Archives

Palermo, brucia anche il Parco archeologico, incendi in tutta l’isola

A Palermo è stato istituito il centro operativo comunale per l’emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo siciliano. I roghi riguardano, in particolar modo, la montagna di Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la località balneare di Mondello, e la collina di Bellolampo.

L’aeroporto è rimasto chiuso fino alle 11 di questa mattina, con ritardi clamorosi e cancellazioni anche di voli. Sono state evacuate circa 1.500 persone. Le fiamme sono arrivate sino all’autostrada A29 Palermo-Mazara, e gli svincoli di Villagrazia Carini e Cinisi sono chiusi.

La Protezione civile nella giornata di ieri aveva rilevato 43 focolai in tutta l’isola.

Il termometro ha sfiorato i 47,6 gradi. Nella zona di San Martino delle Scale, nel Palermitano, una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, in precarie condizioni di salute è morta perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare in tempo per prestarle soccorso.

Mandata in fumo anche l’area del parco archeologico di Segesta, compreso tutto il punto di ristoro e tutte le zone limitrofe di Pispisa, Mango, contrada Margana, Giacaudo, Conca e Scorciagatto.

“Sapevamo che oggi sarebbe stata la giornata più impegnativa. Abbiamo una situazione in cui si somma a temperature molto alte il vento e questo rende impossibile l’uso dei canadair”, ha detto il premier Giorgia Meloni.

Il ministro Salvini fa sapere che dalle 12 l’aeroporto di Palermo è operativo: “In questa calda mattinata di luglio, aggiornamenti sul fuoco a sud sull’acqua a nord, l’aeroporto di Palermo che era stato bloccato fino alle 11 per un incendio torna all’operatività per le partenze da mezzogiorno”.

“Stiamo vivendo in Italia una delle giornate più complicate degli ultimi decenni: nubifragi, tornadi, grandine-gigante al Nord; caldo torrido e incendi devastanti al Centro-Sud. Mentre piangiamo le tre vittime di queste ventiquattr’ore, sento il dovere di dover ringraziare i Vigili del fuoco, i dirigenti e i volontari della Protezione civile, le Forze dell’ordine, e gli operai forestali. Nonché, tutti coloro che sono in queste ore mobilitati nelle trincee più difficili. Lo sconvolgimento climatico impone a tutti noi un cambio di passo, senza alibi per alcuno. Ma oggi occupiamoci di contenere i danni. E sono tanti!”. Afferma il ministro Nello Musumeci.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid

Il Cdm non ha approvato alcuna misura che contempli l’obbligo di mascherine da indossare all’aperto.

La bozza di decreto legge, che proroga lo stato d’emergenza, fa slittare al 31 marzo 2022 la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso”: dalla chiusura di strade e parchi, cinema e teatri, allo stop alle cerimonie, fino al lockdown e alla quarantena “ai soggetti che hanno avuto contatti” a rischio. La bozza prevede anche la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa.

Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Lo prevede la bozza del dl sul Covid.

ph crediti adnkronos.it

Italia avvia rimpatrio personale a Kabul

 

A Kabul la situazione si è fatta molto critica che le cancellerie occidentali  hanno dedico l’evacuazione del personale diplomatico.

Tra queste anche  l’Italia ha dato il via libera alle operazioni di rimpatrio del proprio personale dipendente, mantenendo comunque, un presidio dell’ambasciata all’aeroporto della capitale afgana.

L’ambasciata italiana a Kabul, secondo quanto si apprende, ha inviato una mail a tutti i connazionali presenti in Afghanistan lanciando un appello a rientrare, con queste parole: “Facendo seguito agli inviti formulati a lasciare il Paese”, si legge nella mail, “visto il grave deterioramento delle condizioni di sicurezza, viene messo a disposizione dei cittadini italiani un volo dell’Aereonautica Militare nella giornata di domani 15 agosto alle ore 21.30 circa dall’aeroporto di Kabul”. L’ambasciata invita quindi “a lasciare il Paese” sfruttando questo ponte aereo.

Sicilia in fiamme, incendi a Catania e Palermo. Musumeci richiesta di mobilitazione al governo

 

 

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere i roghi nei dintorni di Catania, sulla fascia jonica tra San Francesco la rena e Vaccarizzo, costringendo a evacuare via mare circa 150 persone e a chiudere l’aeroporto.

 

Oltre a Catania a bruciare è anche la provincia di Palermo, dove i Canadair sono in azione da questa mattina a Polizzi Generosa in contrada Venere e pompieri e forestali stanno intervenendo da terra a protezione delle aziende agricole e delle abitazioni. Una situazione di crisi per la quale il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha chiesto a Draghi di dichiarare lo stato di mobilitazione della Protezione Civile, il cui riconoscimento determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.

Oltre  100 gli interventi svolti da ieri a Piana, dove sono presenti aree antropizzate con coltivazioni, sulla costa ionica l’oasi del Simeto e Vaccarizzo, dove al momento sono in bonifica e controllo gli incendi dei lidi e dei villaggi coinvolti ieri dalle fiamme. Proseguono le operazioni di spegnimento nell’entroterra catanese, a contrada Passo Martino, Fossa Creta, via Palermo, Belpasso e Castel di Iudica.

A Palermo i mezzi aerei lavorano dall’alba nella zona di San Giuseppe Jato e gli incendi si susseguono da 48 ore.