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Vaccini a scuola, i presidi: «Obbligo per prof e studenti, basta Dad o sarà disobbedienza civile»

«Proporrei l’obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici. Se una persona costituisce un pericolo sociale deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni».

Queste le parole di in un comunicato stampa del presidente nazionale del sindacato DirigentiScuola (presidi), che domani terrà un sit-in sotto al ministero della Pubblica istruzione (Miur) a Roma alle ore 11 per ottenere un incontro dal ministro Patrizio Bianchi su ripartenza a settembre e nuovi incarichi. «Basta Dad o sarà disobbedienza civile».

Riapertura scuole, Zaia: il Veneto sposta a fine settembre il ritorno tra i banchi

Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia di voler spostare la riapertura delle scuole per fine settembre. Specificando che si sta individuando una data con un’apposita delibera. La richiesta di alcuni sindaci del litorale sarebbe addirittura per gli inizi di ottobre.

Zaia ha specificato che è prevista la possibilità di entrare comunque negli istituti per attività e corsi di recupero, prima della data di inizio delle lezioni.

Cosa faranno le altre regioni?

Per quanto riguarda la circolazione del virus Zaia fa un appello ai cittadini chiedendo di sottoporsi volontariamente al tampone per poter controllare glie effetti prima dell’autunno, stabilendo un target di 30mila tamponi al giorno. Il presidente della Regione non si dice preoccupato della variante Delta (censiti 27 casi al momento) ma non approva la decisione di alcuni di ritardare il vaccino in autunno (“Se prevedo di vaccinarmi a ottobre e il virusi riprende a settembre, mi trovo senza anticorpi”).

Discoteche all’aperto con il Green Pass

Riaprono le discoteche e i locali da ballo a patto ma purché siano all’aperto, e che si abbia a disposizione il Green Pass e che il posto dove si va non superi una capienza del 50%.

“Il Cts si è riunito oggi per fornire indicazioni rispetto allo sviluppo e adozione di protocolli – si legge in una nota – che una volta definiti possano consentire una data di riapertura delle attività del comparto discoteche e locali di pubblico spettacolo nella stagione estiva”.

“In via preliminare – prosegue la nota – il Cts ha sottolineato come: il quadro epidemiologico attuale sia caratterizzato da una circolazione contenuta del virus SARS-CoV-2 nel territorio nazionale ma allo stesso tempo stia emergendo progressivamente la variante Delta che, secondo ECDC, è destinata a diventare dominante nei Paesi europei nei mesi estivi. Quest’ultima è caratterizzata da una capacità di trasmissione significativamente più alta rispetto alla variante Alfa e richiede, per ottenere un’efficace protezione, il completamento dell’intero ciclo vaccinale”.

Zona gialla per tutta Italia da lunedì 24, c’è l’ordinanza

 Il monitoraggio inviato dalle Regioni e validato dall’Istituto superiore di sanità fa emergere una curva epidemiologica decisamente in discesa. Il ministro Speranza annuncia la firma del provvedimento in serata. Lunedì 24 l’Italia entrerà in una fascia di rischio più bassa che permetterà di far ripartire tutte le attività.

«Oggi l’Italia sarà tutta in area gialla. È il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità», dice il ministro della Salute, Roberto Speranza. Un invito che guarda anche alle prossime settimane: dal 1 giugno infatti, tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise), cominceranno ad andare in zona bianca, zona in cui tutte le attività sono aperte e non c’è coprifuoco, mantenendo comunque sempre mascherina e distanziamento.