Category Archives: Meteo

Trapani, una violenta tromba d’aria si è abbattuta questa mattina sull’aeroporto. Diversi i danni causati

Una violenta tromba d’aria si è abbattuta nella notte sull’aeroporto di Trapani Birgi.

Il forte vento, con raffiche che hanno superato anche i 150 km/h, ha divelto alcune coperture in lamiera, parte della segnaletica verticale, alcuni alberi e danneggiato diversi mezzi dello scalo aeroportuale.

Il personale impegnato della manutenzione è al lavoro per poter garantire il regolare svolgimento delle operazioni di volo, di tutta la giornata. Grazie anche all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, e dei vigili del fuoco.
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Maltempo, allerta valanghe in Valle d’Aosta: sono state isolate oltre 6mila persone

Oltre 6mila persone sarebbero state isolate in due valli laterali della Valle d’Aosta a causa del pericolo valanghe legato all’intensa nevicata iniziata sabato sera. Circa 4.500 persone si treverebbero nella valle del Lys, ai piedi del Monte Rosa: ove, a causa di una valanga caduta a Gaby all’imbocco di una galleria della strada regionale, sono irraggiungibili i comuni più a monte, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean, oltre a un villaggio di Gaby.

Nella zona del Gran Paradiso, Cogne è isolata dalla tarda mattinata di ieri a causa della chiusura precauzionale della strada regionale: quasi 2mila le persone bloccate. Oggi si dischuterà su possibili riaperture.

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Inquinamento atmosferico: 46 mila i morti in Italia

Milano è la terza città con l’aria peggiore del mondo, secondo un rapporto annuale Ue. Che riporta tutti i danni dell’inquinamento atmosferico, “il maggior rischio ambientale per la salute in Europa”. Drammatica la situazione poi in tutta Italia.

Il sindaco di Milano Sala contesta le rilevazioni fatte dall’Unione Europea.

In Italia, la pianura padana in particolare, risulta una delle zone con l’aria più inquinata del continente e del mondo. I dati per il PM 2.5 parlano di 46.800 decessi l’anno, quasi un quinto del dato europeo, 415.400 anni di vita perduti in totale e 701 ogni 100.000 abitanti solo nel nostro paese, dove si contano anche 11.300 morti per il biossido di azoto e 5.100 per l’ozono.

Tra le malattie, il particolato fine (PM2,5) viene collegato soprattutto alla cardiopatia ischemica, seguita da ictus, diabete mellito, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cancro al polmone e asma. Il biossido di azoto più al diabete mellito, seguito da ictus e asma.

Gli ultimi raccolti dall’Ue rivelano poi che nel 2021 nell’Ue sono morte almeno 253.000 persone a causa dell’esposizione a valori di particolato fine, il PM 2,5 superiori a quelli indicati dall’Oms. Il biossido di azoto avrebbe provocato 52.000 decessi, l’ozono 20.000.

L’Enea sostiene infine che: “l’esposizione all’inquinamento atmosferico causa o aggrava alcune malattie quali il cancro al polmone, le cardiopatie, l’asma e il diabete”.

Veneto nella morsa del freddo, -21 gradi nel Bellunese

Temperature molto rigide la notte scorsa in molte località montane del Veneto.

Il record va al Passo Cimabanche, nel Bellunese, con -21,4 gradi e alla Piana di Marcesina (Vicenza) dove si sono toccati i -18,9 gradi.

Freddo intenso anche a Santo Stefano di Cadore -14.3, Pescul -12.8 e Boscoverde (Rocca Pietore) -12.4, mentre a Cortina si è arrivati a -8,5 gradi.

L’abbassamento delle temperature ha riguardato anche la pianura: a Rovigo la minima è stata di -4,8, a Verona di -4,5, a Padova di -4.2, a Vicenza di -6.1, a Venezia di -2.8 e a Treviso di -5,1.

Incendi in Piemonte, foehn non da’ tregua in Val di Susa

Il foehn continua a non dare tregua zone piemontesi, e così da oltre 24 ore incendi da domare sulle basse valli di Lanzo e di Susa.

