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Trieste, avvistato squalo elefante di 8 metri

Avvistato uno squalo elefante della lunghezza di otto metri  nel golfo di Trieste, e  non si vedeva dal 2015.

A renderlo noto è la Riserva Marina di Miramare, precisando anche che, a dispetto del timore che può suscitare per le dimensioni e per la pinna che affiora dalla superficie del mare, questo animale è assolutamente innocuo.

Lo squalo elefante – cetorino – è il pesce più grande al mondo dopo lo squalo balena, e si nutre esclusivamente di plancton e in minima parte di piccoli pesci.

ph credit pixabay

Granchio blu, arrivano o primi stop alla pesca delle vongole

Il granchio blu torna a bloccare la produzione di vongole in Veneto a Porto Tolle.

Quattordici cooperative del Consorzio cooperative pescatori del Polesine hanno deciso, loro malgrado, di sospendere l’attività per mancanza totale del prodotto. Una scelta quasi obbligata perchè gli esperti parlano di un risveglio delle predazioni di granchio bli, con il clima più caldo. A darne notizia all’ANSA è Fedagripesca-Confcooperative che ha monitorato le criticità lungo il Delta del Po.

Critica anche la situazione in Emilia Romagna, tra Goro e Comacchio, dove le cooperative che lavorano nelle aree dove l’acqua è più bassa cercano di tutelare la semina del novellame con delle recinzioni.

Golfo di Olbia, allarme Phyllorhiza punctuata, medusa aliena di grosse dimensioni

Nel mese di settembre l’Arpa Sardegna ha comunicato l’avvistamento nel golfo di Olbia di numerosi esemplari di Phyllorhiza punctuata (von Lendenfeld 1884), una specie di medusa originaria del Pacifico occidentale, detta anche “medusa a pois” in ragione delle numerose macchie bianche sull’ombrello che ne hanno determinato il curioso nome. L’individuazione è avvenuta nel corso delle attività di monitoraggio previste dal progetto chiamato Strategia marina (direttiva 2008/56/CE), dai tecnici del Dipartimento di Sassari e Gallura dell’Arpa Sardegna, coadiuvati dal personale dalla Capitaneria di porto di Olbia, che fornisce supporto logistico alle operazioni.

“Tale specie può raggiungere dimensioni anche considerevoli (60 centimetri di diametro) ma non deve destare alcuna preoccupazione tra i bagnanti, poiché non è urticante”. Assicura l’Arpa Sardegna.

Si nutre, però, di plancton, di uova e larve di pesci, diventando quindi un potenziale pericolo per la comunità ittica locale. Un po’ come sta avvenendo in alcune zone marine per il granchio blu.

foto crediti wikipedia

Sardegna, francese fermato con 41 kg di ciottoli in auto

A Porto Torres (Sassari), un francese è stato bloccato e multato per essere stato sorpreso con 41 chili di ciottoli nel bagagliaio della sua autovettura, mentre stava per imbarcarsi per Nizza.

La multa è stata comminata in base ad una Legge Regionale n. 16/2017 che prevede importi compresi tra i 500 e i 3.000 euro per chi “detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli o sassi, o anche conchiglie provenienti dal litorale o dal mare in assenza di regolare autorizzazione, concessione rilasciata dalle autorità competenti”. La scoperta è stata fatta dai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale di Porto Torres, in collaborazione con gli addetti alla sicurezza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna di Porto Torres. Così ciottoli e sassi sono stati ricollocati nel punto esatto di prelievo, grazie al personale dipendente del centro di educazione ambientale del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, e un’apposita convenzione stipulata lo scorso anno da Adm con il Parco Regionale di Porto Conte.

foto crediti viaggiamo.it

Caserta, gestore di un lido muore dopo aver soccorso due bambini in mare

E’ accaduto a Castel Volturno, comune del litorale casertano dove il gestore di un lido di 42anni, Rahhal Amarri, di origine marocchine ma da anni residente nel comune di Castel Volturno, ha visto due bambini annegare, e si è gettato in acqua, istintivamente per salvarli.

Perdendo lui la vita.

L’uomo infatti è riuscito miracolosamente, ad arrivare a riva, ma esamine, è poi spirato, forse a causa di un malore sopraggiunto. Un infarto.

E’ senza neanche ricevere un attestato di riconoscimento da parte dei genitori dei due bambini che ha messo in salvo.

Amarri il Lido dei Gabbiani, questo il nome dell’attività ubicata nella località di Pinetamare, lo gestiva da tempo in qualità di rappresentante legale di una società che ne stava per acquisire il ramo d’azienda; lo stabilimento era la sua vita, chi lo conosceva lo descrive come un buono, un grande lavoratore, un tuttofare, con moglie e figli in Marocco.

