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Bollette, in arrivo aumenti per luce (+12%) e gas (+9%)

Nuovi rincari per bollette della luce e del gas per l’ultimo trimestre del 2023: la stima è stata annunciata dal presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, alla vigilia della comunicazione dell’Arera delle nuove tariffe di consumi. Tabarelli osserva che entrambi gli indici saranno “rivisti al rialzo e che per l’elettricità si va verso 27 centesimi di euro per kWh (+12%) che è comunque sempre meno della metà di un anno fa”. Per il combustibile invece il rialzo sarà del 9%.

Bce alza i tassi di un quarto di punto, al 4,25%

La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Lo comunica l’Istituto centrale secondo cui “l’inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo che resti ancora troppo alta per troppo tempo”. Il Consiglio direttivo della Bce è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine.

Secondo Christine Lagarde: “A settembre una pausa o nuovo rialzo dei tassi, ma di certo non un taglio”. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: “Per le banche ci saranno conseguenze”.

Bce: “I tassi devono salire ancora e in misura significativa”

I tassi d’interesse, secondo il Consiglio direttivo della Bce, devono ancora “aumentare in misura significativa, a un ritmo costante, per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”. In ogni caso, “anche in futuro le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio secondo il quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.

Nel periodo tra settembre e metà dicembre 2022, “i tassi di interesse a più lungo termine sono cresciuti, nel complesso, solo lievemente” e “i differenziali sui titoli di Stato si sono ridotti”. Nel Bollettino economico la Bce si sofferma quindi sull’andamento di Italia e Grecia che pare smentire chi temeva un’impennata degli spread fra annunci di rialzi dei tassi e smantellamento del Qe. “I differenziali sui titoli di Stato italiani e greci a dieci anni – nota il documento – sono scesi, rispettivamente, di 18 e 22 punti base”.

Inflazione sui consumi, a giugno volumi in calo 3,8%

A giugno 2022, secondo l’Istat, si registra una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio dell’1,1% in valore e dell’1,8% in volume.

Su base annua le vendite aumenterebbero a giugno dell’1,4% in valore ma diminuirebbero invece del 3,8% in volume rispetto a giugno 2021.

Il dato è legato alla crescita dei prezzi. Nel trimestre aprile giugno si è registrata invece una crescita in valore dell’1,1% e una diminuzione in volume dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.

A giugno le vendite dei beni non alimentari sono diminuite rispetto a maggio in valore (-2,2%) e in volume (-2,5%), mentre i beni alimentari hanno registrato un aumento in valore (+0,4%) o una diminuzione in volume (-0,8%). Su base tendenziale a giugno sono diminuite le vendite dei beni non alimentari (-0,8% in valore e -3,3% in volume) mentre quelle dei beni alimentari hanno registrato un aumento in valore (+4,5%) e una diminuzione in volume (-4,4%).

Rispetto a giugno 2021, il valore delle vendite al dettaglio è cresciuto per la grande distribuzione organizzata (+4,6%) e diminuito per le imprese operanti su piccole superfici (-0,9%).

Le vendite al di fuori dei negozi sono aumentate lievemente (+0,1%) mentre si è registrato un calo per il commercio elettronico (-6,8%) dopo il boom registrato durante la pandemia.