Category Archives: Veneto

A Misurina travolte dalla valanga 6 persone, una ragazza ferita

A Forcella della Neve, nell’area del lago di Misurina, sei persone sono state travolte da una valanga. Per fortuna illesi quasi tutti ad eccezione di una quattordicenne che, trascinata nel canale dalla massa nevosa, è poi stata salvata dai soccorritori della Guardia di Finanza di Auronzo, che si stavano casualmente addestrandosi poco distante dal posto del ritrovamento della povera ragazza.

Che, originaria della provincia di Udine, lamentava dolori forti alla schiena ed è stata subito portata in ospedale a Belluno per accertare la presenza di eventuali traumi alla colonna vertebrale.

I soccorritori hanno estratto dalla neve anche uno scialpinista straniero, rimasto a sua volta travolto dalla valanga, pur rimanendo illeso. Sul posto è intervenuta anche l’eliambulanza dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano che ha recuperato il resto delle persone coinvolte nell’incidente.

Il presidente Luca Zaia ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalle unità dei soccorsi intervenuti sul posto.

Padova, morto il piccolo Geremia Fontana: amico di Brumotti

E’ morto all’età di 14 anni, all’ospedale di Schiavonia (Padova), il piccolo Geremia Fontana: che da due anni lottava contro una forma di tumore osseo, molto aggressiva.

Una battaglia iniziata nel giugno 2022, che non ha mai spento la straordinaria voglia di vivere del ragazzo. “Un vero esempio di forza, un vero eroe”, aveva scritto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, raccontando la sua storia. Il 14enne da pochi mesi era diventato amico di Brumotti di Striscia la Notizia, che insieme, a gennaio, avevano visitato il Motor Bike Expo di Verona.

Il ragazzo lascia da soli i suoi genitori Mirco e Stefania e i fratelli più grandi di lui.

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Venezia, smarriti 3mila oggetti su mezzi pubblici, 62% restituiti

A Venezia un ufficio custodisce gli oggetti smarriti sui mezzi pubblici. Un crocevia dove si mischiano mille storie di chi ha perduto qualcosa di valore ma anche qualcosa di affettivamente importante.

Giocattoli, ombrelli, borse, occhiali, c’è di tutto e di più.

Ma fortunatamente molte di queste sono storie sono finite a lieto fine. Basti pensare che nel corso del 2023 dei poco meno di 3000 (per la precisione 2.926) oggetti ritrovati il 62% è stato restituito direttamente ai proprietari da parte del personale Avm, mentre la restante parte è stata consegnata all’ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Venezia per gli adempimenti normativi. Residenti nel comune, pendolari, turisti Italiani o stranieri alla fine tutti grati al personale Avm e Actv per essere ritornati in possesso dei loro averi e, in qualche caso, anche stupiti per la rapidità del ritrovamento.

Nella classifica dell’oggetto più dimenticato a bordo dei mezzi pubblici o nelle pertinenze aziendali, al primo posto troviamo il trolley e le valigie, 631 i casi dichiarati. Poi ci sono i cellulari (311), i portafogli (282), le chiavi (158), i passaporti e i documenti di identità (110), gli occhiali da sole e da vista (108).

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Veneto, non passa la legge sul suicidio medicalmente assistito

Bocciata in Veneto, la proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito, affrontata ieri in un lungo dibattito che si è tenuto in regione.

Il voto della norma, proposta dall’associazione ‘Coscioni’ richiedeva il sì della maggioranza assoluta. Erano in votazione in tutto 5 articoli. Il secondo, in particolare, era ritenuto un articolo ‘fondamentale’ della legge, per cui il presidente Roberto Ciambetti ha proposto il rinvio in commissione, che è stata poi approvato dall’assemblea. La discussione e il voto hanno visto la spaccatura del centrodestra, con Fdi e Fi contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, come le opposizioni.

Sia il primo che il secondo articolo hanno in particolare ottenuto 25 voti favorevoli, 22 contrari, e 3 astenuti. La maggioranza dei voti assoluta, fissata a quota 26, non è stata quindi raggiunta. Il presidente Ciambetti, dopo una breve riunione dell’ufficio legislativo del Consiglio, ha messo ai voti il rinvio in Commissione del testo, approvato con 38 sì e 13 assenti.

Il progetto di legge in questo modo, ha spiegato Ciambetti, diventerà “ordinario” e non avrà i tempi contingentati, come invece prevede lo Statuto regionale a proposito delle proposte di legge di iniziativa popolare. Se non verrà affrontata in questi mesi, sostanzialmente la proposta normativa rimarrà incardinata all’ordine del giorno della prossima legislatura.

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GDF Verona: investimenti in criptovalute. Viene posto in arresto un promotore finanziario abusivo

I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito una misura cautelare personale degli arresti domiciliari e un provvedimento di sequestro preventivo, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un ventisettenne veronese, residente in provincia ma dimorante negli Emirati Arabi Uniti, indagato per l’ipotesi di reato di abusivismo finanziario.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica scaligera e condotte dai Finanzieri del locale Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, hanno preso avvio dall’approfondimento di numerose querele per truffa presentate da decine di veronesi.

