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Corte Costituzionale, ammissibilità di 4 referendum sulla giustizia. Prosegue l’esame degli altri

La Corte costituzionale ha dichiarato l’ammissibilità dei referendum sulla giustizia che riguardano la riforma della legge Severino, le elezioni dei componenti del Csm, la separazione delle carriere e le misure cautelari.

L’esame degli altri quesiti intanto prosegue: si attende ora il pronunciamento sulla cannabis, sulla partecipazione di membri laici ai Consigli giudiziari e al Consiglio direttivo della Cassazione, e sulla responsabilità civile diretta dei magistrati.

I primi 4 quesiti sono stati accolti, in quanto ritenuti ammissibili.

La Consulta in una nota, ha fatto sapere che «le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario».

Il presidente della Corte Giuliano Amato terrà una conferenza stampa alle ore 18.

Matteo Renzi: “Firmo i referendum sulla giustizia, penso a Tortora”

Il leader di Italia viva Matteo Renzi firmerà i referendum sulla giustizia promossi dalla Lega e dal Partito radicale mercoledì 21 luglio alle 11.30, nella sede dei Radicali a Roma. “Quando penso al referendum sulla giustizia, non penso a Salvini ma a Enzo Tortora”.

È una guerra che dura da 30 anni, quella tra magistratura e politica, da Tangentopoli a oggi – ha aggiunto Renzi – C’è una contrapposizione che arriva all’estremo con Bonafede, un dj più che un ministro. Ecco, va detto che non mi faccio tantissimi nuovi amici con questo libro, se mi querelano rinuncio all’immunità. Da boy-scout di provincia mi hanno fatto diventare un gangster internazionale. Tra le varie vicende quella che più mi fa arrabbiare è quella di Open: è lo stesso procuratore che ha arrestato i miei genitori, portato a processo mio cognato, indagato me, manca la mia nonna che ha 101 anni. Di fronte a questo andazzo della giustizia, domattina vado e firmo i referendum sulla giustizia”.