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Confindustria si rivolge ai sindacati, presentiamo proposte insieme

Il vicepresidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali, Maurizio Stirpe, propone ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, “di scegliere cinque o sei temi o porli insieme”, anche per “una riscoperta ed un riannodamento di certe relazioni che non sono foriere di risultati”.

Dal palco dell’assemblea di Federmeccanica immediata la risposta dei leader di Cgil, Cisl e Uil: si al metodo, serve lavorare ad una intesa nel merito.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha convocato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri per il prossimo mercoledì, 9 novembre, alle 16.00 a palazzo Chigi. Lo si apprende da fonti sindacali.

Sciopero trasporti venerdì 16 settembre di 8 ore per mezzi pubblici locali

Nuova protesta nazionale dei lavoratori dei mezzi pubblici: venerdì 16 settembre 2022 è indetto un nuovo sciopero di 8 ore nel trasporto pubblico locale. A proclamarlo i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro) “in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi”, si legge nella comunicazione inviata agli organi preposti. Dopo la protesta del personale ferroviario di venerdì scorso, si preannuncia un altro giorno complicato per i pendolari.

“Scioperiamo – spiegano le organizzazioni sindacali in una nota – di fronte a una situazione intollerabile su cui bisogna intervenire subito. A tutt’oggi non si è registrato alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro e neanche da parte del legislatore con specifici provvedimenti indirizzati a prevenire e scoraggiare le aggressioni al personale dei mezzi pubblici. Servono provvedimenti immediati – chiedono i sindacati – in assenza dei quali continueremo con forza a rivendicare la tutela di lavoratori e lavoratrici del trasporto pubblico locale”.

Le organizzazioni dei lavoratori comunicheranno alle aziende e ai soggetti aventi diritto le modalità di svolgimento dello sciopero entro e non oltre il 14 settembre 2022.

Roma, lavoratori Ama: “Basta raccogliere rifiuti a mano”

“Basta raccogliere rifiuti con le mani”. E’ la scritta che compare sul volantino fatto girare dai sindacati tra i lavoratori Ama. Senza l’ausilio di bobcat e casse ragno, i netturbini sono invitati a lasciare i sacchetti a terra, smettendo di sollevarli a mano come fatto nelle ultime settimane sotto il caldo torrido. Un’attività definita “logorante e devastante per la salute e la sicurezza, con possibili gravi ripercussioni a livello muscolo-scheletrico”.

La crisi della raccolta a Roma che si protrae dal 15 giugno, giorno dell’incendio avvenuto ad uno dei due tmb di Malagrotta, e le tonnellate di rifiuti, di immondizia da togliere da secchi e marciapiedi sono aumentate a dismisura e con le temperature torride che si stanno toccando, le modalità di lavoro, denunciano i lavoratori e i loro sindacati sono davvero disastrose.

Sindacati, revoca dello sciopero del 30 maggio

I sindacati hanno deciso di revocare lo sciopero indetto per il 30 maggio prossimo. In vista del rinnovo contrattuale collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri-internavigatori (Mobilità area tpl), scaduto il 31 dicembre 2017 e che interessa circa 120 mila lavoratori e lavoratrici del trasporto pubblico locale.

Lo affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna: pertanto, spiegano, lo sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia del prossimo 30 maggio “verrà revocato, avendo chiuso positivamente una lunga vertenza per un contratto scaduto da più di 4 anni”.

Il contratto ha vigenza dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 e prevede un aumento medio di 110 euro e una tantum di 500 euro per la vacanza contrattuale.

L’aumento medio- chiariscono – è così suddiviso: 90 euro destinati all’aumento tabellare medio mensile, 8 euro costituiranno la nuova indennità ferie che sarà erogata a ogni giornata fruita per un totale di 25/26 giornate annue e 12 euro mensili destinati all’assistenza sanitaria integrativa, a decorrere dal primo gennaio 2023. “Abbiamo raggiunto l’accordo anche sull’una tantum di 500 euro per la vacanza contrattuale. L’ipotesi di accordo sarà sottoposta a referendum dei lavoratori”, proseguono le sigle sindacali. “Alla base del rinnovo, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali – concludono – non è stata affrontata una discussione di merito sugli aspetti normativi, rimandandola di fatto a quello che sarà il prossimo rinnovo. Quest’ultimo dovrà traguardare le importanti sfide che attendono il trasporto pubblico locale, nell’attesa della sospirata riforma del settore, ferma in parlamento da quando il professor Bernardo Mattarella ha consegnato alle Camere a settembre 2021 gli esiti della relativa Commissione di studio da lui presieduta”.

ph crediti uiltrasporti

Scontro governo-sindacati su tamponi gratis

L’estensione del passaporto vaccinale, che, salvo sorprese, dovrebbe arrivare domani in un Cdm fissato alle 16, passa da un unico provvedimento, che introdurrà l’obbligo per tutti coloro che, a partire da ottobre, si recheranno a lavoro.

La conferma arriva dai segretari di Cgil, Cisl e Uil, che nel pomeriggio vengono convocati dal premier Mario Draghi a Palazzo Chigi per essere messi al corrente sulla stretta che il governo intende varare, per far decollare definitivamente la campagna vaccinale, arrivata fino agli scettici, quelli più difficili da convincere.

I sindacati, spiega il leader della Cgil, hanno spinto per l’obbligatorietà, ma si sono sentiti rispondere che, per ora, non è questo l’obiettivo a cui mira il governo, “ci hanno detto che sarebbe difficile attuare i controlli – spiega Landini – ma così scaricano tutto sul mondo del lavoro”. Ma lo scontro più duro è sulla gratuità dei tamponi, su cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni si stanno battendo tantissimo.

Sulla richiesta di rendere i test gratuiti fino a fine emergenza, i sindacati si sono sentiti rispondere picche, e assicurano che il governo -al tavolo oltre a Draghi erano presenti i ministri Giorgetti, Speranza, Orlando e Brunetta- sul provvedimento che si appresta a varare è un fronte compatto.

Sui tamponi i sindacati hanno tentato un piano B, ovvero un regime transitorio. “Su questo non abbiamo avuto risposte”.