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G20, Cina e Russia rifiutano di firmare la dichiarazione su Ucraina

Secondo le autorità ucraine dall’inizio della guerra sarebbero stati uccisi almeno 150mila soldati russi. Intanto nel Mar Nero diventate cinque le navi portaerei di Mosca: a bordo 32 missili Kalibr.

Lavrov attacca l’Occidente dicendo che “seppellisce spudoratamente l’accordo sul grano” e il cancelliere tedesco Scholz alla Cina: “Non date armi alla Russia e usate la vostra influenza per sollecitare il ritiro delle truppe dall’Ucraina”.

Al G20 che si è tenuto in India, Cina e Russia hanno rifiutato di firmare la dichiarazione sullo stop alla guerra in Ucraina. I due Paesi sono stati gli unici membri a dire di no, e a non approvare la dichiarazione che chiedeva il “ritiro completo e incondizionato della Russia dal territorio dell’Ucraina”.

A margine dei colloqui il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un “breve” incontro con il ministro degli Esteri russo Lavrov, per la prima volta dall’inizio della guerra, ha fatto pressioni sulla situazione in Ucraina. Lo ha riferito un funzionario americano, dicendo che Blinken ha chiesto a Mosca che revochi lo stop al trattato Start.

“Quello che è accaduto oggi nella regione di Bryansk è un attacco terroristico, gli aggressori hanno sparato su un’auto vedendo a bordo dei bambini”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, all’agenzia Ria Novosti.

G20 Salute, approvato Patto di Roma: vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro il 2021

In linea con l’Oms, sosteniamo l’obiettivo di vaccinare almeno il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021. Riaffermiamo l’impegno dei nostri Leader al Global Health Summit per rafforzare le capacità produttive locali e regionali, sviluppare una capacità regolatoria regionale e promuovere standard minimi di qualità dei prodotti medicali”. Lo affermano i ministri della Salute del G20 nella Dichiarazione finale. Le azioni chiave focalizzate riguardano quattro aree prioritarie: “ripresa sana e sostenibile; costruire resilienza One Health; risposta coordinata e collaborativa; vaccini, terapeutici e diagnostici accessibili”.

“Da Roma un messaggio al mondo contro il Covid”, annuncia il ministro Roberto Speranza: “Il G20 si è chiuso con un’approvazione all’unanimità del Patto di Roma”, a conclusione della due giorni del G20 della Salute nella capitale italiana. “L’anno scorso il G20 si chiuse senza una dichiarazione approvata”, ha ricordato.

“Lavoreremo per contrastare il Covid che è ancora un nemico insidioso. Noi dobbiamo assumere impegni di bilancio che poi non possono diventare una camicia di forza, noi vogliamo portare il vaccino in tutto il mondo, faremo tutti gli investimenti necessari”, ha detto il ministro nel corso della conferenza stampa al termine del G20 della Salute. “Condividiamo l’obiettivo di fondo, quello di agevolare la produzione dei vaccini, portare questa produzione in tutti i territori – ha aggiunto -. L’impegno che abbiamo assunto va in questa direzione”.

“Condividiamo l’obiettivo di fondo , quello di agevolare la produzione dei vaccini, portare questa produzione in tutti i territori – ha aggiunto -. L’impegno che abbiamo assunto va in questa direzione”.