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Aumentati del 54% gli abusi su minori nelle scuole nel 2022

Nelle scuole, sono in netto aumento i casi di abusi su minori. Tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile. È quanto emerge dall’elaborato sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori, realizzato dal Servizio analisi criminale coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale

Aumentano infarri, le vittime più colpite che hanno meno di 14 anni e tra gli autori dei reati gli uomini di età compresa tra i 35 ed i 64 anni (62%). Il rapporto della polizia rivela che sono raddoppiate le vittime minorenni colpite dal reato di “sextortion”, ossia il ricatto a sfondo di rapporti intimi per estorcere denaro: la variazione percentuale sul totale dei casi trattati nel 2021 (è di 101) +94% rispetto all’anno precedente.

Educazione alla biodiversità: dal prossimo anno gemellaggi e alberi nelle scuole

“L’anno prossimo faremo mille, duemila, tremila gemellaggi, per imparare da altre scuole d’Italia. La nostra scuola è aperta, inclusiva e affettuosa, non il luogo dello scontro ma degli affetti, dell’ascolto. Siamo stati incapaci di ascoltare in questi anni, ultimamente nascondendoci dietro al virus, mentre per anni abbiamo coltivato l’individualismo, il peggiore dei virus. Da qui riparte la nostra scuola, guardando in avanti. Abbiamo messo oltre 3 miliardi in nuove scuole e ne metteremo altri 10 affinché non siano scuole con porte chiuse ma scuole dove si fa sperimentazione e si arriva a fare sistema. In tutte le nostre scuole crescerà il bosco, ci sarà in tutte l’albero della legalità – anche nel cortile del ministero dell’Istruzione – e faremo tantissimi gemellaggi, per ricucire il paese, questo è un obbligo: l’Europa ha bisogno di noi, a maggior ragione oggi in cui ci sono venti di guerra”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi chiudendo i lavori che si sono svolti il 3 giugno scorso a di Castelporziano in occasione dell'”Educare alla biodiversità”, organizzato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica.

A 30 anni dalla convenzione sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro, e in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, si celebra, insieme alle scuole, un momento di confronto sulle esperienze concrete di educazione alla biodiversità. Alla cerimonia, oltre a Bianchi, erano presenti il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario all’Istruzione Barbara Floridia. Bianchi ha ringraziato entrambi, “senza Floridia – ha detto in particolare – non saremmo qui, grazie alla sua caparbietà tipica delle donne siciliane, abbiamo questo progetto che rigenera, ridà il senso della vita”.

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Hub vaccinali nelle scuole, presi d’accordo

Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, risponde alla possibilità, ventilata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, di creare hub vaccinali nelle scuole.

“In questo modo – sottolinea all’ANSA – credo che si riuscirebbe più rapidamente a raggiungere gli alunni. Ma non bisogna dimenticare di coinvolgere anche la rete dei pediatri, il cui consiglio per le famiglie è molto importante. Ricordo che quando eravamo piccoli i vaccini, che all’epoca erano obbligatori, si facevano a scuola. Si tratterebbe di riprendere una buona vecchia abitudine”.

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Alunno positivo al covid niente quarantena per tutta la classe: ci saranno i tamponi

Cambieranno le regole per la quarantena a scuola a dirlo è stato venerdì scorso Silvio Brusaferro: “Sulla scuola – ha detto il presidente dell’ISS – c’è un gruppo di lavoro che vede coinvolto l’Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute, il ministero dell’Istruzione e le Regioni” e attualmente “c’è una riflessione proprio su come governare la presenza di eventuali casi positivi dentro i singoli contesti scolastici e dentro le singole classi garantendo evidentemente la sicurezza con dei meccanismi di fattibilità”.

Nello specifico, Brusaferro ha ipotizzato che “si può immaginare, vista la specificità del contatto scolastico, in alcune situazioni anche attraverso l’uso mirato dei tamponi che possono consentire, proprio per la specificità del contatto, di poter permettere la didattica in presenza“.

E il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, pochi giorni fa annunciava: “è già stato convocato ed è già operativo un tavolo tecnico composto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Struttura Commissariale e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi COVID-19 e le misure di quarantena in ambito scolastico così da raggiungere quanto Lei auspicava, una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.