L’attività delle Fiamme Gialle ha consentito di ricostruire il modus operandi dell’indagato, il quale, almeno dal 2021, anche mediante i propri profili su social network – seguiti da oltre 26 mila followers – promuoveva la propria immagine come persona di grande successo in ambito finanziario (ostentando, peraltro, un elevato tenore di vita) e pubblicizzava eventi e società attive nel mondo degli investimenti in criptovalute. È stato accertato, inoltre, che il ventisettenne organizzava e partecipava, quale relatore, a convegni sul tema della moneta virtuale, in occasione dei quali proponeva e collocava abusivamente prodotti e servizi d’investimento finanziario.

Attraverso la sua condotta illecita, il “promotore” – anche mediante l’ausilio di altri soggetti compiacenti, parimenti indagati – induceva in errore i risparmiatori attraverso proposte di investimento a condizioni estremamente favorevoli, promettendo loro un rendimento “sicuro” e ingente. La negoziazione degli investimenti in realtà avveniva in assenza delle autorizzazioni previste dal Testo Unico della Finanza (d.lgs n. 58/1998).

Allo stato, il profitto del reato è stato quantificato in oltre 500 mila euro, corrispondenti al totale degli importi illecitamente accumulati e sottratti dagli indagati ai diversi soggetti truffati.

Le indagini hanno permesso di accertare che il destinatario del provvedimento cautelare promuoveva abusivamente prodotti, strumenti finanziari e attività di investimento in criptovalute e NFT (non-fungible token) nell’interesse di una società di capitali di diritto italiano e di società di diritto estero (aventi sede in Lussemburgo e in Costa Rica, nelle Seychelles e nelle Isole Vergini), alcune delle quali operanti in territorio nazionale mediante piattaforme di investimento online. I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona, d’intesa con la locale Procura della Repubblica, hanno provveduto a segnalare tre di queste piattaforme alla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) dopo aver accertato che le stesse erano prive delle autorizzazioni per poter operare nei mercati finanziari italiani.

Al fine di prevenire il rischio di prosecuzione dell’attività criminosa anche durante il periodo della misura cautelare, il provvedimento di sequestro preventivo ha avuto ad oggetto, tra l’altro, i dispositivi elettronici per l’accesso a Internet nella disponibilità dell’indagato.

La colpevolezza dei soggetti sottoposti a indagine sarà definitivamente accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di innocenza prevista dall’art. 27 della Costituzione.

Ancora una volta, l’attività della Guardia di finanza – forza di polizia con competenze specialistiche in campo economico-finanziario – ha perseguito l’obiettivo di tutelare i risparmiatori, spesso danneggiati dalle condotte di
abusiva gestione finanziaria, e di contrastare ogni forma di concorrenza sleale realizzata, anche via web, da soggetti sprovvisti delle previste autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza.

San Vito di Negrar (Verona), 14enne รจ morto dopo essere stato investito da auto pirata

E’ accaduto a San Vito di Negrar, in provincia di Verona, dove un ragazzo di 14 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto pirata. L’impatto è avvenuto poco prima della mezzanotte di ieri sera.

Il 14enne stava camminando sulla strada quando è stato colpito in pieno dalla vettura che sopraggiunegva. Il conducente è scappato senza prestare soccorso. Trasportato in gravissime condizioni presso l’ospedale di Borgo Trento di Verona, l’adolescente è deceduto poche ore dopo. Le indagini sono affidate alla polizia stradale.

La vittima, è Chris Obeng, è di origini ghanesi, e risiede con la propria famiglia a Negrar. Gli agenti della stradale stanno lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti.

Il tragico incidente è avvenuto lungo un rettilineo su via San Vito, un’arteria che attraversa in senso lungitudinale il paese collinare.

foto crediti ostuninews

Verona, trovati morti due fratelli in casa

A Verona due fratelli di anni 28 e 24, Patrizio ed Edoardo Baltieri, sono stati trovati morti nella loro abitazione di famiglia, con ferite di arma da fuoco.

Sembrerebbe che a scoprire i loro corpi senza vita, sarebbe stato il padre dei fue giovanotti.

L’ipotesi è quella di omicidio-suicidio.

Infatti, il corpo senza vita del 24enne era nel soggiorno di casa, quello del fratello maggiore nella sua stanza da letto, a fianco dell’uomo una pistola, legalmente detenuta dalla famiglia.

Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura di competenza.
E secondo testimonianze del palazzo, sembrerebbe che l’ipotesi più accreditata, scrivono i media locali, sia che il fratello Patrizio avrebbe sparato al fratello minore dopo aver avuto una lite con lui, per poi togliersi a sua volta la vita.

Sul posto la Polizia, e squadra degli operatori sanitari del Suem 118, poi la Digos e il sostituto procuratore Carlo Boranga.

foto dal web

Venezia, barriere in vetro protono piazza San Marco e la Basilica, dall’acqua alta

Acqua alta a Venezia, per la prima volta di questo autunno. Per questo, da stamattina, si sono alzate le barriere del Mose.

Il Centro maree del Comune prevedeva una massima di 110 centimetri in mare, mentre in centro storico veniva ipotizzata una massima di 85 centimetri.

Ecco allora che sono andate in funzione i sollevatori. Solo qualche pozzanghera in Piazza San Marco.

foto crediti Lastampa