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Il ministro Antonio Tajani annuncia la nomina dell’Ammiraglio Dragone a Presidente del Comitato Militare NATO

il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X ha annunciato “Sono felice ed orgoglioso dell’elezione dell’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a prossimo presidente del Comitato militare della Nato. Una vittoria frutto di un grande gioco di squadra a tutti i livelli dell’Italia”.

L’incarico di comandante generale rappresenta il secondo ruolo con maggior peso nella Nato. Tecnicamente è una scelta che spetta a tutti i membri dell’alleanza che si sono riuniti ad Oslo. La candidatura dell’Ammiraglio aveva anche il pieno sostegno da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

A luglio la nomina del Capo di Stato maggiore della Difesa Cavo Dragone era stata congelata dopo il vertice degli alleati a Vilnius. In quella sede gli olandesi avevano chiesto la proroga di un anno per l’ammiraglio Rob Bauer, al pari di quella decisa per il segretario generale Jens Stoltenberg.

foto crediti QN

Domani la Finlandia diventa membro della Nato

La Finlandia entra nella Nato a partire da martedì 4 aprile. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg: “È una settimana storica: domani daremo il benvenuto alla Finlandia come 31esimo alleato, alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta e sarà una buona giornata per la sicurezza di tutti”. Un passaggio molto importante che è arrivato grazie al voto della Turchia che giovedì 30 marzo aveva ratificato l’adesione, nonostante avesse osteggiato per mesi questa operazione.

“Ritengo che anche la Svezia possa diventare membro a pieno titolo dell’Alleanza, Stoccolma ha mantenuto gli impegni contenuti nel memorandum firmato con la Finlandia e la Turchia al summit di Madrid e per questo credo che la sua adesione debba essere ratificata” anche dalla Turchia, ha detto il segretario generale della Nato. “Quando ci sono delle differenze, bisogna sedersi a un tavolo, consultarsi e andare avanti”, ha aggiunto Stoltenberg sottolineando di “condividere alcune delle legittime preoccupazioni della Turchia sulla sicurezza, ma la Svezia e la Finlandia hanno concordato di lavorare insieme sulla lotta al terrorismo e su leggi più dure”.

Svezia farà richiesta di adesione alla Nato. Putin: l’espansione provocherà di sicuro una risposta

La Nato apre le porte a Finlandia e Svezia.

Stoccolma chiederà ufficialmente di entrare a far parte nella Nato: lo annuncia la premier svedese Magdalena Andersson parlando di una nuova “era” per il Paese scandinavo.

“Il governo ha deciso di informare la Nato del desiderio della Svezia di diventare membro dell’Alleanza”, ha dichiarato in una conferenza stampa. Il ministro della Difesa svedese, Peter Hultqvis, sarà negli Usa mercoledì per incontrare il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Al centro dei colloqui a Washington ci saranno la “domanda di adesione alla Nato della Svezia, l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, la situazione della sicurezza in Europa e i rapporti bilaterali”. Intanto il ministero della Difesa russo ha annunciato che è stata raggiunta una tregua con Kiev per le evacuazioni dei feriti ucraini dall’impianto di Azovstal, a Mariupol. Secondo quanto riportato da Interfax.

Il comandante di un’unità delle forze interne dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, dieci combattenti dell’Azovstal si sarebbero arresi ma il Comune di Mariupol smentisce. Oggi a Bruxelles riunione dei ministri degli Esteri Ue: e resta il nodo sull’embargo al petrolio russo.

L’espansione della Nato è artificiale”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia russa Tass. “La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minaccia per Mosca”, ha aggiunto Putin. “La risposta della Russia all’adesione alla Nato di Finlandia e Svezia dipende da come l’alleanza espande le infrastrutture, i problemi sono creati dal nulla”.

Putin riconosce il Donbass. Kiev chiede severe sanzioni. Il premier Draghi: “Inaccettabile violazione di sovranità”

La tensione è davvero molto alta per il caso Russia-Ucraina dopo che il presidente Putin ha annunciato ieri sera, ore 19,00 ora italiana, l’indipendenza delle due repubbliche separatiste del Donbass, inviandovi anche delle sue truppe.

Kiev difende la sua integrità e accusa il Cremlino: ‘vogliono risuscitare l’Urss, ma siamo pronti a difenderci, avremo perdite ma vinceremo’.

Ma Putin dice: ‘Non vogliamo ricostruire un impero’. ‘I separatisti di Lugansk e Donetsk approvano l’accordo con Mosca, la quale riferisce di 120mila soldati ucraini sulla linea di contatto. Il premier Draghi: “Quella di Mosca è un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Nel pomeriggio, si terrà anche una riunione straordinaria della commissione Nato-Ucraina a Bruxelles. A darne notizia è la Nato annunciando che verso le 17 il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg terrà una conferenza stampa.

Il Regno Unito annuncia sanzioni contro 5 banche russe e per congelare tutti gli asset britannici di alcuni noti oligarchi considerati vicini al presidente Putin. E’ al risposta di Boris Johnson da quanto fatto dal leader del Cremlino.

Mentre nel pacchetto di sanzioni proposta dall’Ue è inclusa anche “la capacità del governo e dello Stato russo di accedere a capitali, mercati finanziari e servizi dell’Ue per limitare il finanziamento delle politiche aggressive” di Mosca. E’ quanto si legge nella nota diffusa dai presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel. I due presidenti “accolgono con favore la salda unità degli Stati membri e la loro determinazione a reagire con fermezza e rapidità”, si legge ancora nella nota.

Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Joe Biden hanno affermato che il riconoscimento russo delle repubbliche separatiste dell’Ucraina orientale “non resterà senza risposta”. Lo ha reso noto Berlino dopo il colloquio avuto tra il presidente americano, il presidente francese e il cancelliere tedesco. I tre leader si sono dichiarati “solidali con l’Ucraina e hanno apprezzato la reazione controllata” che il Paese ha mostrato sotto la leadership di Zelensky. Non ridurremo l’impegno per l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Allo stesso tempo si impegneranno con tutte le forze per evitare un’ulteriore escalation della situazione”.

ph crediti tgcom24