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Fiori di solidarietà a Tel Aviv

Dopo i tragici avvenimenti che hanno avuto luogo in Israele a partire dallo scorso 7 ottobre, la città di Tel Aviv-Yafo è orgogliosa di mostrare una straordinaria testimonianza del suo spirito di empatica solidarietà.

Dopo la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha dichiarato senza alcuna esitazione “siamo al fianco di Israele” il “Flower People Project”, insieme agli agricoltori di tutto il paese, ha voluto realizzare un omaggio floreale alle sue parole e al sentimento di solidarietà che da esso è scaturito in tutto il mondo libero.

L’opera, una composizione floreale di 45 metri di centinaia di fiori freschi, è stata esposta in piazza HaBima (Kikar HaTarbut) nel centro di Tel Aviv da giovedì 19 ottobre a sabato 21 ottobre.


Il “Flower People Project” è un’iniziativa lanciata autonomamente da Lihi Salpeter Danziger in collaborazione con locali coltivatori di fiori che hanno contribuito con la loro straordinaria generosità alla realizzazione di questa commovente testimonianza di solidarietà, così come centinaia di devoti tessitori e esperti di composizione floreali che hanno offerto volontariamente il loro tempo. La sua missione è sostenere coloro che hanno perso i propri cari offrendo corone e bouquet floreali per regalare un momento di solidarietà e conforto. A seguito dei recenti eventi, molte famiglie si trovano nell’impossibilità di procurarsi fiori per i funerali, in molti casi, di intere famiglie. Oltre agli innumerevoli progetti di sostegno civile sorti sulla scia di questa tragedia, il Flower People Project mira a fornire gratuitamente corone di lutto e composizioni floreali a ogni famiglia, indipendentemente dal luogo, grazie a una vasta rete di volontari in grado di svolgere un importante lavoro di rete sul territorio tremendamente ferito.

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Progetto Fiori di solidarietà a Tel Aviv

Crediti: Roy Arama CRS

Gaza, strage ospedale: Israele “Nessun jet era in volo, è stato un missile di Hamas”. Il cordoglio alle vittime da parte della premier Giorgia Meloni

L’esercito di Israele è fermo sulla propria comunicazione, nel ribadire che la strage all’ospedale di Gaza, dove si contano fino a 500 morti, tra cui molti bambini, è stata causata da un missile lanciato da Hamas e caduto sul parcheggio della struttura per sbaglio. E per rendere ciò più credibile ha diffuso su X anche delle foto aeree, dalle quali si vede che “non c’erano jet israeliani sull’ospedale di Gaza”. La jihad islamica replica: “Gerusalemme mente, si è trattato di un attacco dal cielo”. Insomma, mentre la guerra tra Israele e Hamas continua a mietere vittime, lo scambio di accuse sulla strage all’ospedale rischia di esasperare ancor di più la tensione e situazione attuale.

“Stiamo operando le persone senza anestesia, nei corridoi e nelle stanze. Non esistono più le sale operatorie sterilizzate”. Lo dice Mahmod Abu Sabha, assistente medico anestesista che si trova a Gaza. “Gli ospedali sono pieni di bambini a cui sono stati amputai gli arti. È iniziato il conto alla rovescia, siamo vicini alla paralisi di tutti gli ospedali. Ci servono specialisti e servono degli psicologi”, ha concluso.

“Voglio che il mondo sappia da che parte stanno gli Stati uniti. Sono state compiute atrocita’ che fanno sembrare l’Isis forse piu’ ragionevole”. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nelle dichiarazioni precedenti al suo colloquio con il premier israeliano Benjmain Netanyahu a Tel Aviv.

“Sono profondamente addolorata da ciò che è accaduto all’ospedale Al Ahli Arab di Gaza. L’Italia esprime il suo profondo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza ai familiari e ai feriti”. Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

foto crediti greenreport