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Superindice Ocse conferma la flessione della crescita anche in Italia

Il superindice dell’Ocse, concepito per anticipare di 6-9 mesi le tendenze economiche future, continua ad indicare un “rallentamento della crescita” soprattutto delle grandi economie mondiali, inclusa l’Italia.

In particolare, si legge in una nota diffusa dall’organismo internazionale con sede a Parigi, gli Indicatori Economici Avanzati (Ica) dell’Ocse “continuano a segnalare un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, come anche nella zona euro, in particolare, in Germania, in Francia e in Italia”. “Come nei mesi precedenti – prosegue l’Ocse – questi sviluppi possono principalmente attribuirsi ad una elevata inflazione e ad un aumento dei tassi di interesse”.

Premier Mario Draghi: ‘Sbloccare i porti, per evitare catastrofe alimentare’

Il premier Mario Draghi è arrivato questa mattina allo Chateau de la Muette, nella sede dell’Ocse a Parigi, per il Consiglio ministeriale presieduto quest’anno dall’Italia.

Il segretario generale Mathias Cormann, in apertura, ha ringraziato il presidente del Consiglio italiano.

L’accordo sulla tassazione globale al G20 di Roma è “storico”, ha detto il premier Draghi aprendo così la riunione ministeriale dell’Ocse.

“Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e della migliaia di cereali che sono lì. Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l’unico”, ha detto ancora il premier Mario Draghi, a proposito della guerra in Ucraina, sottolineando che il blocco del grano sta facendo “aumentare i prezzi causando una catastrofe a livello mondiale”. “Il g7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l’Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati – ha aggiunto -. La Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell’economia russa”. “Perché i nostri sforzi siano efficaci devono essere sostenibili nel corso del tempo e coinvolgere le economie emergenti e in via di sviluppo – ha spiegato il premier -. Dobbiamo abbinare la risolutezza mostrata in Ucraina con la stessa determinazione ad aiutare gli stessi cittadini e coloro che si trovano nei paesi più poveri del mondo soprattutto in Africa”.

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Ocse: inflazione al 5,8%, mai così alta negli ultimi 25 anni

L’inflazione nella zona Ocse ha continuato a crescere, raggiungendo il 5,8% a novembre scorso. Facendo registrare così, il tasso più elevato possibile rispetto agli ultimi 25 anni. Dopo il 5,2% di avutosi ad ottobre 2020 e l’1,2% di novembre sempre relativo all’anno 2020.

A riferirlo è l’Ocse, oggi.

Si tratterebbe dunque del dato più alto registrato da maggio 1996.

Aumento che è stato poi particolarmente forte negli Stati Uniti d’America Usa (con il 6,8% di novembre contro 6,2% di ottobre), il livello più elevato e significativo da giugno ’82.

Forte aumento registrato anche nell’eurozona (4,9% a novembre contro il 4,1% di ottobre e -0,3% un anno prima). Dato di Eurolandia tuttavia rimasto inferiore a quello della zona Ocse nel suo insieme.

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Ocse, età pensionabile futura tra le più alte

In Italia, il requisito di età futura pensionabile, tra i più elevati in Europa, è di 71 anni di età, con la Danimarca (74 anni), l’Estonia (71 anni) e Paesi Bassi (71 anni), contro una media Ocse di 66 anni per la generazione che accede adesso al mondo del lavoro.

E’ quanto rileva il rapporto “Uno sguardo sulle pensioni” condotto dall’Ocse che delinea lo stato attuale e futuro dei diversi sistemi, sottolineando inoltre che l’introduzione nel 1995 del regime pensionistico nazionale a contributi definiti adegua le prestazioni all’aspettativa di vita e crescita economica intorno al 2040.

Attualmente, andare in pensione prima dell’età pensionabile prevista la legge abbassa l’età media di uscita dal mondo del lavoro, intorno ai 61,8 anni contro i 63,1 anni della media Ocse.

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