Fregene (Roma), donna trovata morta in un villino: fermata la compagna del figlio
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Arriva una svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefania Camboni, la 58enne il cui cadavere è stato rinvenuto in un villino a Fregene, sul litorale a nord di Roma. La procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il fermo della compagna del figlio, la 31enne Giada Crescenzi, con l’accusa di omicidio volontario. Era stato proprio il figlio a dare l’allarme dopo essere tornato dal lavoro.

La 58enne è stata uccisa con ben 15 coltellate, sferrate all’addome e una profonda anche alla gola. Il corpo presentava anche una frattura alla testa.

I carabinieri hanno accertato che la 31enne fermata ha effettuato dal cellulare alcune ricerche su internet su “come togliere il sangue dal materasso” e “come avvelenare una persona“. Il dispositivo è stato sequestrato. Sul materasso del letto della vittima è stata trovata un’ampia macchia di sangue nascosta da un copriletto.

Lei e il compagno vivevano al primo piano della villetta di famiglia ma la situazione non era certamente delle migliori. La giovane arrestata in nei gruppi di Fiumicino e dintorni scriveva queste parole a febbraio scorso «Cerchiamo un posto dove andare a vivere, siamo in una situazione critica».

ph credit ansa