Infine, secondo quanto ipotizzato da Repubblica,  nel caso in cui ci sia, un solo alunno positivo: tutti i compagni dovranno fare il tampone e, se sono negativi, potranno continuare ad andare a scuola, così come i docenti. I test da utilizzare sono tutti quelli che danno diritto al Green Pass, quindi i tamponi molecolari, alcuni tipi di test rapido e i salivari, questi ultimi però solo se molecolari, cioè analizzati da un laboratorio. Dopo quattro o cinque giorni il test verrà ripetuto, per evitare che sfuggano eventuali infezioni non rilevate la prima volta.

Sciopero generale lunedì 11 ottobre, trasporti a rischio: orari e fasce di garanzia

Oggi lunedì 11 ottobre è previsto uno sciopero dei settori pubblici e privati di 24 ore in tutta Italia. L’agitazione riguarderà la scuola, gli uffici pubblici e i trasporti. La protesta prevede fasce di garanzia soprattutto per quanto riguarda il trasporto locale. A Roma si svolgerà un corteo che partirà da Piazza della Repubblica.

Treni

Lo sciopero sarà dalle 21 di domenica  alle 21 di lunedì 11 ottobre. Trenitalia pubblica comunque sul sito l’elenco dei treni nazionali garantiti in caso di sciopero. Nel trasporto regionale sono stati assicurati i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9 e dalle ore 18 alle ore 21). Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Anche Italo ha pubblicato la lista dei treni garantiti.

Aerei

 Fasce orarie a tutela, sono quelle dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati. Inoltre informazioni dettagliate sull’operatività di ogni singolo volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento.

Trasporto pubblico locale: fasce di garanzia assicurate soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano e Napoli

 E per quanto riguarda il trasporto regionale, garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Previsti disagi nelle scuole e negli uffici pubblici

 Uno dei settori più coinvolti oltre ad essere quello dei trasporti, sarà anche quello della scuola. Sulle autostrade e negli uffici pubblici. A Roma è previsto anche un corteo di protesta che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 10.

I motivi dello sciopero?

I Cobas sottolineano come con la pandemia l’Unione europea sia passata “da politiche restrittive a politiche espansive”, mentre il Pnrr italiano e degli altri Paesi non segna “una svolta nell’uso pubblico e sociale dell’ingente massa di denaro”. Per questo i sindacati di base chiedono, tra i punti della loro rivendicazione, “la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione”, il salario minimo europeo, un reddito universale esteso anche ai migranti e il “rilancio dello Stato sociale”.

Actionaid e Afol Metropolitana: per prevenire e combattere la violenza di genere nelle scuole

Negli anni dell’adolescenza, prevenire la violenza di genere è ancora una sfida aperta. Nonostante le indicazioni del Parlamento europeo, del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e le numerose iniziative legislative intraprese in diversi Paesi dell’Unione europea per contrastare violenze e abusi, continuano a mancare strumenti necessari e le politiche specifiche per i giovani e le giovani. Con questa consapevolezza due anni fa è partito il progetto europeo Youth For Love, per sviluppare, implementare e valutare un programma educativo integrato nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania).  

In questi anni abbiamo sviluppato percorsi di empowerment in linea con le indicazioni del MIUR che hanno guidato i ragazzi e le ragazze a decostruire gli stereotipi di genere e indagare le cause e conseguenze della violenza di genere e bullismo. Gli studenti e le studentesse nel corso del percorso sono diventati sempre più protagonisti trasformandosi in trainer di altri e altre adolescenti. Parallelamente, il personale scolastico è stato coinvolto in un percorso di formazione e co-progettazione che ha rafforzato competenze e strumenti a disposizione degli istituti. La scuola è il luogo principale di contrasto delle diseguaglianze educative e di promozione di una cultura non discriminatoria e inclusiva. Richiamiamo perciò le istituzioni locali e nazionali a una maggiore responsabilità educativa e politica sul tema.” dichiara Maria Sole Piccioli, responsabile del progetto Youth For Love per ActionAid 

Grazie a Youth foLove ho capito che una cosa non sempre è come pensi che sia. Il progetto mi ha aperto molto di più la testa, mi ha fatto crescere e quello che ho imparato mi è servito anche successivamente, soprattutto nel riconoscere gli stereotipi. Il mio sogno è aprire un negozio di parrucchiera, ma voglio continuare a formarmi sul tema e far diventare il negozio un presidio di prevenzione della violenza di genere” afferma Martinastudentessa partecipante al progetto. 

