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Addio a Roberto Maroni: morto all’età di 67 anni. Ex ministro e ex segretario della Lega

Roberto Maroni, ex ministro e ex segretario della Lega, è morto all’età di 67 anni, nella sua casa abitazione nel Varesotto.

Maroni, era da tempo malato.

Dal 2013 al 2018 aveva ricoperto anche la carica di presidente della Regione Lombardia. Con Bossi aveva condiviso idee e inizi della Lega Nord.

Dal 2021, quando ha scoperto la malattia che lo ha condotto alla morte, si era ritirato a vita privata.

I funerali si terrano venerdì mattina a Varese.

Roberto “Bobo” Maroni incontrò nel 1979 Umberto Bossi. Divenne ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri italiano nel ’94.

Ministro del Lavoro nel 2001 e poi ministro dell’Interno nel 2008 con Silvio Berlusconi. Per poi chiudere la sua attività politica come presidente della Regione Lombardia, dal 2013 al 2018.

Aveva annunciato la sua candidatura per diventare sindaco di Varese ma la malattia lo fermato, costringendolo a ritirarsi dalla politica attiva nel 2021.

“Sono profondamente colpita dalla notizia della scomparsa di Roberto Maroni. Un amico, un politico intelligente e capace che ha servito le Istituzioni con buonsenso e concretezza. Il Governo esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile” scrive Giorgia Meloni. Presidente del Consiglio Italiano.

“Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”, le parole di Matteo Salvini, segretaria della Lega e vice premier italiano.

Salvini durante la conferenza stampa sulla manovra economica ha aggiunto anche: “Parto dal ricordo di Roberto, i cui funerali saranno celebrati venerdì mattina a Varese. Per me e per tutta la Lega cambia l’agenda e la scaletta delle priorità: tutta la comunità leghista sarà fisicamente o idealmente venerdì mattina a Varese”.

Dal 14 marzo, in 18 città italiane, le forze dell’ordine avranno in dotazione le pistole elettriche taser

Dal 14 marzo le forze dell’ordine di diciotto città italiane avranno a disposizione le pistole a impulsi elettrici taser. In tutto saranno distribuite a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza 4.482 pistole, che il governo aveva acquistato a luglio scorso.

In Italia i taser erano già stati sperimentati a livello locale, ora verranno ufficialmente utilizzati dalle forze dell’ordine come strumento alternativo alle armi da fuoco. Saranno date in dotazione in 14 città metropolitane italiane (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Catania) e quattro capoluoghi di provincia (Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova).

Per quanto riguarda l’estensione del servizio ai reparti delle restanti aree del territorio nazionale e delle specialità, l’operatività sarà gradualmente avviata a partire dal mese di maggio prossimo.

L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando come “grazie all’adozione del dispositivo, le Forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo”.

Ricordiamo che durante il Governo Conte I, nell’ottobre 2018, l’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini, si fece promotore di un decreto legge – convertito poi in legge a fine anno– che introdusse l’utilizzo, in alcune zone, del taser per un periodo di prova.

Della pistola elettrica si è poi tornati a parlare nel gennaio 2020, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri del Governo Conte II alla modifica delle norme del DPR 5 ottobre 1991. Le novità includevano un “ammodernamento” dell’armamento delle forze dell’ordine. In quell’anno l’utilizzo del taser è stato legalmente approvato in 12 città (Milano, Napoli, Genova, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi), autorizzato dal decreto legge 119/2014 e sua successiva proroga.

Tuttavia, nel luglio del 2020, l’attuale Ministro dell’Interno Lamorgese sospese l’utilizzo dell’arma con una circolare ministeriale, ritenuta non idonea dopo una serie di prove balistiche. Ma il suo ritiro, visto l’annuncio di questi giorni, è stato solo temporaneo.

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