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Incendio a Stromboli, sindaco chiederà lo stato di calamità naturale

Disastro ambientale a Stromboli per lo spaventoso incendio che ha investito l’isola. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni richiederà “lo stato di calamità naturale”.

Dopo una riunione con i suoi legali è intenzionato a far presentare un dettagliato esposto-denuncia e a valutare anche la richiesta di danni che sono ingenti.

Sull’isola vi è stato un sopralluogo da parte di Salvo Cocina, direttore generale del Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana. Il quale ha anche incontrato i Vigili del fuoco, Forestale, Carabinieri e amministratori comunali e sono state esaminate alcune problematiche sulle difficoltà di accesso ai luoghi e di spegnimento, di coordinamento.

Federalberghi Isole Eolie scrive agli enti preposti per chiedere accertamenti e risarcimenti per l’incendio che ha devastato l’isola. In un esposto trasmesso al presidente della Regione, al sindaco di Lipari, alla Protezione Civile, all’assessorato e al Dipartimento regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, al Prefetto di Messina, ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco si chiede che ognuno per gli ambiti di propria competenza si attivino “per porre in essere ogni azione volta ad accertare le responsabilità e a risarcire la comunità”.

Stromboli, forte esplosione sentita da abitanti e turisti, poi i detriti

Una forte esplosione sul cratere del vulcano, avvertita dagli abitanti dell’isola e anche dai turisti e dal borgo di Ginostra, che hanno riferito di aver sentito un forte boato. L’attività eseguita dai vulcanologi dell’Ingv e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, riferisce che «le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 16:18 una variazione dei parametri monitorati. In particolare si osserva «un’anomalia termica dalle telecamere di sorveglianza».

Secondo uno studio condotto pubblicato su «Science Advances» al quale hanno partecipato anche l’Università di Pisa, di Palermo, Firenze e Torino e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (sezioni di Napoli e Bologna), dopo un esame della composizione e dei flussi dei gas vulcanici a Stromboli grazie ad un sistema di monitoraggio finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (Dpc),s i è scoperto che un aumento della CO2 nelle emissioni può far prevedere un’eruzione violenta di un vulcano con un anticipo sino a tre mesi prima.

photo crediti adnkronos