Dopo la lunga giornata di ieri, anche questa ultima notte è stata di intenso lavoro per i vigili del fuoco, alle prese con le fiamme che si sono sviluppate sulla montagna in prossimità dell’abitato di Condove, in provincia di Torino. Il fronte è stato particolarmente aggressivo verso le borgate di Camporossetto e Oldani. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate dal vento.

Poi alle ore 7 di questa mattina di 24 dicembre Vigilia del Santo Natale è stata effettuata una ricognizione con idroni per preparare gli interventi con lancio d’acqua dei Canadair e dell’elicottero Erikson.

Le temperature con valori termici tipici delle notti di inizio estate registrate alle 21:20 in tutta la zona pedemontana del Torinese e del Cuneese, che ancora oggi sui 20 gradi, hanno reso ancora tutto più difficile. E sempre nella giornata di ieri l’Arpa aveva rilevato una temperatura massima di 24.6 gradi a Pinerolo (Torino), 24.5 a Villafranca Pellice, 23.2 a Cuneo, 23 a Rivoli (Torino), 22.8 a Rodello e Belvedere Langhe, nel Cuneese. Nel centro di Torino, nella stazione meteo installata in via della Consolata, il termometro segnava oltre 19°.

Nella notte l’incendio ha distrutto parte del bosco in zona Roledo a Montecrestese, nel Verbano. Per fortuna senza fare danni a case e famiglie.

Cina, terremoto in province Gansu e Qinghai: oltre 100 morti

Sale a 116 morti il bilancio delle vittime del terribile terremoto di magnitudo 6.2, che si è abbattuto sulle province di Gansu e Qinghai, nella parte nord-occidentale della Cina.

I feriti sarebbero circa 500. Il presidente Xi Jinping ha sollecitato sforzi “a tutto campo” nelle attività di ricerca, salvataggio e soccorso dopo il sisma, avvenuto nella notte, e localizzato a soli 5 chilometri di distanza dal confine tra le due province cinesi.

Secondo quanto riportato dall’emittente Cctv, 105 persone sono morte nella provincia di Gansu e altre 11 nella vicina provincia di Qinghai.

Case e strade danneggiate, e gente che è uscita per strada nonostante il freddo gelido.

foto crediti web

Guida sicura: dal 15 novembre c’è l’obbligo dei pneumatici invernali

Con l’inizio della stagione invernale torna l’obbligo di procedere alla sostituzione delle gomme dell’auto; per chi utilizza il doppio treno di gomme invernali/estive, gli pneumatici invernali devono essere montati a partire dal 15 novembre e tenuti fino al 15 aprile.

Si tratta di un’operazione da effettuare per aumentare la sicurezza della circolazione stradale, resa obbligatoria dal Codice della strada che demanda agli enti proprietari e ai gestori delle strade di “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”.

Questo perché, in caso di nevicate o di ghiaccio, non ci si deve affidare alle proprie capacità di guida, che da sole non sono sufficienti per viaggiare in sicurezza sulle strade rese scivolose dagli eventi atmosferici.

L’obbligo di avere a bordo catene o pneumatici invernali è anche indicato lungo le strade da appositi cartelli che mostrano le tratte interessate; inoltre, l’obbligo va osservato anche se non c’è neve.

Quali sono i dispositivi in grado di migliorare l’aderenza del veicolo durante la marcia su neve e/o ghiaccio?

Secondo il Codice della strada sono gli pneumatici invernali, le catene da neve e gli pneumatici chiodati. L’utilizzo di pneumatici chiodati, ammesso in Italia limitatamente ai veicoli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, è sottoposto a condizioni che ne rendono l’impiego poco consigliato.

Gli pneumatici da neve (detti anche invernali o termici) sono considerati dispositivi da utilizzare in alternativa alle catene da neve ai fini del Codice della strada, sono contraddistinti da apposita sigla del tipo M+S o MS o M-S o M&S e da determinati simboli della categoria di velocità.

Per tutte le altre tipologie di pneumatici è necessario dotarsi di catene a bordo.

Quali sono le conseguenze se non si rispettano tali obblighi?

Circolare con un veicolo senza osservare l’obbligo imposto di tenere montati (o avere a bordo) mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o ghiaccio, comporta una sanzione pecuniaria. Non sono previste sanzioni accessorie ma è intimato al conducente di non proseguire il viaggio se prima non si dota dei predetti dispositivi.

