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Roma, lavoratori Ama: “Basta raccogliere rifiuti a mano”

“Basta raccogliere rifiuti con le mani”. E’ la scritta che compare sul volantino fatto girare dai sindacati tra i lavoratori Ama. Senza l’ausilio di bobcat e casse ragno, i netturbini sono invitati a lasciare i sacchetti a terra, smettendo di sollevarli a mano come fatto nelle ultime settimane sotto il caldo torrido. Un’attività definita “logorante e devastante per la salute e la sicurezza, con possibili gravi ripercussioni a livello muscolo-scheletrico”.

La crisi della raccolta a Roma che si protrae dal 15 giugno, giorno dell’incendio avvenuto ad uno dei due tmb di Malagrotta, e le tonnellate di rifiuti, di immondizia da togliere da secchi e marciapiedi sono aumentate a dismisura e con le temperature torride che si stanno toccando, le modalità di lavoro, denunciano i lavoratori e i loro sindacati sono davvero disastrose.

A Roma, troppe salme da cremare

Troppe le salme da cremare a Roma e Ama, la municipale che si occupa anche dei servizi cimiteriali, da oggi, come “per tutti i giorni strettamente utili” privilegerà “tutte le forme di sepoltura alternativa dando ampia comunicazione alle agenzie funebri”.
   

Lo ha annunciato Ama ieri, annunciando anche che aumenterà il personale dedicato: “il progressivo incremento delle risorse amministrative dedicate, consentirà già da questa settimana un aumento significativo delle lavorazioni pratiche in entrata con le maestranze del comparto comunque al lavoro anche da remoto, restando pienamente operativo il forno crematorio”, spiega l’azienda. 

Photo credits Laregione.it