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Consultazioni rapide, la leader di Fdi: “Centrodestra unito al Colle. Idee chiare. Formare il governo il prima possibile”

Il Centro destra è giunto unito questa mattina davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Consultazioni lampo. Undici minuti in tutto dura il colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella, al termine prende la parola solo Giorgia Meloni: FdI, ovviamente, ma anche Lega, Forza Italia e i centristi di Noi Moderati l’hanno indicata come premier “all’unanimità”, dice.

La leader FdI si dice pronta a presentare questa sera la lista dei ministri al Quirinale accettando l’incarico “senza riserva”.

“Attendiamo le determinazioni del Presidente della Repubblica e già da ora siamo pronti, vogliamo procedere nel minor tempo possibile”, assicura parlando al Quirinale. “Le urgenze sono moltissime a livello nazionale e internazionale”, aggiunge ringraziando Mattarella per il “suo magistero”.

L’incarico a Giorgia Meloni potrebbe arrivare già nel tardo pomeriggio di oggi. La prassi vuole, infatti che, spiegano al Quirinale, il capo dello Stato si prenda una pausa di riflessione dopo l’incontro di questa mattina con la delegazione di centrodestra. Si attende poi un comunicato stampa da parte della Presidenza della Repubblica che chiama al Quirinale il premier che sarà incaricato. Fonti parlamentari dicono che, con tutta probabilità, ciò non avverrà fino alla conclusione del Consiglio Europeo di Bruxelles dove è impegnato a rappresentare l’Italia Mario Draghi.

La delegazione di centrodestra che questa mattina era presente alle consultazioni, era composta da: in ordine di arrivo, in auto, Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, con i capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo. A seguire, la delegazione di Noi moderati con Antonio De Poli e Maurizio, che è entrata a Piedi. Giorgia Meloni è arrivata in piazza del Quirinale su una Fiat 500 bianca. Ad attenderla i capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. A seguire, sempre a piedi, sono entrati Matteo Salvini e i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

foto crediti agi.it

Mario Draghi accetta l’incarico con riserva e chiede unità nazionale

Mario Draghi è salito questa mattina alle 12 al Quirinale, accettando l’incarico con riserva dopo un colloquio avuto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durato più di un’ora. Draghi ha incontrato Fico alla Camera, la presidente del Senato Casellati e poi a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, prima di dare al via alle consultazioni.

“Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. È un momento difficile, dobbiamo essere all’altezza – ha dichiarato l’ex presidente della Bce – Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani, rilanciare il Paese sono le sfide. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo la possibilità di operare con uno sguardo attento alle future generazioni e alla coesione sociale”. Per tutti questi motivi, ha poi annunciato: “Con grande rispetto mi rivolgerò al Parlamento, espressione della sovranità popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile”.

Il M5s, per bocca di Crimi ha annunciato che non sosterrà il governo a guida Mario Draghi. Il leader dell’opposizione Matteo Salvini parla invece di ancora di elezioni ma anche di dialogo e di proposte.

Giorgia Meloni insiste per tornare alle urne dicendo che non ci sarà alcun sostegno al governo Draghi.

Il Partito Democratico e Forza Italia invece sembrano orientati a sostenere Draghi, come anche Renzi che non farà mancare suoi voti di Italia Viva. Il Pd chiede a M5s e Leu di continuare a portare avanti l’alleanza.