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Brindisi: esplosione in un appartamento, morto un uomo

Un uomo di 66 anni ha perso la vita in un’esplosione che si è verificata all’interno della sua abitazione a Carovigno, in provincia di Brindisi.

A causa della deflagrazione c’è stato il crollo di una parte del solaio dell’appartamento dove l’uomo viveva.

Ancora da chiarere le cause dell’esplosione che potrebbe essere dovuta ad una fuga di gas. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, anche per gli accertamenti del caso e sanitari del 118 per rianimare la vittima. Ogni tentativo è stato vano.

ph credit dal web

Copenaghen, in fiamme l’edificio della Borsa “Questa è la nostra Notre Dame”

“Immagini terribili dalla Borsa  questa mattina. 400 anni di patrimonio culturale danese in fiamme”.  Le parole del  ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt,  su X alla notizia dell’incendio scoppiato nell’edificio del 17mo secolo e che ha causato il crollo della sua celebre  guglia. Immagini che ricordano l’incendio scoppiato esattamente cinque anni  fa, tra il 15 e il 16 aprile del 2019, a Parigi, con la Cattedrale di  Notre-Dame avvolta dalle fiamme partite dal sottotetto alla base della guglia.

“E’ commovente vedere come i dipendenti di Børsen, i servizi di  emergenza e cittadini di Copenaghen di passaggio collaborano per  salvare tesori d’arte e immagini iconiche dall’edificio in fiamme”, ha aggiunto il ministro danese su X.

“Questa è la nostra Notre Dame”, gli fa eco alla televisione danese un testimone, Henrik Grage, commentando l’incendio le cui cause sono ancora tutte da accertare. “È una giornata tragica”, ha aggiunto, come riporta la Bbc.

ph credit ilpost

Incendi, approvata proposta di legge contro i piromani: 6 anni di carcere

Nell’ultimo decreto Omnibus Giustizia, approvato ieri sera dal Governo di Giorgia Meloni, arrivano anche pene più severe contro i piromani. Dopo l’allarme roghi e gli incendi che hanno devastato Sicilia, Calabria, e Sardegna, arrivano anche le modifiche all’articolo 423-bis, che disciplina il reato di incendio boschivo.

L’inasprimento è stato concordato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e quello della Giustizia Carlo Nordio. Aumenta, così, la pena minima per chi causa un incendio: da quattro si passa a sei anni di reclusione minimi.

Se poi l’incendio è di natura colposa, il minimo di pena si alza da uno a due anni. Il testo prevede anche un aumento di pena «da un terzo alla metà» se l’incendio «è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri».

Molto soddisfatto di tale risultato raggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, vice premier, Matteo Salvini.
In quanto ha spiegato ieri sera in conferenza stampa, si tratta di una proposta di legge, duramente voluta dalla Lega.

“Gli incendi dolosi stanno distruggendo l’Italia e, in particolare, la Calabria. Un susseguirsi di fiamme che, spesso, sono causati da criminali per interessi diretti e personali. Una devastazione che ha distrutto foreste centenarie, aziende, fabbricati, generando la morte di esseri umani e tanti animali che non sono riusciti a scappare dal fuoco. Finalmente qualcosa di concreto! Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta della Lega per aumentare le pene per i piromani: queste partiranno da un minimo di sei anni, con le aggravanti per chi agisce con fini di lucro o con doveri di sorveglianza”. “Perché – ha aggiunto ancora il ministro Salvini – chi mette a fuoco i boschi e le foreste è un criminale, e va trattato come tale!”.

“Il Governo ha fatto la sua parte.

Ora tocca ai cittadini, alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura assumere tutte quelle iniziative per prevenire e, comunque, sanzionare coloro i quali si rendono attori di un crimine così devastante. Bisogna partire subito per creare sistemi di controllo ferrei, anche utilizzando le nuove tecnologie, oltre che, principalmente, responsabilizzare i soggetti che vivono la terra e da questa ricavano il sostentamento. È necessario, pertanto, un’azione forte di pulizia delle foreste e dei campi, il controllo ferreo e, infine, far comprendere di quanto sia importante mantenere il verde essendo una risorsa fondamentale, che non può essere distrutta per infimi interessi diversi da quelli generali”.

foto crediti paese24

Incendio in appartamento, Carabiniere libero dal servizio salva proprietario e vicina di casa

E’ avvenuto a Bologna, dove un carabiniere residente nella zona ha portato in salvo l’abitante di un appartamento andato in fiamme, in via Ravenna a Fossanova San Marco, frazione di Ferrara, e l’anziana vicina di casa. Mentre era libero dal servizio.