Il fratello… residente a Firenze, è arrivato a Caserta, presso l’istituto di medicina legale, per il riconoscimento della salma; sarà lui probabilmente a decidere se effettuare o meno l’autopsia, anche se il fatto, dopo i primi accertamenti compiuti sul posto dal pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere, dalla Guardia Costiera di Castel Volturno e dai sanitari del 118, è stato già catalogato come un tragico incidente.

Mare inquinato da poliestere, per frammenti dei nostri vestiti sintetici

Francesca Rulli, fondatrice e CEO della società di consulenza Process Factory, proprietaria del marchio 4sustainability garantisce autenticità al percorso delle aziende della filiera della moda verso la sostenibilità.

L’Artico è invaso da microplastiche. Tant’è che recente studio pubblicato su Nature Communications aggiunge un nuovo tassello che ci chiama in causa in prima persona, come cittadini e come consumatori. Esaminando i campioni d’acqua raccolti in 71 diverse località, i ricercatori hanno rilevato una concentrazione media di 49 minuscole particelle di plastica per metro cubo. Il 73,3% era costituito da poliestere; in altre parole, da frammenti dei nostri vestiti sintetici.

Sembrerebbe infatti che su 1,4 milioni di miliardi di microfibre presenti negli oceani, l’IUCN stimi che il 35% derivi proprio dal lavaggio dei capi d’abbigliamento. Una percentuale considerevole; d’altra parte, appena 5 kg di fibra di poliestere possono generare fino a 6 milioni di microplastiche (De Falco, 2018). Preoccupa infatti quello che queste particelle, una volta ingerite dai pesci, possano causare, una volta che entrano nella catena alimentare e quindi nel nostro organismo,

Rilevate, infatti, tracce nella frutta e nella verdura, nel miele, nell’acqua di rubinetto e addirittura nella placenta umana. Ancora sconosciuti gli effetti sulla salute, ma diverse pubblicazioni scientifiche ci mettono in guardia dal loro contenuto di bisfenolo A, ftalati, metalli pesanti ecc.

Savona, quarantacinquenne morto annegato

 

 

Tragedia a Savona, nello specchio acqueo tra il Prolungamento e i Bagnarci di Savona. Un quarantacinquenne, Emanuel Timaru, di origini romene, abitante a Moncalieri, è morto annegato dopo che si era tuffato per fare una nuotata in condizioni del mare proibitive per le onde alte ed il vento, tanto che gli stabilimenti balneari del litorale avevano esposto la bandiera rossa di pericolo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l’uomo era insieme a tre amici e aveva passato la notte sugli scogli nel tratto di spiaggia libera del Prolungamento alla foce del Letimbro. Si era poi buttato per fare una nuotata. Due degli amici che facevano il bagno con lui, quando lo hanno visto in difficoltà, hanno cercato di aiutarlo immergendosi in acqua, per riportarlo a riva, ma non ci sono riusciti.  Alcuni giovani surfisti, resisi conto della situazione, sono stati i primi a dare l’allarme chiamando il 112 e cercando a loro volta di raggiungere il naufrago.

Uno di loro ha raggiunto l’uomo in mare e l’ha trascinato verso riva con la sua tavola. L’allarme ha anche poi mobilitato i bagnini dei Bagnarci che si sono tuffati e, a nuoto, hanno raggiunto l’uomo che si trovava a 200 metri da riva, riportandolo sulla battigia. Le sue condizioni però erano ormai disperate. Non dava segni di vita. Sono intervenuti un equipaggio della Croce d’Oro di Albissola Marina, i volontari con l’automedica, che per mezzora hanno cercato di rianimarlo con il massaggio cardiaco. Tutto però è stato inutile, tra la disperazione degli amici della vittima.

Giulia Salemi diventa stilista e lancia la sua di moda di costumi da bagno 2021

Giulia Salemi è entrata a far parte anche lei nel mondo della moda con una sua linea di costumi e in poche ore il sito e le vendite letteralmente presi d’assalto. Gli ordini sono stati così tanti che per un po’ non è stato possibile accedere all’e-commerce. Entusiasmo per l’influencer che realizza così un suo grande sogno e ringrazia i followers. Tutti i costumi sono indossati da lei nelle foto del catalogo. 

SMMRBEACHWEAR è il nome del brand ed è già seguitissimo su Instagram.

«Sono emozionata… ragazze ci siamo! Siamo online con la mia linea di costumi. Andate a curiosare…», il commento della Salemi.

Nella foto pubblicata Giulia indossa un modello nero  con incroci e dettagli dorati. I costumi hanno trovato subito largo apprezzamento e le fan hanno fatto i loro acquisti con la bella stagione in arrivo.