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G20, il premier Meloni: ‘Mia figlia a Bali? Ho il diritto di fare la madre come ritengo più opportuno”‘

Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni risponde a chi la critica per essersi portata a Bali, al G20 sua figlia Ginevra.

“Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre”.

Chiuso il G20 a Bali, Giorgia Meloni interviene con un post dai toni polemici nel dibattito sui giornali e sui social in merito alla presenza di sua figlia Ginevra di 6 anni al summit in Indonesia.

Ricordiamo che la Meloni è stata a Bali per 2 giorni. “Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni – scrive sulla sua pagina Facebook – La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è”.

Promessa in sposa a 12 anni, giudice sospende la potestà della madre

E’ stata promessa in sposa a soli 12 anni da sua madre, un’italiana originaria del Salento, al fratello del suo nuovo compagno di 22 anni, un pakistano con cui si era sposata nel Paese di origine dell’uomo.

Al padre della ragazza, anche lui salentino, si è rivolto alla procura dei minorenni di Lecce che ha chiesto e ottenuto dal Tribunale la sospensione della patria potestà genitoriale della madre e l’allontanamento della 12enne che ora è affidata ai nonni paterni.

Avviata anche inchiesta dalla procura ordinaria di Lecce per il reato di costrizione o induzione al matrimonio, maltrattamenti in famiglia, sottrazione e trattenimento di minore all’estero, abbandono di minore.

ph crediti ilgazzettino

Mamma uccide le due figlie: il corpo è stato ritrovato nell’Adige

E’ stato trovato oggi pomeriggio nell’Adige, il corpo senza vita della donna cingalese che da ieri era ricercata dopo avere ucciso le due bimbe di 11 e 3 anni.

La conferma è arrivata da fonti investigative.
Effetti personali della donna, che avrebbe compiuto 34 anni il prossimo 31 ottobre, erano stati rinvenuti nelle vicinanze. Poi è stata trovata una scarpa, quindi i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno visto una felpa che galleggiava nel fiume e infine il corpo di Sachithra Ninansala Fernando Dewendra Mahawaduge. Per le ricerche si era mobilitata anche la comunità cingalese e lo stesso ex marito, con appello lanciato sui social.

Morte per soffocamento meccanico violento le due sorelline di 11 e 3 anni trovate senza vita ieri mattina nella casa d’accoglienza di Porto San Pancrazio a Verona. È quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate, al termine dell’autopsia. Del duplice delitto è indiziata la mamma. Potrebbero essere state uccise con un cuscino, anche se nella stanza non era stato trovato nulla che facesse pensare a ciò.

Verranno fatti anche esami tossicologici, prima della sepoltura.

Lecce, tenta di uccidere la sua neonata appena partorita: arrestata.

 

Una donna di 34 anni è stata arrestata dai carabinieri per il tentato omicidio della sua piccolina, appena partorita.

Il parto, come  ricostruzione fatta dai carabinieri, è avvenuto nell’abitazione della giovane, in maniera clandestina, nelle prime ore del giorno 23 luglio 2021. In un comune del basso Salento.

La puerpera prima avrebbe tentato di sopprimere la neonata, e poi di abbandonarla nel giardino della sua abitazione, non riuscendo nell’intento di provocare la morte della neonata.

La donna, dopo l’arresto, scattato su ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Lecce che ha coordinato le indagini, è stata portata in una comunità riabilitativa assistenziale, e posta agli arresti domiciliari.

Uccise e fece a pezzi la madre: un anno prima ha ammazzato anche il figlioletto di 3 anni. La svolta

Prima di uccidere e fare a pezzi il corpo della mamma, Giulia Stanganini aveva ammazzato anche il figlioletto di 3 anni e mezzo. La svolta nelle indagini è arrivata per la donna di 38 anni che un anno fa uccise la mamma, e ora è arrivata per lei, una nuova ordinanza in carcere, in quanto accusata anche di omicidio aggravato e premeditato.

Secondo l’accusa la donna sarebbe dunque un’infanticida oltre che una matricida.

Il bambino era stato trovato morto il 22 novembre 2019. La donna aveva detto di averlo trovato morto nel letto e aveva accusato il pediatra di essere stato ‘superficiale’. In un primo momento si era pensato a una causa naturale ma dopo l’omicidio della nonna del piccolo, la procura ha approfondito. Dalle indagini è emerso che la donna un mese prima della morte del piccolo aveva visitato su internet pagine in cui viene spiegato come soffocare le persone senza lasciare tracce, pagine con le parole chiave «infanticidio», «mamme che uccidono figli» e «come uccidere un bambino», e di lì la svolta.