Il militare salvate le due persone, ha chiuso poi il gas e la corrente e avvisato subito i Vigili del Fuoco. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118 per visitare il proprietario dell’appartamento rimasto leggermente intossicato dal fumo sprigionato dal rogo all’interno dell’abitazione.

foto ansa

Marsiglia: crolla condominio di 4 piani in centro città

A Marsiglia, in Francia, un condominio di quattro piani è venuto giù nella notte a causa di incendio. I soccorritori hanno avuto difficoltà a trovare le vittime. Lo ha reso noto il sindaco della città francese, Benoît Payan.

“Un edificio in via Tivoli è crollato, provocando la caduta di parte” dei due stabili adiacenti, ha spiegato Payan aggiungendo che “attualmente c’è ancora un incendio tra le macerie che impedisce di mandare i cani e le squadre alla ricerca delle possibili vittime che potrebbero esserci sotto”.

I vigili del fuoco non sono ancora riusciti a fare un esame di quante persone avrebbero perso la vita nell’incendio e crollo dell’edificio.

foto crediti ilpost.it

Palermo, traghetto Gnv brucia dal 14 gennaio, in aiuto mezzi speciali da Genovap

Il traghetto Superba della Gnv è fermo al porto di Palermo dal 14 gennaio scorso, e continua a bruciare.

Le fiamme divampate nella zona del garage della nave sono alimentate dai mezzi che erano parcheggiati. Le temperature raggiunte superano i mille gradi e per questo i vigili del fuoco non possono intervenire per spegnere il rogo.

In aiuto da Genova oggi, dei mezzi speciali nel tentativo di domare il rogo. Proseguono intanto il monitoraggio delle temperature e i sopralluoghi per garantire l’accesso al ponte 4 al fine di procedere con le operazioni di spegnimento.

foto crediti ragusanews

Incendio in comunità a Pasian di Prato, un morto e due feriti gravi

Un morto e due persone ustionate è il tragico bilancio di un incendio divampato intorno alle 2.30 della notte precedente in una struttura di Santa Caterina di Pasian di Prato che ospita minori in comunità.

Per cause ancora da definire, da parte dei Vigili del Fuoco, sul posto sono intervenuti con squadre della sede centrale e del distaccamento di Codroipo, nell’edificio di tre piani che sorge lungo via Campoformido, al civico 1.

Le fiamme, partite dal primo piano dell’edificio, che hanno successivamente coinvolto quasi l’intero edificio, i pompieri sono stati impegnati per tutta la mattinata nelle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.

Accendono fuoco per riscaldarsi: zio e nipote morti in casa

A Rho, in provincia di Milano, due persone, zio e nipote, sono morte la per esalazioni di monossido rilasciate da un fuoco che avevano acceso all’interno del braciere, la notte all’interno di un appartamento vuoto. L’unità immobiliare, era in ristrutturazione.

Le vittime, entrambe di origini egiziane, di età 43 e 17 anni, sono state trovate senza vita dal 118 venerdì sera in una palazzina. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Gli accertamenti medico legali non lasciano dubbi: entrambi sono morti a causa del monossido di carbonio sprigionato dal un braciere che avevano acceso per riscaldarsi, prima di dormire.

Domato incendio a Pantelleria. Procura apre inchiesta

I vigili del fuoco sono riusciti a contenere durante la notte, l’incendio che è divampato a Pantelleria nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale.

Tra le ville che sono state sgomberate ci sarebbero anche quella del giocatore Marco Tardelli e dello stilista Giorgio Armani, che stava ospitando alcuni amici quando ha dovuto abbandonare di gran corsa la sua dimora, a bordo di suv per raggiungere la costa e salire sulla barca.

La Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta per l’incendio che ha devastato ettari ed ettari di vegetazione sull’isola di Pantelleria. Ancora incerta la natura del rogo. Due i punti di innesco lontani 400 metri l’uno dall’altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale.

Si stanno acquisendo rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi. I rilievi fotogrammetrici saranno utili per capire da dove sia partito il rogo.

foto crediti ilmessaggero.it

Incendio nella pineta di Bibione, di natura dolosa

Incendio nella pineta di Bibione. Molti terreni agricoli coltivati a granoturco e una parte consistente dell’oasi naturalistica protetta che per le peculiarità vegetazionali è considerata sito di interesse comunitario (Sic) sono stati bruciati da un incendio che si presume possa essere di natura dolosa.

Nell’aria interessata dal fuoco, è stata rinvenuta una tanica di metallo deformata dal calore.

Le indagini che sono state condotte dalla Polizia locale del Distretto Veneto Est, di concerto con la Procura di Pordenone, competente per territorio, non escludono nemmeno l’ipotesi di un gesto sconsiderato, ad esempio qualcuno che possa aver gettato a terra un mozzicone ancora acceso. Per spegnere tutti i focolai, pompieri e volontari della protezione civile hanno lavorato tutta la notte fra venerdì e sabato mattina. Per evitare che le fiamme potessero divampare nuovamente a causa del vento.