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Qual’è la differenza tra piante medicali e officinali?

Vediamo insieme qual’è la differenza che corre tra una pianta medicale e una pianta officinale.

Una pianta medicinale è una pianta destinata prevalentemente al suo uso farmaceutico, mentre una pianta officinale ha un impiego anche erboristico, dietistico, cosmetico e salutistico in generale.

La distinzione, ormai, non si fa quasi più ed i due termini sono considerati quasi sinonimi.

La parte impiegata di una pianta a scopi salutistici, può essere rappresentata dalla pianta stessa, intera, oppure dalle sue foglie o radici, per preparazioni di sostanze emollienti, diuretiche, riparatrici, di tipo salutistico.

Un esempio?

L’Aloe vera dai benefici rigeneranti, rinfrescanti, emollienti, riparatori, e non solo per nostra epidermide.

L’aloe vera ha come parte impiegata le foglie che sono sempre utilizzate fresche. Dalla foglia si estae il famoso gel, e due importanti tipologie di prodotti. La parte ottenuta dai processi estrattivi sulle foglie è trattata opportunamente.

Aloe vera gel
Le foglie, private delle sostanze con attività aperitiva e lassativa, vengono spremute e danno sostanze gelificanti di natura prevalentemente carboidratica, eteropolisaccaridica, con funzioni disparate: cicatrizzante ad uso topico, antissiodante, adattogeno, riminerallizante e vitaminizzante ad uso interno.

Aloe succo
Il prodotto ricavato dalla colatura delle foglie e il succo così ottenuto viene cotto a fuoco vivo, fino ad assumere consistenza solida vetrosa. Di colore rosso-brunastro, sapore estremamente amaro e piccante con funzione purgante, questo succo è utilizzato nella formulazione di prodotti lassativi stimolanti, aperitivi e digestivi. A seconda della concentrazione del succo si può ottenere l’effetto aperitivo, del sapore amaro e determinato dagli antrachinoni, o l’effetto lassativo stimolante, se la concentrazione del succo è pià elevata.

foto crediti abibymagazine

Farsi visitare dal medico senza muoversi di casa: ora è possibile con Net-Medicare

Sempre più, le piattaforme di salute digitale diventano elementi essenziali in ogni organizzazione sanitaria. Consentono il monitoraggio remoto dei pazienti, aumentano l’efficienza delle cure, migliorano l’accesso alle informazioni e la qualità dei servizi sanitari stessi. Il Covid-19, e l’emergenza in corso, hanno solo accelerato il processo e l’evoluzione di quella che tecnicamente è definita Telemedicina, e cioè “l’insieme di tecniche sanitarie ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari da remoto.”

Da un lato il professionista o lo studio medico, che hanno necessità di possedere uno strumento idoneo per svolgere visite e consulti a distanza, ovvero di praticare la telemedicina, dall’altro il paziente che può sfruttare il consulto da remoto attraverso uno strumento digitale.

Net-Medicare è esattamente questo: il primo portale in Italia per la telemedicina nato per rispondere alle nuove necessità di medici e pazienti. La scommessa coraggiosa di un team tutto bergamasco, che attraverso lo sviluppo della piattaforma rende più agevole il rapporto paziente-medico, supportando così diverse esigenze, come le situazioni in cui gli spostamenti sono difficoltosi, per diversi motivi. Meno tempo speso in auto o in attesa di essere visitati, meno traffico, meno inquinamento, più puntualità e facilità nello scambio di informazioni. Grazie a Net-Medicare i pazienti possono infatti ottenere un consulto medico con una semplice videochiamata. La registrazione è gratuita per il paziente che nel momento in cui identifica il professionista di suo interesse paga la visita. Il tutto è gestito da una tecnologia che assicura riservatezza ed efficacia della prestazione e che richiede notevoli investimenti.

L’idea, al gruppo di medici che per primo ha aderito a Net-Medicare, è venuta dall’estero, soprattutto Usa e Australia dove questi strumenti sono più usuali. “Net-Medicare nasceva nella sua prima versione nel 2018, dall’esperienza pluriennale in campo medico e assistenziale dei suoi fondatori, un team affiatato che lavorava già insieme in un settore che interseca quello della Telemedicina, ovvero progetti di residenzialità dedicati a persone fragili. Inizialmente sviluppata come piattaforma di sola messa in contatto tra paziente e professionista sanitario, nel 2020 ha accelerato la sua evoluzione. Abbiamo ripensato la forma e la struttura e oggi presentiamo la prima piattaforma di telemedicina pensata per un utilizzo bilaterale, implementata di servizi e funzionalità studiati appositamente per le strutture sanitarie e i professionisti. Contiamo già una trentina di professionisti iscritti e oltre 1.000 televisite erogate attraverso il portaleMolte arrivano da italiani residenti all’estero”, dichiara Marco Crimi, Fondatore di Net-Medicare.