Sicurezza sul lavoro, Meloni: “L’8 maggio incontro con i sindacati per un confronto sul tema”
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La premier Giorgia Meloni ha annunciato nuove risorse da investire nella sicurezza sul lavoro. “Oggi dedichiamo la festa dei lavoratori a questo tema e ci impegniamo a fare ancora di più. Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”, ha detto la premier in un video diffuso sui social, mentre era in corso la conferenza stampa dei ministri al termine del Cdm. “Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo”, ha aggiunto ancora Giorgia Meloni.

Il governo, inoltre, giovedì 8 maggio ha convocato i sindacati per un confronto in materia di sicurezza sul lavoro.

Il Consiglio dei ministri ha esaminato vari provvedimenti tra cui un decreto legge con ulteriori disposizioni urgenti per l’alluvione nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e per il fenomeno del  bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materi di protezione civile; un ddl con disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico; e un il ddl con disposizioni in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici.

Tra le altre misure messe in campo per la sicurezza nei luoghi di lavoro anche un provvedimento per la tutela di docenti e presidei.

Ad annunciarlo, il ministro Valditara. “E’ previsto l’arresto – ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito –  obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici. Inoltre c’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un educatore, non si tocca”. L’arresto in flagranza non è esteso ai minori.

ph credit pixabay