Il disegno di legge Sicurezza diventa un decreto. Il dl, approvato in un Cdm durato mezz’ora, nella giornata di ieri, introduce, tra le altre cose, la tutela legale delle forze dell’ordine sotto il profilo finanziario. Viene cioè garantito il pagamento delle spese legali per gli appartenenti ai corpi di polizia e per i vigili del fuoco.
Un provvedimento, che si compone di 34 articoli e che stabilisce anche dei nuovi reati e un inasprimento di diverse pene.
Stretta sull’accattonaggio e aggravanti per le truffe agli anziani, dagli sgomberi lampo per le case all’autorizzazione per gli agenti dell’intelligence sotto copertura a dirigere gruppi terroristici, dalla restrizione sulla coltivazione della canapa al sostegno economico per le spese legali di agenti e militari che affrontano procedimenti penali.
Il ddl che ha atteso in Parlamento per oltre un anno e mezzo, contrastato dall’opposizione e tenuto sotto osservazione dal Colle, è finalmente arrivato in battuta di arrivo.
Alla fine è stato deciso di eliminare gli elementi più controversi e di trasformarlo in decreto, “d’accordo con Antonio Tajani e Matteo Salvini”, ha sottolineato Giorgia Meloni.
“Nessun blitz”, ha assicurato il premier replicando alle accuse dell’opposizione: si tratta di “norme necessarie che non possiamo più rinviare per rispettare gli impegni presi con i cittadini e con chi ogni giorno è chiamato a difendere la nostra sicurezza. Avevamo promesso un’Italia più sicura e stiamo mantenendo quella promessa”.
“Più poteri e tutele a donne e uomini delle forze dell’ordine, norma anti-Salis per sgomberare più rapidamente le case occupate, borseggiatrici in carcere anche se sono in gravidanza. Sono solo alcune delle misure fortemente volute dalla Lega e inserite nel decreto Sicurezza appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Un’altra promessa mantenuta”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e vice premier e segretario della Lega ha commentato su Facebook questo importantissimo traguardo raggiunto dalla maggioranza di Governo.
“Vedo che ci sono manifestazioni di protesta contro il decreto sicurezza”, ha commentato ieri il ministro Matteo Piantedosi. “Noi respingiamo la caratterizzazione di provvedimento securitario, perché in realtà si vogliono tutelare i più fragili e i più deboli, come gli anziani e i proprietari di immobili. Abbiamo recepito le questioni emerse dal dibattito parlamentare, il Parlamento sarà sempre il giudice ultimo visto che ci son ora due mesi di tempo per approvarlo. Nessuna compressione della volontà del Parlamento ma dopo un anno e mezzo di discussione il provvedimento era andato troppo per le lunghe”.