio internazionale e rilancio economico”, e “sulla fine della guerra in Ucraina, sul contrasto all’immigrazione clandestina e l’azzeramento delle politiche woke, gender e pseudo-green siamo in totale sintonia con la nuova amministrazione Usa”, ha scritto sulle sue pagine social Matteo Salvini.
Mentre Antonio Tajani, da ministro degli Esteri, ha definito l’incontro “un passo decisivo per rafforzare il rapporto dell’Italia con gli Usa e riprendere anche insieme un percorso di collaborazione che consoliderà i rapporti tra l’America con tutta l’Europa”.
“Un successo senza precedenti per l’Italia”, lo ha definito il capogruppo al Senato Lucio Malan. “Se un simile trattamento fosse stato ottenuto da un capo del governo di sinistra”. Il suo omologo alla Camera, Galeazzo Bignami, gli fa eco, rincarando la dose: “Un capolavoro diplomatico. Non possiamo fare a meno di notare la diversità rispetto al passato, quando la nostra nazione era irrilevante e subalterna”.
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