Il Priore Generale d’Italia, Sua Eccellenza Umberto Caruso, Principe di Spaccaforno, appartentente al Fons Honorum dell’Ordine di Sua Serenissima Imperiale Eliyauh I di Benjamin et David del Regno di Gerusalemme della Casa Reale del Re David I Salomone (Impero di Israele e Regno di Giuda) e tutte le Case Reali e Imperiale dei discendenti in linea Sovrana sotto Ius Sanguinis, Ius Maiestatis, Imperium Come Angiò 1° Dinastia a 7° Dinastia de Regno di Sicilia e Regno di Napoli, Re Templare della genealogia Sacra del Santo Sion come Re Graal, e l’Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem 1804 esprimono la massima vicinanza al Santo Padre, papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, da nove giorni a questa parte, per una bruttissima polmonite bilaterale, e pregano anche per lui e la Chiesa tutta.
“Papa Francesco ha riposato bene”.
Ieri pomeriggio si è tenuto un briefing informativo per i giornalisti accreditati presso la Sala stampa vaticana. Con alcuni membri dell’equipe medica che stanno seguendo il Papa, molto da vicino.
“Non è attaccato a nessun macchinario – dicono – . Quando ha bisogno, mette i naselli per un po’ di ossigeno, ma sta a respiro spontaneo e si alimenta autonomamente. Dobbiamo essere concentrati a superare questa fase. Vediamo la tempra del Pontefice, non è una persona che molla. Resterà almeno per tutta la prossima settimana. Il Papa non è fuori pericolo… ma adesso non è in pericolo di vita, oggi è andato anche in cappella a pregare”.
“Il Papa ha sempre voluto che dicessimo la verità. La malattia cronica rimane, il Papa lo sa, hanno detto il professor Sergio Alfieri, capo della equipe medica che ha in cura il Santo Padre, e il professor Luigi Carbone. “Mi rendo conto che la situazione è grave, e a volte gli manca il respiro. La sensazione non è certamente, piacevole per nessuno”.
Il Pontefice non guiderà l’Angelus previsto per domani, domenica 23 febbraio, fa sapere la sala stampa Vaticana, ma “sarà diffuso il testo” preparato dallo stesso papa Bergoglio, come già avvenuto anche per domenica scorsa.
Allo stesso modo, l’omelia della messa di domani, nella Basilica di San Pietro, in occasione del Giubileo dei Diaconi, sarà preparata e fornita dal Pontefice. A leggerla, sarà il celebrante delegato da papa Francesco, l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e organizzatore dell’Anno Santo. E durante la messa sarà officiata anche l’ordinazione di 23 nuovi diaconi.
ph credit Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem 1804