Due anni fa ha perso il figliodi 18 anni, morto per un mix di farmaci e alcol, a Porto Torres, in provincia di Sassari. Il lutto e il dolore per la morte del figlio sono diventati per lei una forza che la porta ogni giorno a parlare di lui attraverso i social o nelle scuole per far capire agli studenti e ai genitori, come lei, di non prendere sottogamba il nuovo fenomeno sempre più in voga tra i ragazzi di oggi: di sballarsi usando un mix di psicofarmaci e alcol.
Falsificando anche delle ricette online attraverso l’uso di tutorial.
E’ la storia di Barbara Mura, che chiede un intervento alle istituzioni affinché venga cambiato il sistema di vendita di certi farmaci sempre più nocivi e di facile reperimento.
Attraverso La Nuova Sardegna, spiega che “le ricette che utilizzava mio figlio Gabriele erano trascritte al computer e siglate con firme false, di medici in pensione. Andava a comprare medicine con dei fogli compilati da lui e siglati. Per questo dico e ripeto che serve un nuovo sistema di vendita di certi farmaci”.
E a lanciare l’allarme sono anche i psichiatri.
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