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Siccità, l’ordinanza di sei Comuni del Trevigiano

Un’ordinanza è stata emessa in sei Comuni della provincia di Treviso: “Cari cittadini, fate la doccia e non usate la vasca da bagno per evitare di sprecare acqua”. La comunicazione riguarderà i cittadini delle amministrazioni di Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba e ha come obiettivo quello di limitare lo spreco di acqua potabile e da pozzo artesiano. Nel documento si esorta anche a non usare l’acqua potabile per lavare cortili, piazzali, automobili.

Per l’emergenza idrica, la Regione Veneto aveva già emanato una propria direttiva, ma anche il recente decreto legge per contrastare la siccità e potenziare l’adeguamento delle infrastrutture idriche, in base al quale è stata istituita un’apposita Cabina di regia.

foto crediti sicurauto.it

Lago di Garda mai così basso negli ultimi 70 anni

Il lago di Garda ha raggiunto il suo livello più basso dal 1953: si trova ora a soli 45,8 centimetri sopra lo zero idrometrico, la quota sul livello medio del mare stabilita come riferimento convenzionale per questo bacino, rispetto a una media di 109 centimetri degli ultimi 70 anni. Lo indicano i dati raccolti dal satellite Sentinel-2, nell’ambito dell’Osservatorio europeo sul cambiamento climatico.

Ricordiamo che tale abbassamento mette ora a rischio la sua capacità di sostenere l’agricoltura, le comunità locali, il turismo e la navigazione. Essendo anche il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 chilometri quadrati, terzo per profondità dopo il Lago di Como e quello Maggiore.

foto crediti greenme.it

Coldiretti allarme siccità in Italia per circa 300mila imprese

E’ allarme siccità per la Coldiretti: solo in Italia sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza che riguarda in gran parte l’Europa.

Il dato emergerebbe sulla base della mappa rilasciata dal programma Copernicus che mostra allarmi e allerte sulla bassa umidità del suolo in molte parti meridionali del Continente con effetti anche sull’ambiente, agricoltura e usi civili. Il fiume Po ad esempio, è a secco. Al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate, secondo l’ultima rilevazione della Coldiretti mentre In Germania, le acque basse del Reno ostacolano il traffico commerciale costringendo le barche dirette verso l’Europa centrale a caricare a metà capacità, e in Spagna a Barcellona sono state adottate imitazioni per innaffiare parchi.

In Italia le regioni più colpite sono quelle del Centro Nord con la situazione più drammatica in Pianura padana, dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare made in Italy e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo.

In difficoltà pertanto, le aziende del settore agroalimentare dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino ad arrivare al mais per gli animali, la produzione del latte e dei formaggi come nel caso del Parmigiano reggiano o il Grana padano e i salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello, e poi il riso, le verdure, la frutta, gli ortaggi.

Legaambiente: è boom di casi estremi in Italia, legati al maltempo o siccità

Da gennaio a luglio 2022 si sono registrati nel nostro Paese 132 eventi climatici estremi, numero più alto della media annua dell’ultimo decennio.

A denunciarlo è Legambiente che diffonde i dati aggiornati della mappa del rischio climatico, nell’ambito dell’Osservatorio Cittàclima.

Preoccupante è il dato complessivo degli ultimi anni: dal 2010 a luglio 2022 nella Penisola si sono verificati 1318 eventi estremi. Gli impatti più rilevanti sono avvenuti in ben 710 comuni italiani.

Nello specifico 516 allagamenti da piogge intense, 367 danni da trombe d’aria, 157 danni alle infrastrutture da piogge, 123 esondazioni fluviali (con danni), 63 danni da grandinate, 55 danni da siccità prolungata, 55 frane da piogge intense, 22 danni al patrimonio storico, 17 temperature estreme in città/ondate di calore.

Allarmante anche la situazione attuale relativa al mese di agosto.

Dove si sono abbattute in molte città, piogge torrenziali, facendo danni e causando allagamenti. Grandinate fortissime con chicchi di dimensioni gigantesche.

Non sono mancate anche ad agosto trombe d’aria e tornado, in diverse località. Causando allagamenti, tetti scoperchiati e danni ad abitazioni e fiumi. Sfollati.

foto crediti meteo.it

Caldo, settimana rovente, un mercoledì da bollino rosso per 9 città italiane

Un’analisi Ue sostiene che il 46% del territorio è a rischio siccità. Europa Verde calcola infatti che in 21 anni solo in Italia, gli incendi hanno distrutto ben 8 milioni di ettari di terreni, vale a dire il 26% della superficie, 24.000 di ettari solo negli ultimi sei mesi dell’anno.

“Molto probabilmente sarà la settimana più calda di questo anno”, spiega Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it. Nel nostro paese a partire da mercoledì sono previste temperature “in continuo e costante aumento” con punte di 39-41°C in città come Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Padova, Firenze. Di notte, almeno fino alle 23, le temperature rasenteranno i 30°C in tante città del Nord e della Toscana.

