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Da oggi 1 Marzo più di un alunno su tre a casa in Dad

Oltre 3 milioni di studenti da oggi seguiranno le lezioni da casa: 800 mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, quasi mezzo milione di alunni delle medie e 1 milione e 800 mila studenti delle superiori.

E’ la valutazione del sito specializzato Tuttoscuola, che ha esaminato il numero degli alunni in Dad dall’Alto Adige alla Basilicata, calcolando che in totale uno su tre degli 8,5 milioni di iscritti resteranno a casa.

Degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie in presenza saranno da oggi 01 marzo 2021 due alunni su tre.

 Rimarranno a casa gli alunni delle zone dichiarate “rosse”, così come segue: 159.721 nell”Alto Adige, 75.896 in Basilicata e 37.558 in Molise. E ancora, 145.367 bambini abruzzesi. In Puglia, dopo che il TAR ha confermato la validità dell’ordinanza regionale, dovranno seguire la dad 320.432 studenti della secondaria di I e II grado, mentre per i 264.912 alunni di primaria e infanzia resta confermata la facoltà di seguire le lezioni in presenza.

Vi sono infine, sempre secondo Tuttoscuola, singole situazioni provinciali come nel caso di Brescia con oltre 172 mila alunni in Dad, la città di Bologna con oltre 113mila alunni bloccati a casa, Ancona e Macerata con 14.700 degli ultimi due anni della scuola media obbligati alla DAD insieme a tutti i 73.060 studenti delle superiori dell’intera regione. In Toscana quasi 80 mila alunni delle province di Pistoia e Siena entrate di recente in zona rossa non potranno seguire le lezioni in presenza.

Photo Credit orizzontescuola.it

Aprono i musei nel weekend ma su prenotazione, cinema e teatri dal 27 marzo

 Nuove norme anticovid saranno applicate a decorrere dal prossimo 6 marzo al 6 aprile. Includeranno, pertanto anche il periodo pasquale.

La bozza del nuovo dpcm che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 6 marzo, restando in vigore sino al prossimo 6 aprile, introduce delle importanti novità…

Tra le modifiche essenziali, l’apertura di cinema e teatri a partire dal 27 marzo, in zona gialla, come aveva chiesto il ministro alla Cultura Dario Franceschini. Non senza paletti, come ad esempio la capienza.

Mentre in zona rossa, barbieri e parrucchieri, dovranno restare chiusi.  

Musei e luoghi della cultura restano aperti in zona gialla non solo nei giorni infrasettimanali, ma anche il sabato e i giorni festivi, a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo.

Nelle zone bianche cessa l’applicazione delle norme relative alle zone gialle ma restano chiuse fiere, congressi e discoteche. Per evitare assembramenti al chiuso o all’aperto.

Invariate le disposizioni riguardanti bar e ristoranti. Per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie la ristorazione è consentita dalle ore 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito solo ed esclusivamente per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18.00 vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

Sospese anche in zona gialla le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.  

Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici fino al 6 aprile, data della scadenza delle nuove misure.

photo credit artemagazine.it

Covid, verso un nuovo decreto già nei prossimi giorni

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, chiamato con il suo governo a decidere sul da farsi, sulle misure da adottare alla scadenza del Dpcm lasciato in eredità dal suo predecessore Giuseppe Conte, si muove su due fonti: fronteggiare sia le varianti Covid, con un’intensificazione del piano vaccinale e allo stesso modo dare anche sostegno all’economia, come fortemente voluto e chiesto a gran voce anche dal centro destra, che continua a chiedere anche la riapetura dei ristoranti in fascia serale ma con le dovute cautele.

Il premier è orientato a far prevalere la linea della prudenza. Varare il provvedimento con largo anticipo, già nei prossimi giorni.

Oggi il ministro della salute Roberto Speranza svolgerà in Parlamento le sue comunicazioni per una interlocuzione tra governo e Camere sul provvedimento.

Photo credit Mytech srl