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Provincia di Campobasso, morto operaio in un impianto di smaltimento rifiuti

Un operaio di 51 anni, di origini pugliesi, è morto questa mattina dopo essere stato travolto da un mezzo meccanico all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti di Montagano, comune a poca distanza da Campobasso.

Quando è arrivato il personale del 118 sul posto, l’uomo, purtroppo era già deceduto.

Sul posto anche i carabinieri, che hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo, bloccando anche l’attività dell’impianto.

Bimbo di due anni morto a Longarone, Procura: “Ucciso da overdose di cannabis”

Morì a soli due anni, il 28 luglio dello scorso anno a Longarone in provincia di Belluno e oggi si fa luce su tale decesso.

La Procura ha infatti rivelato che Nicolò Feltrin è morto a causa di una concentrazione di hashish mischiata al cibo. Adesso il padre, che in Pronto soccorso aveva raccontato che il figlio avesse mangiato qualcosa al parco, è indagato per omicidio colposo.

In coma per dieci giorni dopo aver mangiato tiramisù vegano, morta in ospedale

E’ morta in ospedale, la giovane donna di 20 anni, per choc anafilattico, dopo 10 giorni di coma, per aver mangiato un tiramisù vegano, ma che invece non lo era. Conteneva “proteine del latte”, alimento a cui la giovane era allergica sin dalla nascita.

Sono 4 gli indagati per omicidio colposo. A cena con il fidanzato in un locale vegano, la ragazza si è sentita male dopo aver ingerito alcuni cucchiaini del dessert.

Il prodotto, chiamato “Tiramisun”, è stato ritirato dal mercato dal ministero della Salute per il “rischio di presenza di allergeni”, in quanto conterrebbe proteine del latte non indicate sull’etichetta. Disposta anche l’autopsia sul corpo della giovane donna.

Morta dopo aborto: quattro medici condannati per omicidio colposo

Sono sette i medici accusati della morte di Valentina Milluzzo, 32enne deceduta dopo un aborto spontaneo di due gemelli al quinto mese di gravidanza. Tre sono stati assolti e quattro condannati a sei mesi ciascuno per omicidio colposo.

La sentenza è arrivata a sette anni dalla tragedia avvenuta nell’ospedale Cannizzaro di Catania. La donna è deceduta il 16 ottobre 2016 dopo aver perso due gemelli che aspettava in seguito a una fecondazione assistita. Del caso si occupò anche il ministero della Salute che inviò degli ispettori all’ospedale catanese.

Tre medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia sono stati assolti in quanto “il fatto non sussiste”, mentre gli altri quattro sono condannati a sei mesi di reclusione. I sette erano tutti in servizio nel reparto di sala parto, e si sono avvicendati nei turni di guardia tra il 15 e 16 ottobre del 2016. Inoltre, il Tribunale ha disposto il pagamento di una provvisionale pari a 30mila euro alla sorella della vittima, Angela Maria Milluzzo, la quale si era costituita parte civile assistita.

La Procura contesta ai medici una colpa professionale per “imprudenza, negligenza e imperizia”. Ma anche “nella mancata attuazione di una terapia antibiotica adeguata, nel mancato tempestivo riconoscimento della spesi in atto, nella mancata raccolta di campioni per esami microbiologici, mancata tempestiva rimozione della fonte dell’infezione e la mancata somministrazione di emazie durante l’intervento”.

foto crediti lasicilia.it