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Governatore Fedriga, minacciato dai No vax. Finisce sotto scorta

Il Governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, è finito dalla scorsa settimana sotto scorta a causa delle decine di minacce ricevute dal mondo No vax dopo essersi espresso più volte a favore della campagna vaccinale.

Lo riporta il quotidiano Il Piccolo precisando anche che due persone lo accompagnano ovunque egli vada.

“Spero – conferma Fedriga – soprattutto per la mia famiglia, che questa situazione possa risolversi nel minor tempo possibile”. Sabato scorso al governatore è stata somministrata la terza dose di vaccino di Moderna.

“Mando un abbraccio all’amico Fedriga per le vili minacce ricevute da fanatici no green pass per la sua posizione chiara e ferma a tutela della salute dei cittadini e della ripresa economica. Con Max, dalla sua stessa parte, dalla parte di chi ha a cuore l’Italia”. Lo scrive sui social il ministro della P.a Renato Brunetta.

“Vicinanza e solidarietà a Massimiliano Fedriga per le pesanti intimidazioni da parte di gruppi di no vax. Conoscendo Massimiliano avranno l’effetto opposto come lo hanno su chi sa di avere responsabilità importanti a salvaguardia della sicurezza e della salute della nostra comunità”. In un Twitter il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato.

Decine le lettere minatorie e le scritte sui muri nei suoi confronti. Di qualche settimana fa, invece, la scritta “A morte Fedriga” comparsa su un’abitazione abbandonata in provincia di Udine.

ph crediti tg24sky

No Green pass: sit-in a Roma, Milano e Torino nel primo sabato con i divieti

Migliaia di persone si sono radunate oggi presso l’Arco della Pace, a Milano, per la manifestazione contro il vaccino anti-Covid promossa da Robert Kennedy jr, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy, e dalla sua associazione Children’s Health Defense.

I manifestanti hanno scandito cori come “no green pass” e “la gente come noi non molla mai” o “giù le mani dai bambini” e mostrando striscioni con la scritta “siamo arrivati liberi su questa terra e liberi torneremo a casa”. Al suo arrivo in piazza Bob Kennedy jr è stato accolto da un applauso da parte dei manifestanti.