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Quirinale, Sergio Mattarella rieletto presidente della Repubblica con 759 voti

Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica, ricevendo 759 voti su 1.009 con quorum fissato a 505.

Seguito da Carlo Nordio con 90 e Nino Di Matteo con 37. Al quarto posto Silvio Berlusconi (9 preferenze), al quinto Elisabetta Belloni (6), al sesto a pari merito Pier Ferdinando Casini e Mario Draghi (5), al settimo posto Maria Elisabetta Alberti Casellati (4). Le schede bianche sono state 25, mentre quelle nulle 13.

Non supera dunque il record registrato da Pertini, che fu eletto con 832 voti, ma diventa il secondo capo dello Stato più votato.

Ciampi infatti fu eletto con 707 voti. Nel 2015 Mattarella ottenne 665 voti su un totale di 995 grandi elettori votanti.

Dopo il raggiungimento del quorum della maggioranza assoluta è scattato in Aula l’applauso durato quattro minuti.

“La rielezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica è una splendida notizia per gli italiani. Sono grato al Presidente per la sua scelta di assecondare la fortissima volontà del Parlamento di rieleggerlo per un secondo mandato”. Le parole del premier Mario Draghi per la rielezione del presidente della repubblica italiana.

Sergio Mattarella viene rieletto in parlamento, ad eccezion fatta dei voti di Fratelli d’Italia. Prima del voto la leader del partito di centrodestra, Meloni, ha dichiarato che “siamo di fronte a un’anomalia sul piano istituzionale di un Parlamento delegittimato dal consenso e dal taglio dei parlamentari che rielegge un presidente uscente, fattispecie non vietata dalla Costituzione ma lasciata come ipotesi solo in caso di emergenza reale come la guerra”.

Secondo la Meloni, infatti, “eleggere Mattarella, oltrettutto al settimo scrutinio come ultima ratio quasi come un candidato di risulta, cosa che considero irrispettosa, è un’anomalia. E credo sia nella responsabilità di Fratelli d’Italia dover salvare la faccia a decine di milioni di italiani che votano centrodestra”.

Le parole del presidente Mattarella subito dopo la rielezione: “Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati regionali – dice Mattarella in diretta streaming – per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l’elezione della presidenza della Repubblica, nei giorni dell’emergenza che stiamo ancora attraversando, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste considerazioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e devono prevalere su considerazioni e prospettive personali”.

Elezione Capo dello Stato, le parole del segretario del Pd Letta

Il segretario del pd Enrico Letta, in un intervista concessa oggi al vicedirettore del «Corriere della Sera» Venanzio Postiglione, affrontando diversi temi caldi del momento da dichiarato: «Sarebbe sbagliato se l’anno prossimo fosse l’anno di una crisi politica, con le elezioni anticipate. Crisi politica ed elezioni anticipate significherebbe sei mesi di blocco. Non possiamo permettercelo». Dichiarazioni che di fatto sembrano escludere completamente l’ipotesi che il premier Mario Draghi vada al Quirinale.

«Io ho sempre detto che cominciare troppo presto il dibattito sul Quirinale avrebbe penalizzato tante priorità, come la pandemia, la legge di bilancio e la messa a terra del Pnrr», ha affermato Enrico Letta. «Sono tre priorità che non consentono alcuna forma di distrazione. Da gennaio discuteremo di Quirinale. In una situazione emergenziale come la nostra sarebbe bene che il presidente o la presidente venisse eletto con un largo consenso», ha dichiarato ancora il leader del Partito democratico, che si è detto disposto a lavorare con tutti i partiti per l’elezione del Capo dello Stato, aprendo al dialogo anche con la Meloni e il suo partito di opposizione.

«Io sono per una maggioranza larga» nell’elezione del presidente della Repubblica, «se ci fosse anche l’opposizione sarebbe una cosa molto positiva», ha spiegato.

ph credit adnkronos