Alle previsioni si aggiunge poi il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute che monitora 27 centri italiani. Le città da bollino rosso sono in crescita, da cinque di lunedì e martedì alle nove di oggi di mercoledì 20 luglio: si tratterebbe di Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Perugia, Latina, Rieti e Roma. Col progredire del caldo aumenteranno infatti, nei prossimi giorni anche le città con bollino arancione. In Alto Adige si è registrata la giornata più calda dell’anno con 38 gradi, il record storico è di 40,1 gradi registrato l’11 agosto 2003. Proprio nei giorni scorsi l’Osservatorio Geofisico di Unimore ha sottolineato che “l’estate 2022, inziata a maggio, è molto simile all’estate del 2003 il cui caldo venne definito ‘Hyperestremo’”.

Siccità, Curcio: “Si sta lavorando per definire parametri di emergenza”

“Ricordiamoci che lo stato di emergenza serve a fare delle cose. Si sta lavorando per definire quali sono le attività che seguono allo stato di emergenza che non è un’idea ma consiste in una serie di azioni che vanno fatte. Insieme alla dichiarazione vanno verificate le azioni, ci stiamo lavorando”. Lo ha annunciato ieri il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, al termine dell’incontro con la Conferenza delle Regioni sull’emergenza siccità.

“Non c’è dubbio che ci sia una criticità importante dovuta al fatto che non piove da settimane. I fiumi sono in grossa dismissione, il cuneo salino nel Po arriva addirittura a decine di chilometri. La situazione ha una sua complessità. Le tendenze non sono positive quindi per le prossime settimane: non ci attendiamo una inversione di tendenza dal punto di vista meteorologico. Ci attendono ancora periodi di siccità”, ha ricordato Curcio.

Siccità, manca l’acqua, possibili razionamenti mentre i raccolti sono a rischio

E’ drammatica la situazione al Nord, e soprattutto nel bacino padano nelle ultime settimane. La siccità che sta colpendo il Nord Italia è stata infatti definita dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo) “la peggior crisi dal 70 anni ad oggi” e non solo, se nei mesi invernali il Sud pareva essere al sicuro date le precipitazioni registrate, ora anche il Lazio, la Puglia e la Calabria si aggiungono sul breve periodo al grado di siccità definito “di grado severo-estremo”, insieme a Toscana ed Emilia Romagna sul lungo periodo.

La primavera, che si sperava potesse ridurre il deficit accumulato, ha invece confermato la previsione negativa risultando anch’essa povera di piogge, con valori che la pongono al terzo posto dietro solo al 2003 e al 2017. “La siccità è subdola, parte in maniera lenta e quando poi si arriva agli impatti significa che il processo è iniziato ben prima”, ha spiegato a Le Scienze la dottoressa Ramona Magno, del Cnr Ibe, tra gli autori del rapporto.

Lo scorso 10 giugno, a Parma, si è riunita l’Autorità del fiume Po, insieme all’Osservatorio sulle crisi idriche con Regioni e protezione civile del distretto, Mite ed Ispra, per certificare il progressivo deficit di risorsa disponibile, portando all’attenzione una situazione di estrema emergenza. “Mentre la neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia e i laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo (eccetto il Garda), la temperatura registrata è più alta fino a 2°C sopra la media”, si legge nella nota dell’Osservatorio. La situazione resta particolarmente critica anche in Veneto dove in maggio si è registrato un calo del 46 per cento nelle precipitazioni rispetto alla media del periodo 1994-2021. Secondo l’Arpa Veneto “considerando la serie storica dal 1994 questo è il quarto maggio più scarso dopo il 1997, il 2003 e il 2009. Dall’inizio dell’anno idrologico, primo ottobre, sono caduti in Veneto mediamente 440 mm di precipitazioni, -40 per cento rispetto alla media del periodo 1994-2021. È il valore più basso registrato da ottobre a maggio nel periodo di riferimento considerato”.

Il problema si sta già facendo sentire non solo per il settore agroalimentare, ma anche per quanto riguarda gli usi civili. Utilitalia conferma che un centinaio di comuni in Piemonte e 25 in Lombardia, nella bergamasca, ha chiesto ai sindaci eventuali sospensioni notturne per consentire di riempire i serbatoi e di emanare ordinanze mirate ad un utilizzo estremamente parsimonioso dell’acqua.

ph crediti estense.com
ce

Ancora siccità al Nord, ecco quando tornerà la pioggia

Da Mercoledì 30 marzo e fino al 1° aprile potrebbero arrivare infatti 2-3 giorni di pioggia consecutivi e con il ritorno della neve in montagna a 1500 metri.

Ad oggi siamo ufficialmente saliti al secondo posto come periodo più secco dal 1957, se non piovesse fino al 24 aprile verrebbe battuto il record del 1999 – 2000.

Si parla infatti di già 107 giorni senza piogge significative al Nord, soleggiato anche il prossimo weekend nel settentrione, con qualche piovasco previsto solo al Sud e su parte del Centro.

Problemi dunque per agricoltura e fiumi sempre più secchi.

L’unica differenza, per questo prossimo weekend è che le temperature saranno leggermente più miti, di qualche grado in meno.0°C con condizioni gradevoli e miti.

ph crediti 3bmeteo