Il lavoro promosso a livello europeo ha portato quasi 600 studenti, 160 docenti e 15 associazioni a elaborare raccomandazioni politiche rivolte a scuole, enti locali e Ministero dell’Istruzione. In Italia hanno contributo alla definizione delle azioni prioritarie Scosse, Unione degli Studenti, Maschile Plurale e MaBasta – Movimento Anti Bullismo, nonché Diana De Marchi, presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Milano.  

Procedure specifiche per prevenire e contrastare la violenza di genere nei regolamenti d’istituto, docenti referenti e spazi di confronto sul tema, corsi di educazione affettiva e sessuale, coinvolgimento attivo degli studenti nella co-definizione di politiche e attività sono solo alcune delle azioni ritenute prioritarie in ambito scolastico. A queste si aggiungono proposte che coinvolgano l’intera comunità educante a livello territoriale: campagne di sensibilizzazione, fondi adeguati e regolari per progetti educativi, scuole referenti per la tematica, così come previsto dalle Linee Guida nazionali per l’educazione al rispetto. Invece, al Ministero dell’Istruzione si chiede, oltre che investire nella formazione obbligatoria della classe docente sulle tematiche di genere, il tempestivo ripristino dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio e la promozione di iniziative sulla parità tra i sessi e il contrasto della violenza contro le donne e la revisione dei suoi obiettivi e criteri di partecipazione. Inoltre, si richiede l’introduzione di un Codice di Autoregolamentazione per gli editori per assicurare che tutti i libri di testo di ogni ordine e grado contengano un linguaggio inclusivo e non discriminatorio. Infine, come sottolineato dall’Unione degli studenti, è necessario promuovere l’educazione sessuale per tutelare il benessere dei minori.  

“Grazie a Youth for Love, nelle scuole abbiamo supportato la comunità educante (studenti, docenti, personale ATA, Dirigenti…) a implementare delle procedure interne di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Passaggi interni codificati e condivisi finalizzati a superare la discrezionalità e la confusione sui vari livelli di azione. Nelle procedure è emersa l’importanza di sapere a chi ci si può rivolgere, sia nella scuola che sul territorio, di come riconoscere i segnali di violenza e di prevedere dei momenti “formali” di confronto tra peer” afferma Mara Ghidorzi responsabile del progetto Youth for Love per Afol Metropolitana.   

Il Progetto europeo. Youth For Love è un progetto europeo, cofinanziato dal Programma Rights, Equality and Citizenship (REC) dell’Unione europea, di prevenzione e contrasto della violenza di genere nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania) attraverso la creazione di un programma educativo integrato. La rete progettuale di Youth For Love è composta da ActionAid Italia (Italia), ActionAid Hellas (Grecia), UC Limburg (Belgio), AFOL-Agenzia Metropolitana per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro (Italia) e CPE – Fundatia Centrul Partenariat Pentru Egalitate (Romania). In Italia è stato realizzato da ActionAid in collaborazione con AFOL – Agenzia Metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro, e ha coinvolto tre istituti superiori di Milano: l’IIS G. Giorgi, il Liceo Elio Vittorini, il Centro di Formazione Professionale Paullo. A livello europeo il progetto ha coinvolto 13 Istituti d’istruzione superiore per un totale di circa 1.200 studenti e studentesse, 160 tra educatori e personale scolastico, 2,5 milioni di giovani europei raggiunti dalla campagna di comunicazione e dal webgame. Youth For Love è stato realizzato all’interno del quadro normativo e concettuale della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (2011), conosciuta come Convenzione di Istanbul.  

Photo Credit CorrieredellaSera.it