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Sisma L’Aquila, accadeva 14 anni fa

Ieri sera ha preso il via alle ore 21.30 da via XX settembre a L’Aquila, la fiaccolata in ricordo del sisma avvenuto alle ore 3.32 del 6 aprile 2009 in occasione del 14esimo anniversario della tragedia. Una fiaccolata che quest’anno oltre a commemorare le 309 vittime del terremoto, ha voluto ricordare anche le vittime delle popolazioni colpite in Siria e Turchia, per il sisma di 55 giorni fa.

La premier Giorgia Meloni ha lasciato la città, dopo aver partecipato alla funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria del Suffragio in piazza Duomo. Mentre saliva a bordo dell’auto, Meloni ha ricevuto applausi da parte delle persone presenti, radunatesi in piazza.

Al termine della cerimonia il sindaco Pierluigi Biondi ha sottolineato che “L’Aquila si è fatta guidare dalla luce della speranza” e “ha intrapreso con stupore la strada della rinascita”.

“Una città molto orgogliosa, resiliente e che da’ l’esempio prima di lamentarsi, poi c’è anche da lamentarsi e spesso della politica. Ma q
questa è una città da cui c’è molto da imparare”. Ha sottolineato la premier arrivando a L’Aquila questa mattina per la messa e celebrazioni della giornata di oggi.

E poi ha detto ancora la Meloni “C’è poi un tema di semplificazione. La ricostruzione pubblica avrà gli stessi iter semplificativi che avrà ad esempio il Pnrr, quindi c’è ancora un lavoro da fare e siamo impegnati in quello”. “È un territorio che è stato pesantemente colpito, che ha avuto la capacità e la forza di rialzarsi e di fare del proprio meglio per risorgere. Oggi continuiamo a fare quel lavoro, dei segnali sono stati dati e sono molto importanti: qualche giorno fa il Cipess ha sbloccato 50 milioni per la ricostruzione per le scuole e l’edilizia scolastica, noi abbiamo messo in bilancio 70 milioni, per garantire la tenuta dei bilanci del territorio e perché c’è bisogno di fare di più, sulla ricostruzione pubblica”. Ha concluso la premier in visita a L’Aquila.

Anche sui social ha voluto ricordare la giornata odierna, le vittime e quanto il governo intende fare.

foto crediti abruzzoinvideotv

Il Papa all’Aquila: “Per ricostruire serve un impegno lungimirante”

Papa Francesco è all’Aquila questa mattina per la sua visita pastorale in occasione della 728/a Perdonanza celestiniana.

Ha la cittadinanza raggiungendo il viale di Collemaggio per fare il suo ingresso nel piazzale in mezzo alla folla che lo attendeva gioiosissima.

Da qui il santo padre Francesco presiederà la Santa Messa che precederà il rito di apertura della Porta Santa in occasione della 728/a Perdonanza Celestiniana. Al termine della funzione ci sarà l’Angelus e dunque il rito di apertura della Porta, per la prima volta nella storia officiato da un Pontefice. Grande entusiasmo dei fedeli presenti. Sul palco anche l’Orchestra del Conservatorio “Alfredo Casella” con le principali corali cittadine tra cui la Schola Cantorum.

foto crediti tgcom24

Draghi-Macron-Scholz da Zelensky. Il premier a Irpin: ‘Avete il mondo dalla vostra parte. Vicina la ricostruzione’

Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso.

I tre leader europei sono al palazzo presidenziale di Kiev per l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perché le prossime settimane saranno molto difficili”. Queste le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, scendendo dal treno che lo ha portato insieme agli altri leader dalla Polonia a Kiev, “in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri”.

Le sirene di allarme anti-aereo hanno risuonato nella capitale ucraina nel corso della visita dei tre leader politici.

Le sirene sono quasi quotidiane a Kiev, ancora oggi, dall’inizio del
conflitto.

L’allarme è terminato una trentina di minuti dopo.

I tre si sono poi recati anche a Irpin “dove sono avvenuti omicidi”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente del consiglio italiano Mario Draghi a Irpin si è fermato davanti a palazzi colpiti dalle bombe: “Avete il mondo dalla vostra parte”, ha sottolineato il premier italiano alle autorità locali. Draghi è stato ricevuto dal sindaco di Irpin Oleh Bondar e dal capo dell’amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba. Qui i russi “hanno distrutto gli asili e i giardini di infanzia. Sarà ricostruito tutto. Hanno già iniziato. Sono già a uno stadio molto avanzato di valutazione”, ha detto Draghi ai giornalisti a margine della visita a Irpin. A chi gli chiedeva se ci vorrà un piano Marshall, Draghi ha risposto: “Ne parliamo dopo”. Subito dopo è stato raggiunto da Scholz e Macron e insieme hanno fatto il giro di un isolato di palazzi distrutti dalle bombe. “Tutto questo deve essere visto e conosciuto. Vi sono grato” per la testimonianza. Ha aggiunto ancora il presidente francese Emmanuel Macron. “Purtroppo ci sono stati massacri perpetrati a Bucha e in altre città, che sono crimini di guerra”, ha detto Macron. “All’Ucraina servono armi di difesa più efficaci” per difendersi dall’invasione russa ha aggiunto salutando “l’eroismo” degli ucraini. “Serve che l’Ucraina possa resistere e vincere” la guerra, ha concluso il presedente francese.

ph crediti agi.it