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Salsomaggiore Terme, uccide la moglie con una mazza da baseball: fermato da una giovane carabiniera fuori dal servizio

Una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da baseball nel centro di Salsomaggiore Terme (Parma).

La vittima, di nazionalità straniera, indiana, è stata aggredita dal marito, più volte colpendola al corpo e alla testa.

Soccorsa dal 118, la donna è morta sul posto. Il marito è stato fermato da una giovane donna carabiniere, libera dal servizio, sentendo la vittima urlare e chiedere aiuto è intervenuta prontamente da sola, chiamando gli aiuti del caso, e riuscendo anche a fermare l’uomo.
Ma per la donna non c’è stato più nulla da fare. Nonostante i soccorsi arrivati prontamente sul posto e l’arrivo in ospedale Maggiore.

L’uomo arrestato è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Fiume Veneto, anziana trovata morta nel proprio letto, arrestato il marito

Una donna di 74 anni, Laura Pin, di 74 anni, è stata trovata morta nel proprio letto a Fiume Veneto. Ad ucciderla il marito, un uomo di 75 anni, Severino Sist, fermato dai Carabinieri di Pordenone, come indiziato dei delitto della moglie.

L’anziana era stata trovata senza vita mercoledì mattina, nel letto, dalle assistenti domiciliari che si prendevano cura di lei, essendo inferma.

Il medico di famiglia aveva stabilito che la morte fosse avvenuta almeno il giorno precedente, senza che il marito lanciasse l’allarme e avvertisse le forze di polizia.

Inoltre, aveva anche notato ecchimosi, informando subito la Procura. L’anziano si era già reso protagonista di maltrattamenti nei confronti della moglie ed era destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare nel 2019.

La svolta nelle indagini è arrivata nelle prime ore di questa mattina, quando i militari del reparto operativo, nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Pordenone, hanno fermato l’uomo su disposizione del pubblico ministero Andrea Del Missier, che ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza.

Terni, donna uccisa in casa a coltellate: marito suicida in carcere

Si è suicidato nel carcere di Terni l’uomo di 62 anni fermato per avere ucciso la moglie di anni 56 giovedì scorso, in un’abitazione della stessa città colpendola con più coltellate al termine di una lite furibonda tra i due.

Lo ha appreso l’ANSA da fonti sindacali e investigative.

L’uomo si sarebbe impiccato. Nella notte tra giovedì e venerdì mentre era stato sottoposto a fermo da parte della polizia con l’accusa di omicidio volontario. Era stato bloccato subito dopo il delitto nella stessa abitazione dove vivevano lui e la donna.

I due sono di origini albanesi.

Fermato l’uomo che ha ucciso la moglie ed รจ fuggito via

Ha ucciso la moglie ieri di 40 anni, a coltellate, a Codroipo (Udine) Paolo Castellani. Ed è stato fermato alcune ore dopo dai carabinieri in una zona di campagna.

Nell’abitazione dove è avvenuto il femminicidio al momento dell’omicidio c’erano anche i figli della coppia, che stavano dormendo, e che, intanto, sono stati affidati ai congiunti.

I Carabinieri sono intervenuti nell’abitazione della coppia, in via delle Acacie, a Codroipo (Udine), attorno alle 2 dell’altra notte, dopo una richiesta di aiuto fatta al 112. Nella casa hanno trovato il corpo senza vita della donna, Elisabetta Molaro, uccisa brutalmente da numerose coltellate. Nelle altre stanze da letto c’erano i due figli minorenni della coppia, che, secondo quanto si apprende, non avrebbero assistito al delitto.

Le ricerche del marito si sono subito concentrate nella zona di Villa Manin, e proprio qui che l’uomo, che vagava in stato confusionale, è stato individuato e fermato alcune ore dopo dai carabinieri della zona. Mentre lui vagava a piedi, con ancora addosso gli abiti sporchi di sangue. E posto in stato di fermo.

Uccide la moglie soffocandola durante una lite: arrestato

E’ accaduto in provincia di Catanzaro, dove un operaio di 49 anni, di origini marocchine, dopo una lite, furibonda, per motivi legati probabilmente a difficoltà economiche, ha scatenato la furia omicida in lui, uccidendo la moglie, strangolandola nel sonno.

Tutto ha avuto inizio sabato sera, all’ora di cena. Tra l’uomo e la donna è scoppiato l’ennesimo litigio. L’uomo forse in preda all’alcol ha iniziato ad inveire contro di lei, scagliandole addosso piatti e bicchieri. La donna si sarebbe rifugiata in camera da letto, dove l’uomo avrebbe continuato anche con minacce.

La donna una volta, addormentandosi, forse convinta che l’uomo l’avrebbe lasciata perdere poi, in seguito ad una sfuriata, è stata uccisa nel sonno, strangolata.

Per ore il marocchino, operaio in una impresa edile del luogo, ha vegliato il corpo. Poi, domenica, ha chiamato il suo datore di lavoro e gli ha confessato di aver ammazzato la moglie. L’imprenditore ha quindi avvisato i carabinieri della Compagnia di Lamezia che indagano, coordinati dalla procura. Dopo l’interrogatorio del datore di lavoro gli inquirenti hanno fermato il marocchino con l’accusa di omicidio volontario aggravato.