Archives

Balneari, l’Ue all’Italia: “Valutiamo possibile incompatibilità tra la norma e il diritto europeo”

Sulle concessioni balneari in Italia, l’Ue valuterà “attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per poter dare la risposta adeguata”. Lo ha annunciato un portavoce dell’esecutivo europeo, sottolineando la necessità di garantire “trasparenza e concorrenza leale” nel settore. “Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che prorogherebbe almeno fino al 31 dicembre 2024 le attuali concessioni, è stata promulgata dal presidente della Repubblica con riserva, in particolare in relazione a profili di incompatibilità con il diritto europeo”.

“Il diritto dell’Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento dei fornitori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea.

Decreto milleproroghe: Senato approva, passa alla Camera per il voto finale

Il Senato ha approvato ieri con 88 voti a favore, 63 contrari e 3 astenuti il decreto Milleproroghe. Il provvedimento adesso passerà alla Camera per la conversione definitiva entro il 27 febbraio prossimo, pena la decadenza. Il governo ha già preannunciato il ricorso al voto di fiducia. Tra le novità inserite nel decreto legge appena passato, la possibilità per i Comuni di stralciare i tributi locali delle mini-cartelle fino a 1000 euro (emesse tra il 2000 e il 2015) e non solo per la quota riferita a interessi e sanzioni; la proroga a tutto il 2024 delle attuali concessioni balneari e alla fine del prossimo luglio l’esercizio della delega per la mappature delle spiagge date in concessione; proroga anche al 30 giugno 2023 per lo smartworking per i lavoratori fragili; dehors liberi per bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2023; slittamento al 1° luglio 2024 per l’entrata in vigore della consulta dei tifosi; più tempo, fino al 30 giugno 2023, per richiedere mutui agevolati per l’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie con Isee fino a 40mila euro; infine, un nutrito pacchetto per la sanità, che comprende, tra le altre cose, la proroga al 31 dicembre 2024 per l’uso della ricetta elettronica.

Balneari, dal governo la proroga della delega sulla riforma delle concessioni

Le concessioni per i balneari sono in scadenza per fine anno, ma è stata decisa una proroga della delega al governo per la riforma del settore. Nell’incontro di maggioranza con il ministro Fitto, si legge in una nota, “si è convenuto di istituire un tavolo interministeriale, nonché di aprire un immediato confronto con le categorie e le istituzioni interessate”. Si è deciso quindi di prorogare (di tre o quattro mesi) l’esercizio della delega sulle concessioni. Delega prevista dal ddl Concorrenza (approvato dal precedente governo) e da esercitare attraverso decreti attuativi attualmente entro febbraio.

L’obiettivo del premier Giorgia Meloni è quello di trovare una “soluzione strutturale” a una vicenda che si trascina ormai da troppi anni, e su cui incombe la direttiva europea Bolkenstein sulla concorrenza. “Non ho cambiato idea sul tema della difesa dei nostri imprenditori balneari da una direttiva che secondo me non andava applicata su quel settore – ha detto la Meloni nel corso del punto stampa ad Algeri -. La questione è molto complessa, il punto è capire quale sia, nell’attuale situazione, la soluzione più efficace a livello strutturale”. Da qui la convocazione delle forze di maggioranza al ministero per gli Affari europei per fare il punto della questione con il titolare del dicastero ministro Raffaele Fitto.

foto crediti fidelityhouse.it