L’obbligo è stabilito dall’ente proprietario della strada e reso noto mediante apposito cartello.

Per mettersi in regola ed evitare le sanzioni, rispettando gli obblighi di legge, esistono, quindi, due soluzioni in inverno: avere a bordo le catene da neve o effettuare sull’auto il cambio gomme invernali.

Sono gli enti che gestiscono le strade a definire gli obblighi locali per garantire la sicurezza nella guida in inverno, tenendo conto delle condizioni climatiche del territorio e delle caratteristiche di strade e autostrade di loro competenza. Ad esempio, in alcune aree l’obbligo non viene applicato, come succede in diverse zone del Sud Italia. Al contrario, in alcune zone montane e nel Nord Italia le date possono essere modificate. In queste circostanze gli enti possono anticipare l’obbligo delle gomme invernali o degli accessori per la guida in inverno.

foto crediti Poliziadistato

Calamità naturali, dal 2024 una polizza obbligatoria per tutte le imprese

A partire dal 2024 le aziende avranno l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro le calamità naturali, pena l’esclusione da qualunque aiuto statale. E’ quanto ha deciso il governo che ha inserito la norma nella legge di Bilancio. Le assicurazioni, a loro volta, non potranno rifiutarsi di garantire contro le catastrofi, altrimenti saranno costrette a pagare multe dai 200mila al milione di euro.

Gli eventi climatici, infatti, oltre a portare morte e distruzione, mettono anche a rischio il tessuto produttivo del Paese danneggiando le imprese che rischiano di fallire in attesa degli aiuti statali. Per questo il governo ha deciso di intervenire con la legge di Bilancio, rendendo obbligatorie le polizze assicurative contro le catastrofi dal prossimo anno. Le assicurazioni a loro volta potranno riassicurarsi presso Sace, cedendo al veicolo statale il 50% di quel rischio a fronte del pagamento di un premio. Nonostante le proteste da parte delle associazioni delle imprese, che non vogliono a vere l’onere di sostenere altre spese, il governo è andato avanti per la propria strada, mantenendo l’obbligo di assicurazione nel testo della legge di Bilancio depositato già in Senato.

foto crediti quotidianonet

Walter Locatello, papà da pochi mesi, il vigile del fuoco disperso nel Bellunese

Proseguono senza sosta le ricerche del vigile del fuoco disperso da ieri a Puos Dalpago, in provincia di Belluno. Walter Locatello, 42 anni, questo il suo nome, era caduto nel torrente Tesa, nei pressi del cimitero, tra Puos Dalpago e Bastia, nel comune di Alpago. Locatello, libero dal servizio, si era recato dai genitori per affrontare le criticità legate al maltempo. Mentre monitorava le abitazioni a rischio allagamento nei pressi del canale, è caduto accidentalmente in acqua: stava sistemando sacchi di sabbia lungo l’argine del torrente insieme al papà. Le ricerche hanno interessato, fin da principio, anche le squadre dei sommozzatori, lungo il corso d’acqua che si congiunge al torrente Tesa fino al lago di Santa Croce, per tutta la notte scorsa.

Sommozzatori e squadre fluviali risaliranno le sponde del corso d’acqua, con gommoni e moto d’acqua e saranno impiegati anche nel lago di Santa Croce. Le ricerche avranno avanti ancora per molto, anche con il supporto aereo dei droni e dell’elicottero di Venezia. “La speranza è che sia riuscito ad aggrapparsi in qualche modo resistendo alla forza della corrente”, spiega il comandante dei vigili del fuoco di Belluno Antonio Del Gallo.

foto da facebook

Torna tra stanotte e domani, domenica 29 ottobre, l’ora solare

Torna tra questo sabato 28 ottobre e domani domenica 29 l’ora solare.

Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro, dunque dormiremo un’ora in più.

Nei 7 mesi di ora legale precedenti, il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia elettrica per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Tradotto in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. A calcolarlo è stato Terna che sottolinea anche come i benefici dell’ora legale riguardino anche l’ambiente, in generale.